Ecco l'ultimo libro di Scanzi: "La congiura dei peggiori". E' già in ristampa prima di uscire
Il volume è edito da Rizzoli. Si tratta di un pamphlet politico di 144 pagine che succede a "I cazzari del virus" (Paper First) dello scorso giugno. In libreria e store online dal 17 novembre
E' in arrivo il nuovo libro di Andrea Scanzi. Si intitola "La congiura dei peggiori" ed è edito da Rizzoli. Si tratta di un pamphlet politico di 144 pagine che succede a "I cazzari del virus" (Paper First) dello scorso giugno, grande successo editoriale. E potrebbe seguirne le orme, visto che, non ancora uscito, "La congiura dei peggiori" è già in ristampa. Il volume è ufficialmente disponibile da martedì 17 novembre, ma è già ordinabile in libreria e negli store online. E ha debuttato al primo posto assoluto nella classifica di Amazon tra le novità, i prodotti del momento e in saggistica.
In precedenza, per Rizzoli, Scanzi aveva firmato il saggio "La politica è una cosa seria". Tra le altre opere recenti ci sono anche Il Cazzaro Verde del 2019, Salvimaio, del 2018 e Renzusconi del 2017, edite da Paper First.
La congiura dei peggiori
L'ultima fatica letteraria del giornalista aretino (che esce ufficialmente martedì 17 novembre, ma è già ordinabile in libreria e negli store online) è stata annunciata ieri sera durante la diretta facebook ScanziLive. E viene così presentata attraverso un post: "Negli ultimi anni il panorama politico e culturale del nostro Paese è stato caratterizzato dall’avanzata delle destre. In un crescendo preoccupante di intolleranza, ignoranza esibita, complottismo e spregiudicatezza, abbiamo assistito increduli a episodi e sparate al limite dell’assurdo. In questo libro metto a nudo i volti noti e meno noti della destra nostrana e internazionale". Ma si parla anche di personaggi minori e politici locali "e delle loro uscite imbarazzanti". Dice Scanzi: "C’è chi è stata filmata a sottrarre la coperta a un clochard; chi ha affermato che sparerebbe agli immigrati; chi ha messo il like a un post che inneggiava a Hitler e ai forni crematori; chi ha detto che Willy Monteiro se l’è cercata; chi rimpiange la sensibilità e il coraggio della mafia d’un tempo".