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Terranuova, il gruppo consiliare In Comune su Tari: "Solo una vittoria di Pirro"

"Siamo di fronte all'ennesimo provvedimento sui rifiuti che, sebbene giusto, dimostra quanto questa politica gestita a livello di ambito territoriale "ottimale" sia macchinosa e distante dalle imprese e dai cittadini, chiamati solo a pagare...

"Siamo di fronte all'ennesimo provvedimento sui rifiuti che, sebbene giusto, dimostra quanto questa politica gestita a livello di ambito territoriale "ottimale" sia macchinosa e distante dalle imprese e dai cittadini, chiamati solo a pagare salatamente un servizio".

Così il gruppo consiliare di Terranuova in Comune, a seguito di un'interrogazione in consiglio, spiega e giudica in un comunicato stampa il recente adeguamento normativo al regolamento sul pagamento della Tari per le imprese che producono rifiuti speciali non assimilabili con contratti privati di smaltimento.

"Al momento è solo una vittoria di Pirro - si legge nella nota -. Molti Comuni del Valdarno stanno adeguando, o lo hanno già fatto, i propri regolamenti alla normativa del Ministero delle Finanze che prevede l'esenzione o una detassazione per le aziende di rifiuti speciali non assimilabili. Un intervento più che condiviso. Lo scandalo è di non averlo previsto prima per queste aziende che hanno pagato "il doppio" sui rifiuti: il corrispettivo chiesto dalla Tari e il corrispettivo pagato privatamente sullo smaltimento di rifiuti speciali. Solo che, malgrado l'ultimo adeguamento normativo, non cambierà nulla, se i Comuni non interverranno in sede di assemblea di Ambito per ottenere il ricalcolo del piano finanziario presentato dal gestore unico Sei Toscana e approvato dagli stessi. Per il Comune di Terranuova il costo complessivo dello smaltimento per le utenze domestiche e non domestiche è di €2.491.000,00. Abbiamo appurato che, in assenza di modifiche al corrispettivo chiesto dal piano finanziario, la differenza per la mancata entrata della Tari sulle aziende speciali sarebbe paradossalmente spalmata sulle tariffe di tutte le aziende e poi sui cittadini. Chiediamo alle associazioni di categoria e ai sindaci del Valdarno, nostri referenti in assemblea di Ato, di intervenire al più presto per modificare il piano finanziario chiesto dal gestore unico Sei Toscana. Altrimenti l'adeguamento normativo sarà solo una vittoria di Pirro, o peggio, un grande bluf. Siamo anche disposti ad un confronto sull'argomento"

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