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Giovedì, 28 Marzo 2024

La Chimera, Bellerofonte e la Minerva. Rossi: "L'Arezzo etrusca stimolo per il futuro"

Il mito della Chimera e le origini dell'antico mito. "Guardiamo al nostro futuro con i simboli della nostra storia"

Guardare al futuro certo, ma tenendo gli occhi ben piantati anche sui simboli della storia e delle origini di Arezzo. E' partendo proprio da mito della Chimera che il primo rettore della Fraternita dei Laici, Pier Luigi Rossi lancia un appello alla città affinché "non dimentichi le proprie radici e le proprie tradizioni".

"Arezzo, in questo momento di grande difficoltà - spiega il primo rettore - ha bisogno di simboli per ritrovare la propria storia e per guardare oltre l'orizzonte. Siamo la città della Chimera e della Minerva. Entrambe queste figure sono unite da un mito che racconta l'eterna lotta tra la vita e la morte. La Chimera è un animale mitologico, leone, serpente, capra, in raccordo con gli inferi, con l'oltretomba. Possiamo dire che è il simbolo della morte. Minerva invece è la dea dell'ingegno, della vita, della ragione. 2500 anni fa i nostri progenitori etruschi diedero vita a un mito che ancora oggi viene tramandato e ricordato e che narra di come Bellerofonte, con l'aiuto della dea Minerva, riuscì a trionfare sulla feroce fiera. Sono certo che il ritorno della Chimera ad Arezzo potrà avvenire solo se noi riusciremo ad impostare un'operazione culturale che dimostri il legame viscerale di questo manutatto, forgiato con il rame dei Monti Rognosi, con la nostra terra. Guardiamo al nostro futuro con i simboli della nostra storia".

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