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Nell'Aretino arriva Kehv, l'impianto che alimenta le aree di servizio con l'energia cinetica dei veicoli

I test di Movyon (Gruppo Aspi) per una mobilità sempre più sostenibile e moderna grazie allo sviluppo di tecnologie innovative

Illuminare una stazione di servizio o far funzionare un casello sfruttano il passaggio dei veicoli? Possibile. A sostenerlo è Autostrade per l'Italia che, proprio nelle ultime settimane, ha avviato anche in provincia di Arezzo il progetto Kinetic energy harvesting from vehicles” (Kehv), la prima sperimentazione al mondo in autostrada dove, grazie all’utilizzo di una piattaforma tecnologica viene trasformata l’energia cinetica dei veicoli in decelerazione in energia elettrica.

L’innovazione parte dalla Toscana

I test sono partiti in A1 nell’area di servizio di Arno est, nel territorio provinciale aretino, e proseguiranno nei prossimi mesi anche con la sperimentazione in una pista di esazione.  L’obiettivo è realizzare una piattaforma, integrata con i principali sistemi di gestione e monitoraggio dell’infrastruttura autostradale, che possa produrre energia pulita oltre a quella tipica del fotovoltaico. “Secondo le prime stime - spiegano da Autostrade - grazie al passaggio medio giornaliero di 9mila veicoli, con un unico modulo sarà possibile produrre 30 megawattora all’anno pari a una riduzione di 11 tonnellate di CO2. Un valore che corrisponde al consumo annuo di elettricità di un condominio composto da 10 famiglie. In una barriera autostradale come Firenze Ovest, a esempio, il consumo di elettricità è pari a circa 60 MWh/anno. Grazie all’installazione di due impianti sarà quindi possibile azzerare completamente il fabbisogno energetico della stazione”.

Come funziona

Kehv è basato sull’impianto Lybra sviluppato dalla startup 20energy s.r.l. Un veicolo che passa sopra al modulo attiva un generatore elettromeccanico e l'energia elettrica viene resa fruibile mediante un convertitore che ne permette la connessione alla rete. In un’area di servizio, a esempio, l’energia prodotta potrebbe essere utilizzata per alimentare l’illuminazione, la cartellonistica pubblicitaria e anche per i generatori di ricarica dei veicoli elettrici. Nel caso della stazione di esazione, l’energia generata potrà essere utilizzata dall’impianto del casello (casse; sbarre e illuminazione).

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