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Tanti: “città unita su Hospice. Verso nuovi Stati generali della sanità"

Rispondendo ad Agnolucci e Bardelli la vicesindaca dice “Sui diritti degli aretini il fronte è comune, spero che dal consiglio si alzi una voce di unità. Saremo all’altezza di questa sfida”

"Condivido, nel pieno rispetto delle dinamiche consiliari, l’appello dei consiglieri comunal Agnolucci e Bardelli sulla necessità di trovare una sintesi che tenga tutti insieme, maggioranza e opposizione, su alcuni punti strategici per la città di Arezzo."

Così la vicesindaca di Arezzo Lucia Tanti risponde ai due appelli sulla sanità lanciati prima da Agnolucci della Lista Ralli e poi da Barbelli del gruppo misto.

"Ci sono punti di caduta unanimi dove le diversità tra le parti, che pur ci sono e sono forti e legittime, devono venire meno. Di certo questo vale per l’Hospice che va restituito alla città nella sua pienezza di funzioni e là dov’era cioè in area Pionta/San Donato in una delle palazzine Asl. Ma non solo: dalla Cittadella della Salute, che partirà con il nuovo Hospice ma che dovrà avere uno sviluppo organico e concordato, fino al potenziamento del San Donato in vista di un nuovo San Donato e tutto questo passando per l’inizio dei lavori al Baldaccio con l’attivazione della seconda casa della salute.

Accanto all’emergenza sanitaria che è battaglia comune di tutti, si snodano i temi dei diritti sanitari di Arezzo e della sua provincia, anche rivedendo il disegno delle zone socio-sanitarie riportando Arezzo alla sua autonomia, e delle aslone che in molti crediamo abbiano bisogno di una rimodulazione e, per quanto ci riguarda, di un immediato superamento.

Adesso è il tempo della nostra città e a questo tempo il sindaco e io riteniamo opportuno arrivarci insieme con un disegno condiviso. Siamo anche soddisfatti che la Regione Toscana stia predisponendo gli Stati generali della sanità toscana: è una formula che il sindaco Ghinelli e io ci siamo inventati anni fa e che ha portato buoni frutti. Mettiamo a disposizione questa esperienza come patrimonio di tutti nella necessità di scrivere insieme il futuro che ci meritiamo. Un futuro fatto di scelte, di investimenti, di progettualità. E siccome da qualche parte bisogna partire, penso che l’Hospice possa e debba essere il primo passo di un lungo cammino che metta la sanità di Arezzo al centro delle priorità ritagliando per noi perimetri di eccellenza e protagonismo nuovi."

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