Commissione sulle Fondazioni, l'Unione Donne: "Contro Donella Mattesini un atteggiamento sprezzante e rancoroso"

Animi tesi nella VI Commissione consiliare che si è occupaata di esprimere un parere sulla fondazione Arezzo Comunità che l'amminstrazione Ghinelli ha progettato in seno alle politiche sociali aretine. Gli scambi piuttosto animosi pare abbiamo visto come protagoniste da una parte la vicesindaca Lucia Tanti e la consigliera del Partito Democratico Donella Mattesini. A prendere parola su questo Il comitato Uda, Unione Donne di Arezzo.

"Per presentare in VI Commissione consiliare la nascente fondazione Arezzo Comunità, l’assessora Lucia Tanti aveva predisposto una sceneggiatura a suo esclusivo uso e consumo, che consentisse a lei medesima, ai suoi sostenitori, alla sua consulente giuridica, un’esposizione autoreferenziale e unilaterale del macchinoso progetto attraverso il quale intende esternalizzare larga parte del sistema integrato dei servizi educativi e sociali di Arezzo – progetti, attività, risorse e altro ancora – spacciando la fondazione (contenitore di altri contenitori già esistenti) come fosse l’impianto più innovativo, rigenerativo e proficuo che si possa immaginare. Non è capace di reggere, l’assessora Tanti, alcuna forma di dialettica politica. Come si è verificato in altri, analoghi incontri della stessa Commissione sul tema delle fondazioni, assume comportamenti insofferenti, intolleranti, se non addirittura offensivi, quando vengono espresse posizioni politiche non assertive: non riesce proprio ad accettare che a questo mondo non tutti la pensano nello stesso modo (cioè come lei), quando si tratta di gestire la cosa pubblica. Non vuole essere contraddetta, non le piacciono le domande incisive, detesta le persone che cercano di approfondire i contenuti degli atti che propone. Arrogantemente considera l’opposizione politica un inutile orpello, da tacitare, possibilmente mazziando gli oppositori. E quando ripetutamente ha detto e scritto che lei e i suoi hanno vinto le elezioni, pertanto hanno ricevuto il mandato a fare come meglio credono, farsescamente ricorda il marchese del Grillo e la sua mitica frase: “mi dispiace, io so’ io e voi non siete un ……”. La democrazia non funziona così. Anche di fronte ai vincitori delle elezioni, i cittadini continuano ad esercitare il pieno diritto di discutere, confrontarsi, pretendere spiegazioni, opporsi in ogni modo consentito dall’ordinamento legale di questo nostro democratico Paese. Ancor più esercitano questo diritto le persone che sono state elette a rappresentare la collettività. Dunque Donella Mattesini, consigliera comunale di Arezzo, ieri sera, 14 ottobre, aveva pieno titolo, durante la Commissione, a porre quesiti specifici sui documenti che riguardano la fondazione Arezzo Comunità. Aveva diritto a ricevere risposte esaustive e pertinenti. Limitandoci a considerare la sua replica conclusiva, l’assessora Tanti ha rivelato un fastidio rancoroso e personale nei confronti della consigliera. Ha sprezzantemente elencato le iniziative svolte in città, avverso la “sua” fondazione per i servizi educativi e i servizi sociali. E’ stata sdegnosa, ma anche francamente puerile: all’interno di una Commissione consiliare – sede politica – non si può accusare un soggetto politico di esercitare un’azione politica. Controlli, l’assessora Tanti, le sue antipatie personali verso la consigliera, verso le moltissime donne e l’ampio gruppo di cittadini e di associazioni che, in modo sinergico, hanno cercato di sensibilizzare la collettività aretina sul nefasto progetto fondazionale del Comune di Arezzo. L’assessora andrà avanti e prossimamente porterà il suo progetto in consiglio comunale. Ma esistono molte sedi, istituzionali e non solo, dove ancora si potrà discutere e opporsi. Andrà avanti, l’assessora, senza dubbio: ma non sarà una passeggiata."