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Parcheggio al posto dell'area verde, i residenti di via Pietro Aretino scrivono all'assessora Lucherini

La vicenda è partita per la presentazione di un progetto del privato proprietario dell'autorimessa Sant'Agostino a favore del quale il comune rinuncerebbe al diritto di un'area verde proprio nel piano esterno della struttura

Dopo aver sollevato il problema come cittadini, gli abitanti della zona intorno all'autorimessa Sant'Agostino hanno ascoltato le parole dell'assessora all'urbanistica Francesca Lucherini pronunciate in consiglio comunale in risposta ad un'interrogazione. 

Le spiegazioni di Lucherini non sono piaciute ai diretti interessati che sono contrari al fatto che il comune di Arezzo rinunci al diritto di allestire un'area verde attrezzata nell piano esterno dell'autorimessa, per fare posto ad altri 50 posti auto scoperti.

Questa la dichiarazione dell'assessora Lucherini:

“Questa è una delle tante situazioni che il Comune si trascina da decenni – ha ricordato l’assessore Francesca Lucherini – la prima convenzione tra amministrazione e privati proprietari risale al 1987 e in quel documento si parlava di verde pubblico. Questa convenzione è rimasta sulla carta e negli anni l’area ha conosciuto un progressivo abbandono, diventando tutto meno che verde pubblico ma sede di attività poco edificanti. Dal 2010 è subentrata una nuova proprietà, è stata stipulata una nuova convenzione ma anch’essa è rimasta non formalizzata: nessuno ha curato la manutenzione del lastrico solare. Questa amministrazione si è invece data come obiettivo quello di affrontare i problemi mettendoci la faccia. Così, in virtù di un progetto che ci è stato presentato, giudicato interessante, che non modifica la sagoma del garage esistente e non aumenta i volumi o le altezze, abbiamo preso una decisione. Ci sarà anche una spazio ulteriore per le auto ma la copertura prevede un rivestimento in verde. Il progetto favorirà una riqualificazione complessiva di tutto l’edificio, si pone in coerenza con i nuovi strumenti urbanistici approvati di recente e risponde all’esigenza di posti auto in centro storico”.

La risposta di alcuni cittadini di via Pietro Aretino

"Rispondere all’assessore Lucherini è, oltre che semplice, anche un dovere civile. Ci spiace leggere in due sole frasi, due banalità travestite da buonsenso e palesemente prive di logica tecnica. L’assessore nella sua breve risposta può accontentare chi distrattamente legge una notizia per passatempo, non certo chi usa la ragione ed ha a cuore il bene comune, i propri interessi, e capisce qualcosa in materia. Cosa vuol dire “Ci sarà anche uno spazio ulteriore per le auto” ? Proviamo a rispondere. 

Vuol dire che un privato (e non ATAM parcheggi, che incassa ed investe per il bene di tutti) potrà comprare un suolo destinato a verde pubblico e farne una fonte di reddito personale. E questo ovviamente a scapito di chi vive a meno di 10 metri dalle auto che il privato farà parcheggiare sul tetto dell’autorimessa fino a tarda notte, ovviamente (con conseguente inquinamento dell’aria, acustico, luminoso oltre a problemi di privacy).

"Cosa vuol dire “non modifica la sagoma ed il volume del garage esistente e non aumenta i volumi o le altezze” … e “Ci sarà una copertura che prevede un rivestimento in verde?" Proviamo a rispondere. 

Vuol dire che sul tetto della autorimessa (circa 1400 mq) attualmente in gran parte a prato (che sarà sostituito da lastricato)  saranno montate pergole alte circa 2,50 mt. in metallo (verosimilmente) che sarà sormontato integralmente da piante sempre verdi, costituendo di fatto una limitazione per i residenti ed i passanti, alla vista di beni artistici tutelati dal Ministero dei beni Culturali. Già, perché la copertura verde è l’aulica quanto utopica prescrizione posta dalla Soprintendenza (locata a Siena) al privato “benefattore”. Lo stesso “benefattore” dovrà prendersi carico di manutenere ed irrigare decine di metri cubi di terra occorrenti alla sopravvivenza di specie vegetali coprenti tale ‘insignificante’ superficie. Chi vigilerà che ciò avvenga?"

Cosa vuol dire “Questo progetto favorirà la riqualificazione complessiva di tutto l‘edificio ….  e risponde alla esigenza di posti auto nel centro storico?" Proviamo a rispondere. Vuol dire che il Comune ha disatteso per anni la manutenzione del tetto dell’autorimessa non attivando mai la convenzione prevista nel 1988 e, invece di occuparsi di quanto dovuto, adesso incassa soldi da un privato per non occuparsene più. Peccato che al momento della costruzione dell’autorimessa il Comune scelse di non farsi pagare gli oneri edilizi a condizione che sopra vi venisse realizzata un’area di verde pubblico. A fronte di un favore ad un privato fatto a suo tempo, il comune decide di fare un favore ad un altro privato oggi. E’ questo agire nell’interesse del bene pubblico? L’esigenza di posti auto pubblici nel centro storico è per i residenti un problema quotidiano, che certo non viene risolto dalla creazione di ulteriori costosi posti a pagamento. L’aggiunta di tali parcheggi andrà invece a caricare ulteriormente la fragile viabilità dell’asse Via Rodi – Via Pietro Aretino, creando ulteriori ingorghi sempre a danno dei cittadini e in particolare dei residenti, creando inoltre problemi di sicurezza (nessun mezzo di soccorso sanitario o VVF è in grado di raggiungere tale asse durante i frequenti ingorghi). Alla luce di quanto sopra sarebbe apprezzabile se il Comune volesse riconsiderare le proprie prese di posizione  in funzione del proprio ruolo, confrontandosi con i cittadini ed evitando scelte non volte al bene comune. Certo è che ci sarà sempre chi non vorrà piegare la testa, e usandola, troverà i modi legali, in tutte le sedi, per non sottostare a certe barbarie."

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