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“Strade e manutenzione: un’apocalisse”. L'intervento di Francesco Romizi

Dichiarazione del capogruppo consiliare di Arezzo in Comune, Francesco Romizi L’euforia della vittoria a questo punto va messa da parte. Capisco che piace coltivarla, molto più della depressione per la sconfitta, ma mentre il centrodestra...

Dichiarazione del capogruppo consiliare di Arezzo in Comune, Francesco Romizi

L’euforia della vittoria a questo punto va messa da parte. Capisco che piace coltivarla, molto più della depressione per la sconfitta, ma mentre il centrodestra esultava, i cieli si sono oscurati e la terra si è scossa. Altrimenti non si spiega lo stato pietoso delle strade cittadine: come se perfino l’asfalto si ribellasse a risultati elettorali così orribili. Piove sul bagnato, peraltro, verrebbe da dire: la situazione attuale dipende anche dalla scarsa cura riservata in questi anni dalla giunta.

A ogni urlo di gioia, a ogni eccitato comunicato stampa, a ogni bottiglia di spumante aperta, non di champagne che ha già retrogusto d’Europa, fa da corrispettivo un’altra apertura: quella di una buca o forse è meglio dire voragine. Il richiamo della natura alle responsabilità amministrative.

Le responsabilità della giunta Ghinelli, dove il civismo e il berlusconismo, come magnificamente certificato dal topless della signora al seggio milanese, risultano decotti a favore del leghismo. Vedremo cosa questo riequilibrio comporterà per Arezzo. Dove ritengo apertissima la partita in vista del 2020. E vi comprendo anche il terzo incomodo a 5 stelle.

Nel frattempo restano apertissime le suddette buche. Una palettata di catrame qua e là rende le vie qualcosa di simile a una pelliccia di leopardo ma dopo un giorno quello stesso catrame si liquefa e rispuntano i crateri.

Pare che la primavera tarderà ad arrivare. Forse dovremo attendere addirittura i giorni successivi alla Pasqua. Più o meno quelli in cui verrà conferito il primo incarico per formare il governo. Noi, più modestamente, aspettiamo che qualche ditta o quei pochi residui addetti comunali ricevano da questa amministrazione l’incarico di procedere a una seria manutenzione urbana. Prima che fiocchino le denunce causate da seri infortuni a ciclisti, motociclisti e pedoni.

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