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Le stelle, i pianeti e il cielo sopra Arezzo: la volta celeste nel mese di aprile

L'approfondimento è a cura del nuovo gruppo Astrofili di Arezzo

Nonostante in questo periodo siamo costretti a stare in casa, il cielo nel suo perenne moto apparente, continua a mostrarci spettacolari eventi.

Marzo si è appena chiuso con due bellissime congiunzioni (Luna e Venere il 28 aprile, Marte e Saturno il 31 marzo) ed Aprile, per non essere da meno, apre con la congiunzione perfetta e rara di Venere con l’ammasso delle Pleiadi il 3 aprile. Già dalle prime ore della notte vedremo il luminoso pianeta brillare vicino alla stella Merope dell’ammasso. Questa congiunzione stretta tra Venere e le Pleiadi si verifica circa ogni 8 anni, dato che il periodo orbitale di Venere fa sì che 13 anni venusiani corrispondano quasi a 8 anni terrestri. Il prossimo evento si verificherà pertanto nel 2028, poi nel 2036, ecc. La costellazione del Toro fa da sfondo all’evento. Aprile segna anche il passaggio dal cielo invernale a quello estivo. Subito dopo il tramonto, guardando verso Est, possiamo scorgere l’ultimo brandello delle luminose costellazioni che ci hanno accompagnato durante i mesi invernali.

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L’ultimo segno del cacciatore Orione è ormai la stella gigante rossa Betelgeuse, la cui luminosità è in continua crescita dopo aver toccato il minimo nei mesi precedenti, vedi l’approfondimento nel mese di marzo. Verso sud-ovest scorgiamo la brillante Procione nella minimale costellazione del Cane Minore, ultimo vertice visibile del triangolo invernale. Procedendo verso nord-ovest incontriamo la coppia Castore e Polluce nella costellazione dei Gemelli, l’ampio esagono dell’Auriga, con la brillante Capella ed, infine, l’ultima porzione dell’ampia costellazione del Perseo.

Mentre Sirio (la stella più luminosa del cielo boreale) nel Cane Maggiore è ormai visibile solo ad inizio mese nelle prime ore dopo il crepuscolo, dalla parte opposto, verso Est, sono ormai visibili le prime costellazioni estive.

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Ecco quindi apparire in cielo la brillante Vega (2 volte circa la massa del Sole ma ben 37 volte più luminosa), stella Alpha della Lira, seguita dalla costellazione del Cigno (o croce del nord) con la sua supergigante bianca Deneb (coda in arabo).  Poco più in altro troviamo l’ampia costellazione di Ercole, ben riconoscibile dal quadrilatero centrale, che ospita uno dei più bei ammassi globulari dell’intera volta celeste, M13 o Ammasso Globulare di Ercole visibile anche ad occhio nudo con cieli bui. Proseguendo, incontriamo la costellazione della Corona Boreale, composta da stelle di media magnitudine, se osservabile nella sua interezza, indice di buona qualità del cielo. Infine basso verso est scorgiamo, a cavallo dell’equatore celeste, la grande costellazione dell’Ofiuco, la cui parte meridionale ricade proprio nella Via Latte in direzione del centro galattico, zona ricca di ammassi aperti e globulari. Vicino all’Ofiuco sta spuntando la bellissima costellazione estiva dello Scorpione che ritroveremo protagonista del cielo nei prossimi mesi.

La Luna piena di aprile cade il giorno 8, poco dopo aver raggiungo il perigeo (minima distanza dalla Terra pari a 356.910 km), e quindi particolarmente grande e bella da osservare (volgarmente chiamata super Luna). La luna piena di aprile prende il nome di Pink Moon (Luna Rosa), nome ispirato dalle prime fioriture di Primavera. Il 12 aprile, prima domenica dopo il plenilunio successivo all’Equinozio è fissata la Pasqua.

Con aprile continua l’ottima visibilità di Venere, brillantissima a Sud-Ovest dopo il tramonto.  Il cielo della mattina, invece, vede protagonista un trenino di pianeti con Marte, Saturno e Giove che danno vita a varie congiunzioni nel corso del mese. 

Aprile ci porta un bellissimo ed inatteso evento: dopo una lunga attesa compare finalmente in cielo una cometa spettacolare, chiamata con poca fantasia C/2019 Y4 ATLAS, si affianca alla cometa C/2017 T2 PANSTARRS, descritta nel cielo di marzo. La cometa C/2019 Y4 ATLAS è già visibile attraverso un piccolo telescopio nel momento in cui scrivo, e proseguirà la sua corsa verso il Sole, aumentando quindi l’attività e di conseguenza la luminosità nelle prossime settimane e nel mese di Maggio, fino a circa la quarta magnitudine e quindi si stima ben visibile anche ad occhio nudo.

Nonostante la voglia di uscire, osservare il cielo sia forte, ricordiamo l’importanza di seguire le indicazioni delle autorità e rimanere in casa. Nell’attesa di poter tornare ad osservare la nostra cara volta celeste, il Gruppo Astrofili di Arezzo porta l’astronomia e la scienza nelle vostre case. Ogni Lunedi sera alle 21.30 una diretta Facebook con conferenze, visioni e racconti sul cielo, le stelle e l’universo.

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L’attesa per C/2019 Y4 Atlas

Dopo una lunga assenza di comete luminose, nei nostri cieli è da poco apparsa una cometa che promette di regalarci uno spettacolo che da tanto tempo aspettavamo (… e speriamo giusto in tempo per la fine di questo brutto periodo di quarantena n.d.r.).

Si chiama C/2019 Y4 Atlas, C significa cometa periodica avendo un periodo orbitale di circa 6.000 anni (e quindi mai osservata precedentemente), 2019 Y4 ricorda la sua recente scoperta ossia, anno 2019, seconda metà di dicembre (Y) e 4 la quarta cometa scoperta nelle due ultime settimane dello scorso anno. Infine il protagonista della scoperta: i sistema di telecopi installati nella sommità del vulcano spento Haleakala nell’isola di Maui (Hawaii), che monitora il cielo alla ricerca di corpi celesti, denominato appunto Atlas.

La cometa è salita subito alla ribalta grazie al rapido aumento della luminosità. Potrebbe essere visibile ad occhio nudo già dalla metà di aprile, per poi procedere verso il passaggio al perielio del 30 maggio. Le previsioni più ottimistiche la dipingono paragonabile per intensità alla famosissima Hale-Bopp, la spettacolare cometa del 1997.

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C/2019 Y4 Atlas si presenta con il colore verdastro tipico di molte comete e dovuto alla chioma gassosa formata da emissioni di carbonio biatomico.

La cometa stazionerà per tutto aprile entro i confini della Giraffa (Camelopardis). Essendo circumpolare, sarà osservabile nelle condizioni migliori alla sera, con l’inizio della notte astronomica, inizialmente altissima in cielo ma in abbassamento, comunque sempre ottimamente posizionata.

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Pianeti

Aprile vede molti pianeti protagonisti. Mentre Venere domina il quadrante occidentale al tramonto, nel  cielo mattutino Marte, Giove e Saturno danno vita ad un bellissimo trenino, abbellito da alcune suggestive congiunzioni con la Luna. 

Schermata 2020-04-01 alle 23.33.54-2Mercurio In questo mese le possibilità di osservare Mercurio sono davvero scarse. Il pianeta si trova molto basso sull’orizzonte orientale al mattino presto. Nei primi giorni del mese sorge poco meno di un’ora prima del Sole, ma nei giorni successivi la distanza angolare dal Sole decresce costantemente, rendendo di fatto inosservabile in pianeta, sempre più indistinto nella luce dell’alba.

Schermata 2020-04-01 alle 23.34.25-2Venere Il pianeta che da mesi risplende nel cielo della sera raggiunge il periodo di massima permanenza in cielo. Il 2 aprile Venere tramonta ben 4 ore e 7 minuti dopo il Sole: potremo così ammirarlo a lungo all’inizio della notte, nel cielo ad occidente. Lo spettacolo è però destinato a durare poco. Il pianeta inizia a riavvicinarsi repentinamente al Sole: in poche settimane il pianeta riduce la sua altezza sull’orizzonte e a fine aprile perde circa 40 minuti di osservabilità serale. Nel corso del mese Venere percorre quasi per intero la costellazione del Toro. Da non perdere, il 3 aprile, il suo transito nelle Pleiadi, descritto anche nel paragrafo della congiunzioni.

Schermata 2020-04-01 alle 23.34.47-2Marte Come nelle scorse settimane, Marte è osservabile a Sud Est nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Nel corso del mese di aprile il pianeta rosso si allontana da Saturno ed è l’ultimo a sorgere, tra i pianeti visibili al mattino, chiudendo il terzetto comprendente anche Giove (senza considerare Mercurio, che però, molto vicino al Sole, è quasi inosservabile). Nel corso del mese Marte attraversa quasi per intero la costellazione del Capricorno, avvicinandosi al limite con l’Acquario.

Schermata 2020-04-01 alle 23.35.13-2Giove E’ il più luminoso dei pianeti visibili al mattino presto, ed è il primo a sorgere. Lo si può osservare sull’orizzonte a Sud-Est nelle ultime ore della notte. Al sorgere del Sole è alto sull’orizzonte, prossimo alla culminazione a Sud. Giove si sposta molto lentamente nella costellazione del Sagittario.

Schermata 2020-04-01 alle 23.35.34-2Saturno Le condizioni di osservabilità del pianeta con gli anelli sono praticamente identiche a quelle di Giove. Saturno sorge poco dopo Giove e lo si individua facilmente poco più a sinistra, con una luminosità significativamente inferiore a quella del pianeta gigante. Saturno si trova nella costellazione del Capricorno, in cui è entrato il mese scorso.

Le fasi lunari

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Per informazioni, domande, o solo curiosità, vi invito a contattare il Gruppo Astrofili di Arezzo 

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