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Curiosità, etimologia e storia sulla Pasqua

Tutto quello che forse non sapete sulle tradizioni di Pasqua

Come nasce la Pasqua? È una festa esclusivamente religiosa oppure la fede si unisce a qualcosa di 'più materiale' e/o viceversa? Iniziamo dal principio. Il termine Pasqua deriva dall’aramaico “Pesach” che significa “passaggio”. Questo significato è dovuto al fatto che nella tradizione ebraica, questa festa celebra la liberazione del popolo d’Israele dalla schiavitù in Egitto da parte di Mosè. Quindi in origine festeggia il passaggio dallo stato di prigionia a quello della libertà. Mentre con il Cristianesimo, la Pasqua viene fatta coincidere con la resurrezione di Gesù Cristo.

Per quanto riguarda il termine inglese “Easter”, forse non tutti sanno che il nome trae origine dalla divinità della fertilità Eastre. Il termine è di dubbia etimologia, anche se tra le varie ipotesi c’è quella che fa risalire Easter (la Pasqua) al termine "aus" o "aes", che significa Est. Lo testimonia Beda il Venerabile nel suo "De temporum ratione", testo dell’ottavo secolo d.C., quando si sofferma a discutere il modo in cui gli inglesi chiamano i mesi (De mensibus Anglorum) spiegando che gli Angli chiamavano “Eostur monath”, cioè il mese di Eostre, quello che ora è il mese della Pasqua. In questo mese celebravano una festività dedicandola ad Eostre, una divinità portatrice di fertilità e legata alla nascita. Dal nome della dea si fa risalire anche il termine usato per definire l’equinozio di Primavera, chiamato dai popoli celti prima “Eostur-Monath” e successivamente “Ostara”. Dal nome della dea deriva il termine “Oster” cioè pasqua in tedesco. Ora in Inghilterra si dice Easter, in Germania Oster, mentre tutti gli altri parlano di Pasqua.

Come si calcola la data

La data della Pasqua varia a seconda degli anni perché viene calcolata in base al calendario lunare. Per i cattolici cade sempre di domenica perché, secondo i Vangeli, Gesù Cristo è risorto il primo giorno dopo il sabato. In particolare, la Pasqua cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. La Pasqua ortodossa e quella delle chiese orientali è, invece, calcolata tenendo conto del calendario giuliano anziché di quello gregoriano usato dai cattolici, per questo motivo le due date non coincidono quasi mai. 

Le uova


Le uova sono il simbolo della nascita e del passaggio a nuova vita. Secondo la tradizione, il pulcino che esce dall’involucro dell’uovo è una metafora che raffigura Gesù nell’atto di scoperchiare il Sepolcro al momento della Resurrezione.

Fin dall’antichità le uova sono simbolo dell’unione di terra e cielo o dei quattro elementi (acqua, aria, terra, fuoco).

L’abitudine di portare in dono uova artificiali risale al Medioevo e alle classi nobiliari: si utilizzavano materiali preziosi come oro e argento, mente le prima uova con all’interno la sorpresa sono state costruite dall’orafo francese Peter Carl Fabergé alla fine dell’Ottocento su ordinazione degli zar di Russia.

Le uova di cioccolato, invece, sono state inventate a metà dell’Ottocento dai maestri cioccolatieri di Francia e Germania. All’inizio le uova erano piene poi, con l’affinarsi della tecnica di lavorazione, sono diventate cave, in modo da nascondere una sorpresa all’interno. Il primo uovo di Pasqua al cioccolato è inglese e fu prodotto nel 1873 dalla J. S. Fry & Sons di Bristol. 



La colomba  

La colomba è un dolce che raffigura la creatura simbolo della pace e della fratellanza universale, nonché – nella tradizione cristiana – dello Spirito Santo.

Sono molte le storie e curiosità intorno alla Colomba. Si racconta che, nel medioevo, il re longobardo Albonio conquistò la città di Pavia pretendendo la consegna di 12 fanciulle vergini. Per evitare il sacrificio, le donne della città gli offrirono un dolce a forma di colomba che piacque al re a tal punto da distoglierlo dal suo crudele proposito.

La colomba moderna, invece, nasce a Milano negli anni ‘30, quando Dino Villani – proprietario della Motta – iniziò a produrla con un impasto simile a quello del panettone al fine di poter continuare la produzione aziendale anche durante la primavera.



L’agnello e il capretto 

La tradizione di consumare agnello e capretto risale alla spiritualità ebraica. Si racconta che, in occasione della Pasqua, il popolo di Israele, in schiavitù in Egitto, ricevette l’ordine dal Signore di riunirsi in famiglia e chiudersi in casa, dopo aver segnato la porta con il sangue di un agnello o di un capretto offerto in sacrificio e consumato per cena. Un sacrificio che avrebbe salvato i primogeniti poiché nella notte, l’Angelo del Signore uccise tutti quelli del regno d’Egitto, uomini o animali, tranne quelli al riparo nelle case contrassegnate dal sangue sacrificale. Il mattino successivo il Faraone, anch’egli privato del suo figlio maggiore, concesse a Mosè il permesso di partire con il suo popolo verso la Terra Promessa.



Il coniglietto pasquale 

La figura del coniglietto pasquale risale al luteranesimo ed è un antico simbolo della primavera e di fertilità. La tradizione nasce nel XV secolo dalla cultura anglosassine e germanica e dall’Europa poi si è trasferita negli Stati Uniti, dove è molto diffusa. Secondo la tradizione, questo animaletto porta in dono ai bambini un cesto di uova colorate spargendole per tutto il giardino e nascondendole un po’ dappertutto. Dovranno essere i bambini, la mattina di Pasqua, ad andare a caccia per recuperarle. In America è famosa la gara di “Corsa pasquale delle uova” che si corre il Lunedì dell’Angelo nei giardini della Casa Bianca a Washington in compagnia del Presidente e della First Lady.


Tradizioni curiose 

Ogni Paese ha la sua tradizione. In Germania e in Alsazia, ad esempio, vengono creati veri e propri alberi di Pasqua, decorati con le uova dipinte. L’usanza russa è un po’ più macabra: nel giorno di Pasqua è usanza fare colazione al cimitero, sulle tombe dei propri cari ai quali portare come offerta pietanze festive e piccole golosità.

Nel nostro Paese, tra le tradizioni più curiose ritroviamo: i Pasquali di Bormio, una gara di carri e portantine intagliati in legno alla ricerca del più bello; lo Scoppio del Carro a Firenze, in cui un razzo nascosto sotto le sembianze di colomba bianca fa scoppiare un carro carico di fuochi artificiali in Piazza Duomo; infine il Ballo de Diavoli a Prizzi, in provincia di Palermo. Il ballo si svolge la mattina di Pasqua quando figure infernali tentano di impedire l’incontro di due simulacri di Cristo e della Madonna, ma alla fine vengono sconfitti dagli Angeli, simboleggiando la vittoria del bene sul male.

Altre 6 curiosità sulla Pasqua

1. L’arte di decorare le uova si chiama “Pysanka” ed è un metodo di decorare le uova con la cera molto in voga in Ucraina.

2. La tradizione di scambiarsi le uova è più antica della Pasqua stessa.  Se ne trovano tracce nelle civiltà egizie, greche, galliche, persiane e romane.

3. Nel 2011 è stato creato l’uovo di Pasqua più alto del mondo. Si tratta di un uovo di 10,39 metri pesante 7.200 chili. Il sogno di tutti i bambini.

4. Pasqua cade sempre tra il 22 marzo e il 25 aprile.

5. In Svezia e parte della Finlandia tra il giovedì e il santo prima della Pasqua ha luogo una sorta di Halloween. Le adolescenti si vestono di stracci e bussano alle porte per chiedere dolci. In questi giorni si è soliti accendere dei falò come rito apotropaico per scacciare le streghe.

6. "Pasquetta" cade il lunedì successivo alla domenica di Pasqua (detto "Lunedì dell'Angelo"), ed è tradizione fare la gita fuori porta. Una tradizione dovuta al fatto che Gesù risorto apparve per la prima volta ai due discepoli diretti verso il villaggio di Emmaus, vicino a Gerusalemme. Da questo evento (il pellegrinaggio dei discepoli) nasce la consuetudine tra i cristiani, di festeggiare questa giornata con una "scampagnata" o una passeggiata fuori porta.

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