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Veneri: “No alla chiusura della guardia medica notturna per la cardiologia dell’ospedale di Cortona”

Interrogazione del consigliere regionale di Fdi: "Quali soluzioni ipotizza la Regione per assicurare la continuità operativa h24?"

“Ho presentato un’interrogazione alla Regione per sapere se è reale l’intenzione di sopprimere il servizio di guardia medica notturna per i medici di cardiologia all’ospedale Santa Margherita di Cortona; quali siano le soluzioni ipotizzate per garantire il servizio notturno, come ad esempio contattare gli altri ospedali vicini per reperire specialisti da poter impiegare, anche a “gettone”, per assicurare la continuità operativa h24 del servizio; se e quando l'Asl provvederà a sostituire il medico prossimo alla pensione". Lo chiede il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri, su segnalazione di Nicola Carini, presidente del Consiglio Comunale di Cortona, Luca Ghezzi, consigliere comunale Fdi di Cortona, Marcello Orlandesi, consigliere comunale di Castiglion Fiorentino.

“La soppressione del servizio di guardia notturna non rappresenterebbe una soluzione al problema, ma anzi scaricherebbe completamente sulle spalle dei cittadini e degli operatori sanitari il peso della carenza di personale. Tra l’altro, le emergenze notturne possono variare in maniera considerevole tra i diversi pazienti, tra cui dobbiamo considerare anche ipotetici pazienti malati di Covid-19, e possono richiedere interventi in tempi estremamente rapidi, pertanto non possono essere gestite dal solo medico del pronto soccorso” fa notare Veneri.

“L’ospedale Santa Margherita di Cortona rappresenta un punto di riferimento estremamente importante per la sanità della Valdichiana e di tutta la provincia di Arezzo. Il reparto di cardiologia dell’ospedale Santa Margherita di Cortona, ha chiuso nel 2020 in concomitanza con l’emergenza Covid. I cinque medici che operavano nel reparto di cardiologia hanno prestato finora il loro servizio svolgendo sia attività ambulatoriale che il servizio di guardia notturna, ed anche svolgendo consulenze in pronto soccorso –ricorda Veneri. A partire da gennaio, a causa del pensionamento di uno dei medici, il reparto si troverà con soli quattro medici, insufficienti per coprire in maniera adeguata le esigenze dell’ospedale Santa Margherita. Uno dei servizi che potrebbe essere sacrificato per sopperire alla mancanza di personale potrebbe essere l’attività di guardia medica notturna, per cui l’ospedale si troverebbe a non avere più una attività di guardia attiva in maniera continuata”.

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