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Tanti: "Dieci assunzioni nel sociale, basta dibattiti surreali e polemiche ideologiche"

Delibera di giunta che aggiorna il fabbisogno di personale e prevede 10 assunzioni a tempo determinato, il 50% delle quali riservate al comparto sociale-scuola

“Ci sono le parole e ci sono i fatti. Le prime sono spesso dettate da ideologismo ma per fortuna la filosofia dell’amministrazione Ghinelli è sempre stata quella di privilegiare i secondi”.

Esordisce così il vicesindaco Lucia Tanti nel commentare la delibera di giunta che aggiorna il fabbisogno di personale e prevede 10 assunzioni a tempo determinato, il 50% delle quali riservate al comparto sociale-scuola.

“Parliamo di 3 educatori e 2 dipendenti che destineremo ai servizi sociali – prosegue il vicesindaco – il primo con mansioni amministrative il secondo in qualità di assistente sociale. L’arco temporale è ampio, visto che resteranno in servizio fino a tutto il 2024. Con queste unità da una parte contiamo di garantire un ulteriore snellimento delle procedure per dare risposte rapide all’utenza e dall’altra di avere una nuova figura importante, con la giusta competenza, per la rilevazioni dei bisogni.

Credo che questa sia la risposta oggettiva e nei fatti, come accennavo in premessa, a chi alimenta dibattiti ‘marziani’. L’amministrazione Ghinelli ha sempre tenuto in prima linea i servizi sociali del Comune e non ha esitato a supportarli quando in questo anno e mezzo si sono ritrovati in trincea. Adesso abbiamo una manovra, Arezzo non molla e riparte 2.0, in cui il sociale e la scuola fanno la parte del leone, essendo chiamati a gestire molta parte dei circa 8 milioni di euro tra contributi diretti e indiretti. Le scuole sono diventate il focus di riferimento anche per il piano triennale delle opere pubbliche come illustrato nell’ultimo Consiglio Comunale dall’assessore Alessandro Casi. Per ultimo, registriamo il rafforzamento degli uffici in termini di dotazione organica come sopra riportato.

La logica che ci guida, lo dimostrano chiaramente queste scelte, non è certo dettata dal disimpegno. Saremmo noi quelli che hanno intenzione di smantellare i servizi sociali ed educativi? Arezzo Comunità, la fondazione che molti descrivono, a parole, come un’idra dalle mille teste, sarà solo uno strumento chiamato a coadiuvare il Comune nella progettazione delle politiche, non certo il suo sostituto. Vogliamo un luogo di scambio e sintesi condivisa di idee, con tutti gli attori coinvolti, che renda questo Comune, che noi stiamo irrobustendo, ancora più forte, credibile e presente”.

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