rotate-mobile
social

Gli Inudibili, il successo e l'amore ritrovato con la città. Pau: "Arezzo era una provincia rock, più di tutte le altre"

“Nella prima fase della carriera ci sentivamo incompresi dalla nostra città. Poi il rapporto si è scaldato e negli ultimi anni l’abbraccio è diventato profondo. Oggi ci sentiamo i rappresentanti di Arezzo nel mondo”

La puntata zero di My Generation, programma di approfondimento musicale di SkyArte, li ha portati di nuovo sotto i riflettori. Loro, Pau, Drigo e Mac, che dalla provincia aretina hanno scalato vette inaspettate. I Negrita sono stati i protagonisti del nuovo approfondimento che, in dieci puntate, racconterà la scena musicale italiana degli anni Novanta. Un viaggio nel decennio duro e puro del rock insieme a gruppi del calibro di Almamegretta, Timoria, Virginiana Miller, Africa Unite, Massimo Volume, Modena City Ramblers, La Crus, Marlene Kuntz e Perturbazione. Una kermesse di prim’ordine che, come detto, ha avuto i Negrita come apripista.

“Nella prima fase della carriera - ha dichiarato Pau, al secolo Paolo Bruni, voce e frontman dei Negrita, in un’intervista al Corriere Fiorentino - ci sentivamo assolutamente incompresi dalla nostra città. Poi il rapporto si è scaldato e negli ultimi anni l’abbraccio della città è diventato profondo e forte. Arrivati all’età della maturità inoltrata, è diventato importante. Infatti abitiamo ancora tutti ad Arezzo. E abbiamo registrato l’Mtv Unplugged all’anfiteatro romano con grande calore e partecipazione della città. Nel 2022 finalmente ci sentiamo i rappresentanti di Arezzo nel mondo”.

Una relazione, quella con la propria terra d’origine, che è andata consolidandosi nel tempo e che, soprattutto nell’ultimo live, ha assunto un valore intenso stabilendo un legame viscerale con quella città così complessa e contraddittoria dove sul finire del secolo scorso hanno mosso i primi passi verso il successo. Era infatti il 1985 quando Pau e Cesare Petricich (Mac - chitarrista) diedero forma al progetto degli “Inudibili”. Un nome ironico quello scelto per il gruppo che, un passo dietro l’altro, si è imposto con forza sulla scena nazionale. “Io e Cesare  - prosegue Pau sempre sulle colonne del Corriere Fiorentino - siamo andati avanti a tentoni per anni. Poi è arrivato Fabrizio Barbacci, l’ex chitarrista dei Moda, che è diventato il nostro manager e produttore artistico. Solo dopo è arrivato Drigo e si è formato il nucleo base degli Inudibili. Il primo maggio del 1992 ci siamo ribattezzati Negrita: due anni di demo e provini spediti dappertutto poi finalmente nel 1993 siamo riusciti a entrare in studio a Firenze, in una pausa di registrazione dei Litfiba. E via…".

Un'escalation concretizzatasi negli anni d'oro di Arezzo Wave. Il love festival di Mauro Valenti che per anni non solo è stato la colonna sonora di estati e generazioni ma, soprattutto, è stata l'officina dove autori, musicisti, artisti hanno potuto mettersi alla prova e confrontarsi in un contesto creativo senza pari in tutta Europa. "Arezzo era molto più rock di tutte le altre province - continua Pau - Grazie a Mauro Valenti e alla sua creatura, Arezzo Wave. È stata una palestra fondamentale non solo per noi. Da piccola provincia insonne e satellite di Firenze, con un colpo di coda divenne una capitale del rock italiana e non solo. Per noi ragazzetti era grasso che colava, un grandissimo spettacolo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli Inudibili, il successo e l'amore ritrovato con la città. Pau: "Arezzo era una provincia rock, più di tutte le altre"

ArezzoNotizie è in caricamento