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Tanti: "Fondazioni utili, lo dicono gli aretini e il terzo settore. Indisponibili a farci dettare la linea dall'opposizione"

Il vicesindaco difende la scelta di dare vita alla Fondazione Arezzo Comunità entro l'anno: "Chi governa, deve attuare le linee del programma. La sinistra non può chiederci il consociativismo"

Nota stampa del vicesindaco di Arezzo, Lucia Tanti.

“In campagna elettorale la sinistra dichiarò guerra alle Fondazioni e al progetto di dare vita alla Fondazione Arezzo Comunità, poi tutti abbiamo visto come è andata a finire. Successivamente si è cercato di mobilitare la città con banchini, gazebo e manifestazioni, e anche qui si è visto come è andata a finire. Oggi la sinistra aretina, dal PD a Italia Viva, chiede all'autorità Garante della Partecipazione di mettere in piedi un processo partecipativo - da oltre 10mila euro - per dare voce a chi dice no alle Fondazioni.

Non siamo disponibili a prestare il fianco a chi ha creato un Comitato dal nome "Arezzo non ha bisogno di Fondazioni" e questo perchè noi crediamo che ad Arezzo le due Fondazioni su turismo e cultura abbiano dato ottimi risultati e che la Fondazione Arezzo Comunità sia uno strumento di importante innovazione nel settore delle politiche di coesione sociale ed educative.

Chi lo dice? Lo dicono gli aretini che nel ridarci il loro consenso appena un anno fa, ci hanno dato fiducia anche per questa idea, e lo hanno detto le quasi 20 realtà di terzo settore che hanno dato la loro disponibilità a collaborare. La Fondazione Arezzo Comunità si farà e si farà entro l'anno; se la sinistra intende dare il proprio contributo lo farà in Consiglio Comunale là dove si realizzano i progetti per la città e là dove gli aretini hanno deciso di collocarci: a noi, con il sindaco Ghinelli, in maggioranza, a loro all'opposizione.

Da che mondo è mondo, chi ha il consenso dei cittadini ha il diritto ed il dovere di mettere in atto i punti del programma elettorale perché è su quei punti che le persone hanno scelto a chi dare l'onore di governare la città. Se la sinistra in questa città intende smantellare il sistema delle Fondazioni potrà legittimamente farlo quando avrà il via libera degli aretini a governarli. Dopo molti anni di opposizione, non ricordo neanche un giorno in cui la sinistra al governo degli enti locali abbia condiviso con l'opposizione le scelte di fondo, né mi risulta che per esempio il presidente Giani stabilisca le modalità di realizzazione del proprio programma elettorale con i consiglieri Casucci e Veneri. Il consociativismo non ci può essere chiesto”.

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