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La buona sanità / Civitella in Val di Chiana

"Umanità e professionalità per la cura dell'ulcera di mia madre". Lettera aperta a D'Urso

La figlia si è detta contenta del premio ricevuto dalla dottoressa Sandroni che segue le lesioni cutanee

Una lettera aperta per esprimere gratitudine e meriti a Sara Sandroni arriva da parte di una lettrice che si chiama Cinzia Lombardi. La missiva è indirizzata al direttore generale dell'Asl Toscana sud esta Antonio D'Urso e riguarda la cura delle lesioni cutanee a sua madre, alla fine l'appello affinché queste professionalità non vengano disperse.

"Spettabile Direttore Generale AUSL Toscana Sud Est Antonio D’Urso,

sono Cinzia Lombardi e le scrivo perché mi piacerebbe metterla a conoscenza dell’esperienza positiva di mia madre Antonia Salvi. Ho letto l’articolo su Sara Sandroni, precisamente sulla premiazione ricevuta a Londra e ne sono rimasta estremamente felice vista l’esperienza vissuta in famiglia. Mia madre ha sofferto di ulcere della gamba causate da cattiva circolazione e da diabete di tipo 2. Negli anni ‘80/‘90 veniva curata dal servizio assistenziale e in quel periodo abbiamo avuto molta paura che le venisse amputata la gamba viste le condizioni, infatti sembrava putrefatta. Un giorno venne portata in PS al San Donato di Arezzo per motivi non inerenti alle ulcere e al momento della dimissione decisi di portarla a casa mia perché lei abitava da sola. A quel punto cominciarono le medicazioni a domicilio con le infermiere del distretto della Casa della Salute di Badia al Pino di Civitella in Val di Chiana, essendo il mio comune di residenza. Correva l’anno 2016 e le infermiere Stefania Fabrizi e Simonetta Borri venivano anche tre volte a settimana per le medicazioni. In seguito venne da mia madre anche la dottoressa Sara Sandroni di Rete Assistenziale Lesioni Cutanee dell’Azienda Sud Est di Arezzo e da qui cominciò una grande avventura tra alti e bassi, miglioramenti e subito dopo peggioramenti. Grazie alla bravura, professionalità, competenza e soprattutto umanità ed empatia dell’equipe, mia madre è guarita. Non sarebbe bello premiare questi angeli anche nel nostro territorio prima che ce li portino via dalle nostre zone? Ci vorrebbe una corona di diamanti, non una semplice medaglia d’argento."

Cinzia Lombardi

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