"Irragionevole incoerenza e appello al buon senso per i residenti in Zlt"
Buongiorno,
scrivo al vostro giornale per segnalare un’irragionevole incoerenza della Polizia Municipale di Arezzo e per un appello al buon senso. Da dieci giorni a questa parte la Polizia Municipale di Arezzo sta tempestando di multe per divieto di sosta i cittadini residenti nel centro storico della città in zona Ztl. A livello giuridico, niente da appellare, la Polizia Municipale è dalla parte della ragione visto che le auto multate sono parcheggiate al di fuori delle strisce (ampiamente insufficienti per tutte le auto dei residenti del centro storico) consentite al parcheggio in Ztl. Quello che contesto, da residente nel centro storico, è l’incoerenza della Polizia Municipale stessa. Circa quindici giorni fa, a domanda diretta (purtroppo solo orale e non registrata) ai suddetti operatori della giustizia cittadina che stavano facendo multe alle auto in Piazza Santa Maria in Gradi, se potevo lasciare parcheggiata la mia auto fuori dalle strisce consentite, mi sono sentita rispondere che non dovevo preoccuparmi, avrebbero multato solo le auto senza permesso Ztl. Ebbene, cosa è cambiato in questi 15 giorni? Per caso qualcuno in amministrazione ha controllato il budget e le casse del comune e per far quadrare i conti è stato deciso di cambiare le regole non scritte e “taciti accordi” tra Polizia Municipale e cittadini del centro storico? Se così fosse l’incoerenza non sarebbe irragionevole ma avrebbe trovato una ragione, una ragione moralmente ingiusta, priva di buon senso e spregevole. Per rimpinguare le casse del comune è più semplice farsi 3 giretti al giorno, mattina, pomeriggio e sera in centro storico e multare a tappeto le auto in divieto (una macchina aveva addirittura 4 multe fatte in 2 giorni) piuttosto che inseguire i banditi della strada per la città? Visto che non posso appellarmi alla legge, mi appello al buon senso della Polizia Municipale e soprattutto di chi la governa. Il budget non si raggiunge multando i cittadini onesti che pagano un salato permesso triennale per la Ztl, ma evitando sprechi e amministrando le finanze di un ente pubblico cum granu salis.
Una residente del centro storico.