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Amanda Sandrelli, Banda Osiris, Tommaso Novi: il teatro Verdi dà l’appuntamento a gennaio 2021

Nonostante la chiusura, il teatro ha presentato la stagione Teatrale 2020/21 rimandando l'apertura del sipario al mese di gennaio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ArezzoNotizie

Presentata questa mattina in diretta streaming dal Teatro Verdi di Monte San Savino, e non solo, la Stagione Teatrale 2020/21 a cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. MonteServizi. Una stagione nata tra le tante imposizioni legate alle norme igienico sanitarie da rispettare ai fini del contrasto alla diffusione del Covid-19, in stato di sospensione a seguito del DPCM del 24 ottobre 2020, ma desiderosa nonostante tutto di trasformare le difficoltà in una risorsa, rivoluzionando abitudini consolidate, sperimentando modalità nuove di presenza in teatro. Ad aprire il confronto è stata Margherita Scarpellini, Sindaco di Monte San Savino: «Vogliamo che il Teatro Verdi resti un luogo abitato anche in un momento difficile come questo, anche con le mascherine sul viso. È giusto sostenere lo spettacolo dal vivo, non solo per i lavoratori di un comparto messo a dura prova in questi lunghi mesi, ma per noi stessi, per la nostra capacità di leggere l’oggi. Purtroppo il debutto della stagione non potrà avvenire come avevamo previsto. Avevamo lavorato e investito molto su una rassegna di qualità, in una casa sicura e accogliente dove poterci incontrare. Un passaggio coerente con quanto fatto nei mesi passati, quando abbiamo cercato il più possibile di tenere vivi i momenti di cultura, socialità, crescita». A ribadire la necessità di sostenere il teatro in questo momento particolare è il Direttore di Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta: «Quelli che sta attraversando il settore dello spettacolo dal vivo sono giorni non facili, che giungono a distanza di qualche mese dalla prima sospensione delle attività teatrali, poi ripartite con una grande risposta di pubblico in estate. In questo momento il primo pensiero va, oltre che agli spettatori, agli artisti e a tutti i lavoratori di un settore che deve essere sostenuto e che è fondamentale per la crescita culturale della comunità. Monte San Savino sta dimostrando un'affezione straordinaria nei confronti del proprio teatro; quell'affezione che è allo stesso tempo attenzione e ricerca di risposte. Per questo siamo qui non solo a presentare un cartellone di spettacoli, con la consueta attenzione alla valorizzazione delle produzioni toscane, dei giovani artisti e della drammaturgia contemporanea, pur mantenendo uno sguardo al valore dei classici, ma anche a stimolare la ricerca di soluzioni affinché il teatro resti la casa di tutti, in piena sicurezza». Così come non si scoraggia Luca Roccia Baldini di Officine della Cultura, direttore artistico insieme ad Amanda Sandrelli della stagione del Verdi: «Nell’ottica della sicurezza il Teatro Verdi si apre quest’anno, anche se inizieremo da gennaio 2021, ad una importante novità che potrà essere vissuta ben al di là dell’attuale contingenza storica. Chiederemo infatti al nostro pubblico la disponibilità a venire in teatro anche nel tardo pomeriggio per una replica che si concluderà prima di cena. Una scelta già presente in tante strutture del nord Italia ed europee ma, per la storia del Teatro Verdi, decisamente inconsueta. Una vera opportunità, a mio avviso, di prendere parte ad un evento con una diversa predisposizione e lucidità, se vogliamo». Ed eccola dunque la principale novità della Stagione Teatrale 2020/21 del Teatro Verdi. Dato il numero limitato dei posti per la capienza definita delle attuali norme sanitarie e grazie alla disponibilità degli artisti ogni spettacolo andrà in scena in doppia replica pur se nella stessa giornata: una prima replica tardo pomeridiana alle ore 18:30 e una seconda replica alle ore 21:30. Lo sdoppiamento d’orario riguarderà non solo i tanti abbonati, che comunque vedranno mantenere in memoria il posto a cui sono affezionati per la prossima stagione, ma il pubblico generico che potrà dunque scegliere a quale replica assistere, in base alle proprie esigenze. Un’occasione reale di sperimentare la presenza in teatro in un orario insolito - con un’attenzione riservata anche ai congiunti che potranno assistere vicini agli eventi grazie alla naturale misura architettonica di distanziamento fornita dai palchi - vivendo in maniera alternativa, e in orari più fruibili, l’intero borgo di Monte San Savino anche in virtù della convenzione stipulata dagli organizzatori con i ristoratori di Monte San Savino. Presentandosi con i biglietto di ingresso a teatro si avrà diritto ad una riduzione del 10% nei seguenti locali: Le delizie di Aldo, L’Altruista, La Guglia, La Terrasse, Ostematto bistrot, La Taverna del Sansovino, Arte Pizza, Il Cassero e Trattoria del Forno. Altra novità importante sarà una diversa lettura del costo del biglietto in relazione alla pianta del teatro, pur mantenendo il costo inalterato rispetto alla passata stagione. La riduzione del costo dell’attuale stagione sarà infatti non più legata all’ordine dei palchi – nella suddivisione in I, II e III – ma alla visibilità rispondendo così alla richiesta presentata dal pubblico stesso in merito alla visibilità legata ai palchi laterali. Veniamo ora alla stagione di spettacoli, tra prosa d’autore e grandi eventi musicali. Il sipario del Verdi tornerà ad aprirsi giovedì 14 gennaio 2021 quando protagonisti della scena saranno i vincitori dei Teatri del Sacro 2019, il Collettivo Controcanto, con “Settanta volte sette”, una drammaturgia originale del collettivo, legata al tema del perdono e della sua possibilità nelle relazioni umane, con l’ideazione e la regia di Clara Sancricca e che porterà in scena Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero e Clara Sancricca. Voce fuori campo Giorgio Stefanori per una produzione Controcanto Collettivo/ Progetto Goldstein con il sostegno di Straligut Teatro, Murmuris, ACS – Abruzzo Circuito Spettacolo, Verdecoprente, Re.Te. 2017. Venerdì 29 gennaio spetterà alla compagnia Kanterstrasse portare in scena “I promessi sposi. Providence, providence, providence” tratto da “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni per la regia e drammaturgia di Simone Martini. Un progetto che chiude il trittico dedicato al potere che KanterStrasse porta avanti dal 2017 leggendo il potere come qualcosa che non è sempre tangibile, anzi a volte ne sentiamo solo l'odore, il suono, le conseguenze. Con Luca Avagliano, Lorenza Guerrini, Simone Martini, Alessio Martinoli. Disegno luci Marco Santambrogio. Scene Eva Sgrò. Costumi Silvia Lombardi. Atteso appuntamento del 2021 sarà l’incontro con la Banda Osiris e lo spettacolo “Le dolenti note. Il mestiere del musicista: se lo conosci lo eviti” fissato per giovedì 11 febbraio. In scena l’entusiasmante e irriverente quartetto composto da Sandro Berti (mandolino, chitarra, violino, trombone), Gianluigi Carlone (voce, sax, flauto), Roberto Carlone (trombone, basso, tastiere) e Giancarlo Macrì (percussioni, batteria, bassotuba). Giovedì 25 febbraio Mario Mascitelli, drammaturgo e attore della compagnia Teatro del Cerchio, porterà in scena “L’ultima partita. La storia di Lou Gehrig”, uno dei più forti giocatori americani di baseball, protagonista di molti record, sebbene eterno secondo del baseball, tra cui quello d’aver giocato per ben 2130 partite consecutive. Assistente alla regia Silvia Nisci per un progetto patrocinato da Aisla - Fibs - Fondazione Chiesi Farmaceutici - Comune di Parma. Giovedì 4 marzo sarà ancora la musica a tornare protagonista del palcoscenico del Verdi con “Come è profondo il mare”, l’omaggio alla poesia e all’ironia di Lucio Dalla di quattro artisti provenienti da percorsi e strade diverse: Tommaso Novi, Luca Guidi, Giulia Pratelli e Giò Mannucci. Produzione Aeffe. Il teatro sarà di nuovo in scena giovedì 18 marzo con l’incontro nel luogo paradisiaco di “Angeli a terra” di e con Alberto Salvi, Francesco Cortoni e Andrea Kaemmerle e la risposta a qualcosa che sta per succedere o forse è già successa. Dio non si muove e gli angeli sono in ansia. Qualcosa non va, qualcosa scricchiola, dove sono finite le infinite schiere di angeli? Dove i Santi? I Patroni? Perché nessuno agisce? Scenografia e costumi di Marco Ulivieri per una produzione Pilar Ternera e Guascone Teatro. Subito ridefinite anche le date dei due eventi programmati nel 2020 che saranno spostati nel 2021. Il primo giovedì 25 marzo, con la musica a firma del Toscana Gospel Festival, felicemente di nuovo a Monte San Savino a ben 10 anni di distanza. Il secondo, giovedì 15 aprile, vedrà in scena Amanda Sandrelli con “Un abito chiaro” di Massimo Salvianti. La recente produzione firmata da Arca Azzurra in collaborazione con Cronopios e il patrocinio dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica – Bologna vedrà in scena anche la pianista Rita Marcotulli per un racconto composto per le celebrazioni del quarantesimo anniversario della Strage di Ustica. Così David Baroncelli, Sindaco di Barberino Tavarnelle, racconta il drammaturgo Salvianti: «Non lo reputo solo un grande artista, di spessore nello scenario nazionale, ma un testimone e un interprete di straordinaria sensibilità che affida alla parola l’onere e l’onore di scavare, indagare nel passato e tracciare importanti percorsi di memoria che nel tempo diventano tasselli essenziali nella ricostruzione del patrimonio di identità e conoscenze che parlano della nostra storia, della nostra identità, di ciò che siamo e che vorremmo essere». È rimandato a data da definirsi il rinnovo degli abbonamenti anche in base a quanto accadrà da qui a fine novembre. Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Officine della Cultura, a questo proposto, sono attualmente alla ricerca di formule di acquisto innovative, anche al di là dell’abbonamento, che saranno presentate a breve al fine di privilegiare gli spettatori in un momento di grande incertezza. Prezzi biglietti platea e palchi centrali: intero € 15,00 ridotto € 13,00; palchi laterali: intero € 12,00, ridotto € 10,00. Le riduzioni verranno applicate a: under 35 (biglietto futuro) in collaborazione con Unicoop Firenze, over 65 anni, abbonati ai teatri della Rete Teatrale Aretina e Spettatori Erranti, possessori della 'carta dello spettatore FTS'. Ridotto riservato agli studenti delle Università possessori della carta 'Studente della Toscana' € 8,00. Prezzi abbonamento platea e palchi centrali: € 80,00; palchi laterali: € 64,00. Informazioni presso Officine della Cultura, via Trasimeno 16, Arezzo - tel. 0575/27961 – segreteria@officinedellacultura.org – www.officinedellacultura.org. La Stagione Teatrale 2020/21 del Teatro Verdi, a cura di Comune di Monte San Savino, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Officine della Cultura e A.S. MonteServizi, può andare in scena anche grazie al contributo di aziende che hanno scelto di sostenere il teatro e la cultura nel territorio: Coingas, Lapi, Italfimet e Sapori della Valdichiana. A loro va un sentito ringraziamento.

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