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Trent'anni dalla caduta del muro di Berlino. Tanti: "Le scuole ricordino la fine del socialismo reale”

"Insieme al sindaco abbiamo scritto ai dirigenti, perché nel rispetto della loro autonomia e soprattutto della loro indiscussa sensibilità educativa, dedichino un momento per celebrare la caduta del muro di Berlino"

“Un’ora nella settimana che va dall’11 al 15 novembre in tutte le scuole della città di Arezzo, se non è stato previsto qualcosa nella giornata del 9, per ricordare, celebrare e raccontare la caduta del muro di Berlino e la vittoria del mondo libero contro la barbarie del comunismo che ha insanguinato l'Europa”.

È questo l'appello che Lucia Tanti, assessore alle politiche sociali e scolastiche, lancia a tutti i dirigenti:

“30 anni fa la città di Berlino tornava un’unica, libera città e l’Europa, il 9 novembre 1989, finalmente iniziava a liberarsi dal regime criminale comunista che dal 1917 la teneva in ostaggio, regime che nel mondo ha causato oltre 100 milioni di morti e oltre 20 solo nella ex Unione Sovietica. Quel muro che cade è l’inizio del ritorno alla libertà e l’unificazione dell’Europa è il simbolo che dà avvio a una storia nuova dopo le violenze e i crimini del socialismo reale. Ricordare – ognuno come vuole e nel rispetto delle età degli studenti – è perciò un dovere educativo che tutte le scuole, dalle elementari fino alle superiori, credo debbano sentire come un impegno forte. È per questo che insieme al sindaco abbiamo scritto ai dirigenti, perché nel rispetto della loro autonomia e soprattutto della loro indiscussa sensibilità educativa, dedichino un momento per celebrare la caduta del muro di Berlino nel trentennale e ribadiscano, insieme a tutta la città, l’importanza di condannare il totalitarismo che ha insanguinato e mortificato l’Europa e il mondo”.

A ricordare quell'evento di libertà anche il sindaco Ghinelli:

“Il 9 novembre 1989 ha significato l'inizio di una nuova storia di libertà e ha restituito dignità e integrità ad un popolo e ad una nazione. Per tantissimi di noi è vivido il ricordo di quella notte storica che ha segnato il futuro dell'Europa, ma per i più giovani è un evento non vissuto di cui è necessario abbiano piena coscienza. E' importante che i nostri ragazzi siano consapevoli di cosa sia stata, fino a solo tre decenni fa, quella che oggi sentono come loro dimensione naturale, un'Europa unita e libera nella quale potersi spostare, vivere e condividere esperienze senza barriere, siano esse materiali o ideologiche”. Così, il Sindaco Alessandro Ghinelli in occasione del trentennale della caduta del muro di Berlino (che ricorrerà domani ndr). “L'Europa - continua il Sindaco - è il loro spazio, e conoscerne e comprenderne la storia e l'evoluzione li rende protagonisti attivi e privilegiati del percorso verso il perfezionamento della sua unificazione e condivisione. La caduta del muro ha segnato la fine della separazione non soltanto di una città e di un Paese, drammaticamente lacerati per 28 lunghissimi anni, ma ha sanato la divisione del mondo intero, aprendo a possibilità di scambio e confronto fino ad allora impraticabili. Ciò ha consentito di preparare la strada ad un'idea sostanziale di Europa che alla propria naturale valenza fondante unisce una potenzialità di sviluppo e crescita di grande rilevanza e prospettiva. Questo è l'obiettivo, per raggiungere il quale, ciò che oggi è necessario comprendere è la vera identità dell'Europa, quella che sta nella coesistenza delle culture, nella condivisione di un principio di base che, riconoscendo le diversità, sia capace di identificare il nostro valore unificante e distintivo”.

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