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Termosifoni spenti alla Giorgio Vasari: la protesta degli studenti

“Termosifoni spenti, istituzioni assenti, ma a pagare sono gli studenti”. È questo il testo dello striscione attaccato nella notte di ieri, 23 gennaio, davanti all’istituto scolastico aretino “Giorgio Vasari”, dai militanti del Blocco...

“Termosifoni spenti, istituzioni assenti, ma a pagare sono gli studenti”.

È questo il testo dello striscione attaccato nella notte di ieri, 23 gennaio, davanti all’istituto scolastico aretino “Giorgio Vasari”, dai militanti del Blocco Studentesco. Una chiara presa di posizione da parte del movimento studentesco contro i disagi causati dal malfunzionamento dei riscaldamenti all’interno delle aule scolastiche.

“Purtroppo ormai da molti giorni al “Vasari” i riscaldamenti non funzionano, e in più di un’aula - spiega il Blocco Studentesco in una nota – gli studenti sono costretti a fare lezione con giubbotti e sciarpe per ripararsi dal freddo. Come se non bastasse, alcune finestre sono rotte ormai da diverso tempo e quindi gli spifferi di aria fredda entrano continuamente in classe causando un grave disagio sia agli studenti che a tutto il personale scolastico”.

“Con questo striscione – prosegue la nota - vogliamo esprimere tutta la vicinanza agli studenti dell’istituto “Giorgio Vasari”, ribadendo ancora una volta che le istituzioni hanno il dovere di garantire sempre agli studenti delle condizioni consone ad un ambiente scolastico. Non si può pensare che una scuola possa funzionare in locali vecchi, privi di riscaldamenti e con infiltrazioni di umidità, elementi dannosi sia per la salute dei ragazzi che per un corretto svolgimento delle attività curricolari".

"Ci schieriamo ancora una volta al fianco degli studenti nella loro battaglia - conclude la nota del Blocco Studentesco - con un gesto concreto e privo di retorica, perché alle solite promesse che le istituzioni fanno da anni agli studenti delle scuole aretine, noi, come al solito, preferiamo la concretezza dell’azione”.

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