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Il 2020 di Seco Spa: ricavi e forza lavoro in crescita. Il bilancio

Avviata la strategia per la riduzione del carbon footprint: dal 2021 l’energia elettrica che alimenterà gli stabilimenti produttivi italiani sarà solo da fonti rinnovabili

L’assemblea di Seco SpA, azienda leader nel settore dell’innovazione tecnologica per le soluzioni hardware-software IoT fondata nel 1979 da Daniele Conti e Luciano Secciani e, partecipata da Fondo Italiano Tecnologia e Crescita gestito dal Fondo Italiano d'investimento Sgr, riunitasi oggi ad Arezzo, ha approvato il progetto di Ipo finalizzato alla crescita e all’internazionalizzazione del business e, i dati economico-finanziari relativi all’anno fiscale 2020, predisposti in conformità̀ ai principi contabili Ifrs, assoggettati a revisione contabile. L’assemblea ha inoltre assunto le delibere di governance funzionali al progetto di IPo, provvedendo, in particolare: alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione, confermando l’incarico al presidente Daniele Conti e all’amministratore delegato Massimo Mauri per il triennio 2021-23; alla nomina del collegio sindacale e, a conferire l’incarico per la revisione contabile.

“Grazie agli ottimi risultati conseguiti nel 2020, nonostante la pandemia, e alle prospettive di crescita del 2021, confermate dall’andamento di queste prime settimane, Seco è pronta per lo sbarco a Piazza Affari - afferma Massimo Mauri illustrando il progetto di quotazione in Borsa - Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti che ci posizionano tra le imprese più dinamiche del nostro settore, abbiamo registrato tassi di crescita superiori al mercato di riferimento, beneficiando anche della forte accelerazione del fatturato conseguita negli Stati Uniti. Abbiamo costruito una solida pipeline di progetti per i prossimi anni e siamo pronti attraverso la quotazione a crescere ancora compiendo un importante salto dimensionale”.

Il progetto di Ipo approvato dall’assemblea prevede la quotazione delle azioni ordinarie della società sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana (“Mtz”), Segmento Star. L’Ipo, la cui finalizzazione è prevista entro il primo semestre del 2021, prevederà una componente di raccolta sul mercato primario, volta a dotare la società delle risorse necessarie per accelerare ulteriormente il percorso di crescita nel medio-lungo periodo. Advisor Finanziario incaricato dell’operazione è Value Track di Marco Greco, che affiancherà i Joint Global Coordinator Goldman Sachs e Mediobanca, quest’ultima inoltre con l’incarico di Sponsor. La supervisione legale è stata affidata agli Studi Gatti Pavesi Bianchi e White & Case, Kpmg è advisor per il sistema di controllo di gestione e per i dati extracontabili, mentre Community Group di Auro Palomba è l’advisor per la comunicazione. Deloitte ha l’incarico di seguire gli aspetti relativi alla revisione contabile.

Nell’anno fiscale 2020 i ricavi delle vendite sono stati pari a 76,1 milioni di euro, con un incremento del 16,4% rispetto al 2019, confermando così il trend di crescita iniziato negli anni precedenti e la resilienza di Seco rispetto agli effetti della pandemia da Covid-19. La marginalità si è mantenuta su livelli molto elevati grazie al focus su prodotti a maggior valore aggiunto e sugli end markets più profittevoli. Seco Mind ha lanciato da poche settimane la suite Clea che raccoglie i dati sul campo, li trasferisce sul cloud, e li rende fruibili analizzandoli in real time per restituire informazioni utili ai processi di business. A fine 2020 circa il 29% della forza lavoro del gruppo è impegnata in attività riferibili alla ricerca e sviluppo. Nel 2020 è cresciuto anche il numero dei collaboratori che sono passati dai 381 di fine 2019 a 454 a fine 2020, con una crescita del 19% in parte organica e in parte per effetto delle acquisizioni, con una presenza femminile di oltre il 30% e un’età media inferiore ai 35 anni e oltre 2.400 ore di formazione, Seco rappresenta un modello di crescita sostenibile e sviluppo dei talenti. Ha proseguito nel 2020 il percorso per la riduzione degli impatti ambientali, che punta ad un contenimento dell’impronta di carbonio per raggiungere emissioni zero nel 2024. Grazie ad un accordo di fornitura già siglato, tutta l’energia elettrica che alimenterà gli stabilimenti produttivi del gruppo in Italia a partire da quest’anno sarà prodotta da fonti rinnovabili.

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