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Enrico Rossi ad Arezzo: "Torneranno tutti i primari, al privato non concederemo altro"

Le dichiarazioni rilasciate dal governatore Rossi in visita nel territorio

"Mi sono sentito con il direttore generale per un aggiornamento e posso assicurare che tutti e 7 i primari saranno al loro posto ad Arezzo, il tempo di espletare le procedure di concorso che in alcuni casi sono già partite. E' evidente che non si poteva farlo prima di sapere che un professionista se ne stava andando."

Così Enrico Rossi, governatore della Toscana ha risposto ai giornalisti che chiedevano chiarimenti in tema di sanità dopo l'ennesima dipartita di un direttore come Caldora dall'ortopedia. Rossi è stato ad Arezzo e in alcune località della provincia in visita a importanti realtà industriali e a constatare con i suoi occhi la realizzazione di progetti dove la Regione, ma ancora più l'Europa ha riversato dei finanziamenti.

Ad Arezzo ha visitato la cantina dei vini tipici dell'aretino, la fortezza e la Casa della Musica ad esempio.

Continuando a parlare della questione aretina in sanità ha detto pubblicamente di essere disponibile ad incontrare il sindaco Ghinelli per rassicurarlo e fare chiarezza sull'importanza che continuerà ad avere l'ospedale San Donato ed ha aggiunto "A quei primari che scelgono di lasciare la sanità pubblica per andare nel privato, dico che ulteriori risorse per la sanità privata non le elargiremo, questo che sia chiaro."

La dichiarazione ha un evidente riferimento al ricorso al Tar che le due principali cliniche aretine come il Centro Chirurgico Toscano e il San Giuseppe Hospital hanno fatto contro la Regione perché non potranno crescere come vogliono, se a livello toscano dovranno contare sullo stesso budget dell'anno scorso, come ha stabilito la Regione.

Del fatto se ne è occupata anche Repubblica con un articolo di Michele Bocci dal titolo "privato batte pubblico, la strana sanità aretina". Le due cliniche sono diventate un punto di riferimento per determinate operazioni chirurgiche, molte delle quali in campo ortopedico, ed oltre ad essere attrattive per i pazienti che in gran numero arrivano e dunque sono pagati da asl di altre regioni, sono affascinanti anche per i medici specializzati, i professionisti che decidono dunque di lasciare il pubblico fatto di quotidiane emergenze, per un palinsesto di operazioni programmate.

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