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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Via barriere architettoniche da fortezza, scuole e teatri: il piano del Comune

"Non esistono disabili ma un ambiente che rende tali". Partendo da questo presupposto è stato approvato oggi, all'unanimità, dal consiglio comunale di Arezzo il piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche. Il documento, inserito...

"Non esistono disabili ma un ambiente che rende tali".

Partendo da questo presupposto è stato approvato oggi, all'unanimità, dal consiglio comunale di Arezzo il piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche. Il documento, inserito all'interno del regolamento urbanistico, come fanno sapere dall'amministrazione aretina, "è frutto del confronto tra soggetti portatori di disabilità di vario genere e tecnici professionisti, che individua sei ambiti territoriali urbani e che nella stesura elaborata dall'architetto Luca Marzi e sottoposta dal sindaco Alessandro Ghinelli al consiglio comunale copre nella prima fase l’area del centro storico". Nei mesi passati i tecnici del Comune di Arezzo hanno provveduto a realizzare un'accurata mappa delle principali strutture di interesse pubblico presenti nel perimetro del centro cittadino. In tutto è stata eseguita una ricognizione di 90 edifici e, per ciascuno, sono stati presi in considerazione aspetti riguardanti possibile migliorie da applicare per eliminare eventuali barriere architettoniche.

Nello specifico sono stati passate sotto la lente d'ingrandimento la Casa delle energie, scuole, palazzo comunale, Fortezza, uffici comunali alla ex Cadorna, biblioteca, Teatro Petrarca, Teatro Pietro Aretino, quartieri della Giostra, Informagiovani, sede della Misericordia, bagni pubblici, Munacs, università della terza età.

"Per ognuna - proseguono dall'amministrazione comunale - sono state identificate le macro-tipologie di barriere architettoniche, fisica, sensoriale o di tipo percettivo, comunicativa, definita una scheda di accessibilità, evidenziate le tipologie di interventi per risolvere o attenuare i problemi rilevati, che possono essere di ristrutturazione o manutenzione, a sua volta distinta in ordinaria e straordinaria. Per le strutture censite, sono stati identificati anche i percorsi di avvicinamento che, a loro volta, hanno evidenziato la necessità di specifici interventi".

Sulla base di questi dati è stato dato un giudizio di accessibilità articolato in sei categorie. Tale particolare articolazione sfrutta l’introduzione della figura del cosiddetto “mediatore ambientale”, ovvero il soggetto che offre un ausilio al disabile.

Le sei categorie sono: struttura non accessibile, difficile anche con accompagnatore, con accompagnatore necessario, con accompagnatore consigliato, accessibile con assistente, accessibile in autonomia.

Come primo step lo studio per procedere all'eliminazione delle barriere architettoniche si è concentrato nell'area del centro storico e, in seconda battuta, verrà esteso anche in altre zone.

Complimenti per il lavoro svolto sono stati espressi da Angelo Rossi: “avere finalmente le mappe di accessibilità ci consente di sapere dove intervenire in maniera coerente, precisa e non a caso, magari a causa di una polemica giornalistica”.

Alessandro Casi ha ricordato che l'atto in questione si lega bene “all'azione della Lega Nord in Consiglio Regionale, dove abbiamo sollevato la questione. Abbiamo potuto riscontrare che molti Comuni toscani non dispongono di questo piano ed è una mancanza grave. La delibera è un atto fondamentale di questa amministrazione. Non posso che esprimere soddisfazione per l'approvazione del piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche da parte del Consiglio Comunale. Un atto che qualifica l'azione di questa amministrazione con un segnale di civiltà e attenzione verso i più deboli. Grazie alle nostre sollecitazioni la Regione Toscana ha svolto un'indagine dalla quale è risultato che su 287 Comuni solo 176 hanno fornito indicazioni alla Regione e solo 68 sono sono dotati di Peba. Adesso, si aggiunge Arezzo e riscontro positivamente i 24 voti favorevoli su 24 presenti alla delibera: su simili tematiche non esistono maggioranza e opposizione ma solo collaborazione per il bene dei cittadini. In questo caso l'abbattimento delle barriere nel territorio comunale nel più breve tempo possibile”

Complimenti per il lavoro svolto dal progettista incaricato anche da Paolo Sisi e Francesco Romizi: “l'auspicio è che l'amministrazione trovi le risorse necessarie per dare corpo alle previsioni del piano. Non vogliamo che questo documento resti ottimo ma si fermi qui”.

Massimo Ricci: “un lavoro che ci piace. Ci sono finanziamenti dedicati a queste opere ai quali l'amministrazione può accedere. Se una città è accessibile lo è per tutti, portatori di handicap e non”.

Alessandro Caneschi: “non è un percorso che si conclude oggi. Arezzo non è solo centro storico, è anche periferie e frazioni. Andiamo avanti con gli step. Se il livello di accessibilità di partenza è stato definito dal progettista 'discreto', evidentemente qualcosa in passato è stato fatto”.

“L'unanime condivisione del lavoro tra i gruppi consiliari – ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli – è un fatto positivo. L'architetto Marzi ha iniziato a lavorare sul tema già dal 2002 grazie a un incarico che gli conferii quando allora ero assessore. Il vero progresso delle collettività parte sempre dalla conoscenza e oggi possiamo acquisirne una importante per la crescita civile. Spezzo inoltre una lancia a favore del centro storico e del motivo per cui siamo partiti da esso: mettere questa parte di città in regola con le norme sulle barriere architettoniche ci dà la possibilità di renderla fruibile e appetibile anche per il turismo. Coerentemente con il nostro intento di portare un cambiamento importante all'economia cittadina, fondandola sulla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico che si trova proprio nel centro storico”.

Votazione positiva unanime dei 24 presenti.

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