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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ambiente: la carne sintetica inquina 25 volte di più, prosegue la mobilitazione nei mercati degli agricoltori

Un flash mob davanti a Palazzo Chigi conferma la volontà da parte degli agricoltori toscani di sostenere quanto è scritto nel disegno di legge che viente la produzione di cibo sintetico

Lo scorso 28 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che vieta la produzione, l’importazione e la vendita di cibo sintetico nel nostro paese.

“È vietato agli operatori del settore agroalimentare e a quelli del settore dei mangimi impiegare nella preparazione degli alimenti, bevande e mangimi, vendere, detenere per vendere, importare, produrre per esportare, somministrare oppure distribuire per il consumo alimentare alimenti o mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati”.

Questa è solamente una parte del testo del disegno di legge che prevede, per chi aggira il divieto, sanzioni comprese tra diecimila e sessantamila euro, che possono arrivare al 10% del fatturato dell'operatore se la violazione è di entità maggiore.

Esultano gli agricoltori

I giovani agricoltori toscani (e aretini, in particolare) di Coldiretti hanno deciso di festeggiare il via libera del testo proposto dal Ministro dell’agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e dalla premier Giorgia Meloni con un flash mob davanti a Palazzo Chigi.

A sostegno di questa soluzione ci sono le istituzioni: dal Governatore Eugenio Giani alla  vice presidente Stefania Saccardi,  e dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e il primo firmatario della mozione Marco Niccolai approvata all’unanimità dal consiglio al fianco di cento comuni della regione così come dai parlamentari eletti nel collegio toscano, presidenti di associazioni di categoria, l’Anci, le organizzazioni del mondo delle imprese e  numerosi vescovi. Ad Arezzo l’On. Tiziana Nisini, il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci, i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli, Lucia De Robertis, Gabriele Veneri, il presidente della provincia Alessandro Polcri e molti sindaci hanno firmato la nostra petizione e approvato le delibere contro il cibo sintetico.

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Le parole del Presidente di Coldiretti Arezzo

“È un traguardo storico per gli agricoltori e per i consumatori. L’Italia è il primo paese a livello mondiale ad aver vietato la produzione e la vendita di cibo sintetico” ha affermato Lidia Castellucci, Presidente di Coldiretti Arezzo. “La nostra provincia, per raggiungere questo obiettivo, ha fatto la sua parte, il cibo in provetta è un mondo che non vogliamo, che mette a rischio la salute, e che questo disegno di legge allontana dal nostro paese e dal nostro Made in Tuscany. Dopo la ratifica lo scorso 28 marzo del disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri, l’impegno della nostra associazione è ora continuo verso la richiesta di una rapida approvazione della legge sul divieto di produzione, commercializzazione e uso del cibo sintetico in Italia”.

L’unione con Campagna Amica

La legge contro carne, latte, formaggi, pesce e mangimi in provetta da parte del Governo è stata sostenuta da una grande mobilitazione popolare che in tutto il Paese ha visto la raccolta di mezzo milione di firme da parte anche dei giovani e delle donne della Coldiretti insieme a Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia. 

Coldiretti e Campagna Amica sostengono e promuovono anche nella nostra provincia il cibo buono e giusto, attraverso la rete dei mercati di Campagna Amica presenti sul territorio a cominciare dal lunedì con il mercato di Camucia, il martedì quello di San Giovanni Valdarno, il mercoledì quello aretino di Piazza Giotto, il giovedì a Sansepolcro, il venerdì doppio appuntamento a Montevarchi e ad Arezzo in via Spallanzani ed il sabato a Bibbiena, ad Arezzo tre volte alla settimana è possibile fare la spesa direttamente dal produttore al consumatore nel Mercato Coperto di Campagna Amica Arezzo in via Mincio il martedì mattina, il giovedì mattina ed il sabato mattina.

I mercati di Campagna Amica rappresentano un’occasione unica per conoscere meglio i prodotti locali e acquistarli direttamente dai produttori, che ne garantiscono genuinità e tracciabilità in un rapporto leale e consapevole con i consumatori, basato sulla fiducia reciproca, beneficiando anche di prezzi correttamente relazionati alla qualità dei prodotti.

Uno studio che fa chiarezza

Tra le diverse parole di accusa pronunciate da Lidia Castellucci contro la carne sintetica, si è fatto anche riferimento a un recente studio scientifico condotto dall’università di Davis in California, che certifica che la carne sintetica (o meglio a base cellulare come suggerito dall’Oms), definito in equivalenti di anidride carbonica emessi per ogni chilogrammo prodotto, è da 4 a 25 volte superiore a quello della carne bovina tradizionale secondo i risultati della ricerca realizzata da Derrick Risner ed i suoi colleghi dell'Università.

Lo studio è stato pubblicato sul sito www.biorxiv.org come contributo alla chiarezza in un campo d'indagine molto recente sul quale crescono le ombre e insuccessi.

Ha sottolineato la Coldiretti: “I ricercatori hanno condotto una valutazione del ciclo produttivo della carne a base cellulare stimando l'energia utilizzata in ogni fase con gli attuali metodi di produzione, un parametro che è grosso modo indipendente dal tipo di carne prodotta. In particolare è stata focalizzata l'attenzione sulle sostanze nelle quali vengono fatte crescere in laboratorio le cellule staminali che sembrano avere un forte impatto sull'ambiente, in particolare a causa dei processi di trattamento necessari per evitare la formazione di tossine o batteri. Il risultato è che la produzione della carne in laboratorio è molto più impattante dal punto di vista ambientale della zootecnia tradizionale.”

Le preoccupazioni ambientali che arrivano dal mondo della ricerca fanno seguito ai rischi per la salute censiti dal recente Rapporto pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che hanno individuato ben 53 pericoli potenziali per la salute, dalle allergie ai tumori, per i cibi a base cellulare (carne, pesce e latte) definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato” preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due autorità mondiali.

Il mondo scientifico conferma la necessità di rispettare il principio di precauzione di fronte a tecnologie con molte incognite che rischiano di cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda. Proprio per questo la sfida che la Coldiretti lancia alle istituzioni europee è che i prodotti in laboratorio nei processi di autorizzazione non vengano equiparati a cibo ma a prodotti a carattere farmaceutico.

Coldiretti - Stop al cibo sintetico

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