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L'ex amaranto Andrea Ranocchia si ritira dal calcio: "Si è spento qualcosa"

Il difensore, passato in estate dall'Inter al Monza, ha subìto un grave infortunio e ha deciso di rescindere il contratto

'Non volevo prendere in giro nessuno, non ho più niente da dare in questo momento'. Sono le parole di Andrea Ranocchia, ex difensore di Arezzo, Bari, Inter e adesso Monza. A poche settimane dal brutto infortunio che lo ha visto uscire prima del tempo dal rettangolo verde contro il Napoli riportando la frattura di tibia e perone.

Ranocchia era arrivato al Monza all'inizio della finestra di mercato, voluto fortemente da Adriano Galliani. Il difensore originario di Assisi era reduce dall'esperienza pluriennale con l'Inter, segnata anche da due vittorie in Coppa Italia, uno Scudetto è una Supercoppa Italiana.

La chiamata del Monza rappresentava l'occasione a 34 anni di restare comunque in A, a Milano tutto sommato, andando a chiudere la carriera con la squadra di Berlusconi e Galliani che tra l'altro lo avevano seguito ad inizio carriera quando sembrava che anche il Milan potesse strapparlo alla concorrenza, ma poi arrivo prima di tutte l'Inter e il resto è storia.

Ranocchia si ritira dopo aver mosso i primi passi in prima squadra con l'Arezzo. Lo portò da Perugia Ermanno Pieroni e all'ombra di San Cornelio debuttò in serie B a soli 18 anni agli ordini di Sarri e Conte nella travagliata stagione 2006-2007, quella che vide retrocedere il Cavallino dalla serie cadetta. La consacrazione l'anno seguente in Lega Pro quindi il passaggio al Genoa (in comproprietà), il Bari di Conte e poi la serie A e la Nazionale.

'Il mio ultimo anno e mezzo non è stato facilissimo - dice nel video pubblicato sul proprio account Instagram - piano piano anche la passione che ho sempre provato per questo gioco è venuta meno. A maggio dell'anno scorso, quando ero ancora all'Inter, sentivo che qualcosa non mi tornava ma non capivo cosa fosse. Con il club abbiamo deciso di separarci perché volevo trovare nuovi stimoli e nuove emozioni e ho avuto la fortuna di trovare il Monza che mi ha dato un'opportunità e grande fiducia. Purtroppo all'inizio della stagione le sensazioni non erano migliorate e andando avanti è come se mi si fosse spento un interruttore, non c'era più passione. All'inizio non volevo accettarlo, sono andato avanti con impegno, ma sentivo che non c'era più niente dentro di me. Poi c'è stato questo brutto infortunio a Napoli che mi avrebbe tenuto lontano per mesi: senza la passione e la determinazione necessarie per tornare ho ritenuto giusto non prendere in giro nessuno, a partire da me stesso. Ho sentito Galliani e gli ho espresso il mio malessere e la mia decisione, lui ha capito e ci siamo lasciati da amici e con grande rispetto. Non ho più niente da dare in questo momento. Adesso mi prendo un po' di tempo per rimettere in ordine tutte queste emozioni e i miei pensieri per il futuro. Non credo proprio che tornerò a giocare a calcio, non è quello che voglio'.

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