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L'Autostrada del Sole e la "curva Fanfani"

La storia dell'arteria che unì l'Italia e che passò da Arezzo su invito dell'allora primo ministro Amintore Fanfani

"Mio padre quella volta non potè dire di no". Alessandro Cova, figlio di Fedele Cova, l'ingegnere che coordinò i lavori per la costruzione dell'Autostrada del Sole, rispose così pochi anni fa alla domanda se effettivamente Amintore Fanfani avesse chiesto una modifica del tracciato. Modifica che è poi passata alla storia con il nome di "curva Fanfani". Già perchè scorrendo la cartina con il tracciato della A1 è impossibile non notare un lungo rettilineo da Milano a Bologna e da Roma almeno alle porte dell'Umbria. Poi c'è la curva.

La battaglia per il passaggio della A1

L'importanza dell'Autostrada del Sole era evidente e ben nota. Il passaggio di quella arteria pensata a inizio degli anni '50, per rilanciare l'economia e collegare l'Italia da nord a sud, era il sogno di molti comuni. La prima pietra venne posata nel 1956 a Melegnano e due anni più tardi taglio del nastro per il tratto da Milano a Parma. Nell'ottobre del 1964 erano oltre 700 i km della A1 e di questi vennero realizzati quasi per ultimi i 74 nella tratta compresa tra Valdarno e Chiusi.

Già in fase di progettazione si accese una disputa dai toni accesi. L'Umbria chiedeva il passaggio dell'Autostrada del Sole facendo notare come da Roma si sarebbe sviluppato un rettilineo fino a Perugia e da qui via alla diramazione per Bologna. La Toscana chiedeva di allungare il percorso realizzato fino a Firenze. Le opzioni in questo caso erano due: Siena o Arezzo. Alla fine gli aretini la spuntarono e, secondo la "leggenda" tramandata nel tempo, proprio grazie a Fanfani. Quella curva che sembrava smorzare un possibile rettilineo portò la rivista Quattroruote nel 1963 ad affermare che l'allora primo ministro "l'avesse voluta energicamente e l'avesse tracciata di suo pugno sulla carta con una matita rossa" per avvicinare la A1 ad Arezzo.

Alessandro Cova a tal proposito nell'intervista rilasciata a Famiglia Cristiana racconta di come il "progetto originario prevedeva che il tracciato, dopo Firenze, puntasse dritto verso Perugia: si sarebbero così risparmiati un po’ di chilometri in direzione Roma. Ma Fanfani ci teneva tanto e mio padre, solo quella volta, non poté dire di no".

Quella curva per Arezzo di certo ha rappresentato una svolta nella crescita di una economia che stava puntando sempre più nella lavorazione dell'oro, ma che ancora oggi ha permesso ad altre aziende di specailizzarsi in ambiti diversi e sfruttare quella arteria che unì l'Italia.

Tracciato_autostrada_A1-2

I natali e il ricordo di Fanfani nell'aretino

Originario di Pieve Santo Stefano dove nacque nel 1908, Amintore Fanfani è stato "uno dei due cavalli di razza della Democrazia Cristiana" come disse Carlo Donat Cattin. Ha ricoperto per tre volte la carica di presidente del Senato e per cinque volte presidente del Consiglio dei ministri. All'età di 79 anni e 6 mesi, divenne il più anziano capo del Governo della Repubblica Italiana venendo nominato nel 1972 senatore a vita. Il 20 novembre del 1999 si spense all'età di 91 anni nella sua abitazione romana.

Ad Amintore Fanfani è stata intitolata ad Arezzo il piazzale della ex caserma Cadorna dove ha sede lo Sportello Unico, ma anche una sala nel palazzo della Provincia di Arezzo. A Pieve Santo Stefano, suo paese natale, la piazza centrale, l'istituto scolastico omnicomprensivo, un giardino pubblico e la statua davanti al Palazzo Comunale sono a lui intitolati.

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