Il mio viaggio felice ad Arezzo
Da un fatto infelice, può derivare di tutto, anche una scelta positiva o un fatto nuovo ma bisogna essere reattivi e mentalmente elastici, vedere sempre oltre ciò che gli altri ti mostrano, si rivela spesso un atteggiamento positivo perché si va oltre le apparenze.
Non molto tempo fa dovevo venire ad un appuntamento ad Arezzo, un procuratore di un noto calciatore mi aveva chiesto di incontrarci lì per un' intervista che dovevo fargli visto che lui doveva seguire un evento proprio in questa città.
Arrivata in un rinomato bar del centro, tuttavia non trovai nessuno, fu una colossale presa in giro nei miei confronti senza reale motivo. Sarei voluta tornare a casa ( furiosa) senza nemmeno visitare la città di Arezzo che davvero merita di essere vista per via dei suoi diversi stili architettonici dei palazzi, per le vedute e non solo ma proprio non riuscivo a rassegnarmi ad un gesto tanto vile come un viaggio a vuoto per non incontrare la persona che avrei dovuto invece vedere.
Mia madre, al telefono, mi consolò dicendo: "Di ogni cosa sbagliata devi vederne un lato positivo sennò ti porti sulle spalle un macigno, non uno zaino, mangia qualcosa di buono stasera e bevi, esattamente come quando si brinda, a volte, bisogna brindare anche alle occasioni mancate, chissà, magari sarebbe stato peggio se avessi incontrato il soggetto negativo ma resta dove sei per qualche giorno, dopotutto una persona sbagliata non può cambiare il tuo percorso, non esiste una persona che possa farti soffrire. Non decidere mai quando sei furiosa, ci penserai domani!"
Ascoltai dunque i consigli di mia madre e decisi di andare ospite da quei parenti che mi aspettavano (quasi sulla porta di casa) con gioia ad Arezzo.
L' indomani, proprio girando e parlando con le persone del posto, raccontai ad un signore seduto in un bar vicino la bellissima Piazza Grande, in pieno centro di Arezzo, la bravata del Tizio del mancato appuntamento del giorno prima.
E così, da un incontro mancato nacque una nuova conoscenza che mi apparve come mandata da un angelo. La mia filosofia oggi è: "Non devi cercare di cambiare qualcuno di sbagliato, è una cosa inutile perché nessuno cambia, il tempo è speso inutilmente così. Bisogna invece cambiare noi gli interlocutori, abbandonare quelli sbagliati da subito e non sperare mai nei loro cambiamento!"
Bisogna tirar fuori del sano egoismo ed allontanare certe persone negative.
Se un cafone mi dette buca, un perfetto sconosciuto invece mi mise in contatto con un manager che cambiò la mia vita offrendomi
un' importante ed unica opportunità professionale.
Questo sconosciuto, rivelatosi poi come uno stimato dirigente di Banca in pensione, mi dette consigli mentre si dilettava nel farmi da Cicerone illustrandomi le caratteristiche di una città in cui nacquero due illustri aretini: Francesco Petrarca e Piero della Francesca, il signor Rolando mi portò in Piazze e Chiese che sono dei veri capolavori, fino ad arrivare alla parte inferiore con tanti bei negozi.
Tra un giro per locali e diversi tour in lungo e in largo, il mio Cicerone mi ricordò di quando Benigni girò ad Arezzo diverse scene del suo apprezzatissimo film "La vita è bella!"
A tal proposito, mi fu richiesto di ricordare il mio viaggio magari raccontandolo un giorno su qualche giornale, era evidente che al signor Rolando facesse piacere di sentirsi ricordare come persona utile ed interessante e mi salutò con queste parole: "Quando qualcuno ti deluderà ancora, quando la vita non andrà secondo i tuoi programmi, non darla vinta a chi ti vorrebbe affondare, ricordati sempre il titolo del film di Roberto Benigni!"
Quale migliore saluto di questo?
Un consiglio di vita, se vero e positivo si accetta sempre, quanti sono nella vita svalutati, quanti uomini e donne si rovinano l' esistenza dietro a tentativi inutili di cambiare il prossimo, sia esso un fidanzato, un collega, un amico? La nostra felicità viene messa in pericolo in continuazione quando ci dimentichiamo di noi per compiacere gli altri, quando non vediamo più le risorse che abbiamo dentro perché le abbiamo soffocate in nome di una situazione sbagliata: amicizia, amore, rapporti professionali.
Quante persone cercano di cambiare il loro modo di essere e di comportarsi poi di conseguenza solo perché qualcuno le ha deluse? Tantissime.
Ma la sola verità è che spesso bisogna cambiare persona con cui relazionarsi e non tentare di modificare le persone, questo è un errore molto comune che non permette di vivere felici.
Grazie dunque a storie di vita vera come quella vissuta ad Arezzo, ho potuto scrivere il mio libro dedicato alla felicità che ci deve riguardare tutti.
Non dimentichiamo che c'è è una mente superficiale che vede solo fatti, cause, colpe. E c' è una mente profonda, sognante, a contatto con le nostre energie più vere, nascoste.
Per informazioni sul libro di Alessandra Hropich dedicato alla felicità, ecco link:
https://www.youcanprint.it/la-