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Sabato, 20 Aprile 2024
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Quell'edificio in provincia di Arezzo che Leonardo da Vinci disegnò nella sua mappa

Pochi sanno che nel piano di Castiglion Fiorentino c’è un edificio che Leonardo disegnò in una sua mappa, conservata nel Codice Atlantico della Biblioteca Ambrosiana di Milano

Si è da poco concluso il cinquecentesimo anno dalla morte di Leonardo da Vinci e in molti luoghi sono state approntate iniziative per ricordare il Genio toscano.

Pochi sanno che nel piano di Castiglion Fiorentino c’è un edificio che Leonardo disegnò in una sua mappa, conservata nel Codice Atlantico della Biblioteca Ambrosiana di Milano (carta 918r).

Agli inizi del 1500 Leonardo era al servizio del Duca Cesare Borgia, detto il Valentino, quale geografo, ingegnere e architetto. Per il Valentino eseguì alcune mappe di vari territori, tra i quali c’è la Valdichiana.

Oltre alla celebre Mappa a volo di uccello, conservata nel Castello di Windsor, Leonardo disegnò anche altre mappe minori e di territori più circoscritti.

L'edificio di Castiglion Fiorentino che Leonardo disegnò

La mappa che ci interessa raffigura Castiglione Aretino (oggi Fiorentino), Montecchio, la porzione di Valdichiana ad occidente dei due castelli e le Chiane, cioè l’area perennemente allagata dalla palude.

Ad ovest di Castiglioni, sulla destra della via per Castroncello, Leonardo disegna un fabbricato con accanto una TORRE. In molti si sono chiesti dove fosse questa torre e se esistesse ancora.

Se confrontiamo la mappa di Leonardo con le mappe del Catasto del 1823, vediamo che il corso del Torrente Cilone è più o meno identico e che la via di Castroncello segue il medesimo percorso.

Le abitazioni nella zona anche nell’Ottocento erano molto rare, quindi l’unico fabbricato che potrebbe racchiudere i resti della Torre “di Leonardo” è situato vicino alla cosiddetta Cappella Brocchi (nel Catasto detta anche Toppo Frassinello), poco prima dell’attuale chiesa della Nave. Se guardiamo la mappa catastale del 1823 vediamo che nel fabbricato è compresa una piccola particella quadrangolare (n. 535), che in via di ipotesi potrebbe essere ciò che resta della Torre. Da un sopralluogo nel posto, vediamo che si notano muri antichi, con pietre che presentano scalpellature compatibili con un edificio quattro-cinquecentesco. Inoltre, in una parete esterna si nota una pietra in arenaria che porta scolpito uno stemma con le lettere “S M” con sopra l’abbreviazione di un’altra M e l’anno 1655. Si tratta verosimilmente dello stemma della Misericordia e l’anno 1655 fa di sicuro riferimento ad un importante restauro avvenuto in quell’anno.

Quindi, l’edificio restaurato nel 1655 era più antico e a parer mio ci sono molte probabilità che si tratti proprio della Torre disegnata da Leonardo.

Sottolineo la sostanziale precisione della mappa di Leonardo, pur essendo realizzata con strumenti più arcaici rispetto a quelle del catasto del 1823.

Santino Gallorini

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