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Martedì, 23 Aprile 2024
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Cosa fare (e cosa non fare) quando finisce un amore

Nuovo appuntamento con la rubrica Psicodialogando di Barbara Fabbroni. Che oggi spiega i passi da compiere quando "all’improvviso tutto finisce"

All’improvviso tutto finisce. Ti ritrovi a contare le ore della notte. Asciughi una lacrima dietro l’altra che scendono costanti nel tuo volto. Cerchi di fermare i pensieri ma non riesci a farlo perché sono così intensi e dirompenti che ti avvolgono in una spirale senza fine. Eppure, vi eravate giurati amore eterno, lo avevate dichiarato davanti alle persone più care, ma nulla è valso a far si che la storia d’amore continuasse per sempre.

Non mangi più. Non hai voglia di alzarti dal letto. Passi le giornate in pigiama vagando come un fantasma in casa. Non rispondi al telefono, non apri la porta di casa alle amiche più care che non aspettano altro che consolarti.

Quando con loro sei andata a vedere al cinema «Sex and the City» - hai detto - «se mai fossi lasciata vorrei delle amiche così». Ce le hai, ma le rifiuti, ti hanno anche proposto un fine settimana al mare, ma nulla. Il letto, il divano, le lacrime sono le migliori compagne di viaggio in questo tragico momento di dolore.

Senti solo un vuoto enorme, spaventoso e incolmabile, fatto di domande, rimpianti, paure.

Quando una relazione si frantuma, il tuo mondo naufraga all’improvviso, non ci sono più orizzonti rassicuranti, momenti intensi, stimoli, motivazioni, c’è solo il nulla e la disperazione.

Ogni cosa è messa in discussione: il tuo senso di sicurezza, la tua autostima, la tua sessualità, le relazioni con gli altri, il tuo ruolo nel mondo, il tuo lavoro, le tue passioni.

La confusione è ferma a ricordarti l’attuale dimensione esistenziale fatta di rimpianti, di avrei voluto ma non ho fatto, potevo dire, fare, decidere, ma non c’è stata volontà, tempo, determinazione a farlo. La monotonia era diventata una salda sicurezza, dove la tua relazione si è incagliata andando alla deriva.

Infinite domande riecheggiano nella tua testa: «Come sarà adesso la mia vita? Che cosa farò? Come riuscirò a sopravvivere? Sarò per sempre sola? Ho paura della solitudine!».

Le risposte non ci sono anche se vorresti avere la soluzione a portata di mano. Più la cerchi più ti allontani dal trovarla, più ti smarrisci nella solitudine dell’abbandono.

Cosa fare quando finisce una relazione? Come riprendere in mano la propria vita?

La prima cosa fondamentale da fare è non tradire mai sé stesse, salvare ciò che è possibile salvare dalla storia finita, non far ricadere le angosce e la rabbia sui figli, non perseguitare l’ex.

C’è un percorso – che chiamo «i passi della rinascita» - che permette di superare al meglio l’evento della separazione, non è una bacchetta magica ma aiuta a fare una mappa chiara e definita di ciò che è stato, di quello che sta accadendo ma soprattutto aiuta a guardare al futuro con fiducia e voglia di rimettersi in gioco.

Vediamoli insieme: la prima domanda a cui dovrai rispondere è: per quali ragioni la mia relazione è terminata?

Analizza bene tutte le sfaccettature, cerca di scovare le cose invisibili, valuta bene i silenzi, le parole dette in malo modo, i litigi, i silenzi, in pratica metti ai raggi X la tua relazione. Scrivi tutto quello che ti viene in mente in un quaderno, sarà molto importante rileggerlo una volta che sarai uscita da questa situazione per non ricommettere gli stessi errori.

Sappi che se un rapporto naufraga la colpa non è tutta di una persona, entrambi i partner hanno la loro dose di responsabilità. Quindi abbi il coraggio di riconoscere i tuoi errori, affrontali, comprendili e non far si che la rabbia abbia il sopravvento. Non serve.

Cerca nelle tue amicizie le persone giuste che possano accogliere il tuo dolore, con cui puoi confrontarti e sentirti compresa. Loro sono la base sicura da cui ripartire e con cui riprendere in mano la tua vita. Le amicizie sono fondamentali.

Proteggi i tuoi figli non tirarli dentro al dolore, all’angoscia e alle liti. Anche per loro è un trauma la separazione, hanno bisogno di tempo e devono trovare equilibrio nei genitori.

Non perseguitare il tuo ex, lascia che viva a tutto tondo la sua decisione, avrai tempo e modo per riprenderti le tue piccole soddisfazioni. Il tempo è galantuomo sta solo a te darti tempo e dare tempo al tempo.

Non svalutare mai il padre dei tuoi figli sia con loro sia con gli altri. Non dimenticarti che è l’uomo che hai scelto per costruirti la tua famiglia qualcosa di buono dovrà pur averlo, proteggi ciò che è stato e non aggrapparti a quello che è accaduto. Le punizioni, le rivendicazioni non servono, l’unica cosa utile è stare bene nel qui e ora per potersi incamminare nel futuro progettandolo in maniera nuova, soddisfacente e nutritiva.

Arriverai a scoprire che la separazione se ben gestita è una grande risorsa di crescita e cambiamento. Nella vita nulla accade a caso, tutto ha il suo perché. Non abbatterti combatti, la vita è qui ora e … ti aspetta.

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