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Sindaci Pd: "Arezzo Casa e il centro destra: crepe strutturali e politiche"

Dichiarazione dei sindaci dei Comuni di centro sinistra soci di Arezzo Casa: "Il centro destra aretino lanciato in un osanna preventivo che non può nascondere l'inadeguata gestione della partecipata"

"Le valutazioni politiche sono una cosa, i giudizi tecnici un'altra. Osannare la gestione di Arezzo Casa da parte del presidente Roggi e del suo consiglio totale espressione del centro destra, è un oggettivo sforzo di fantasia e conferma come anche per questa azienda, l'obiettivo della maggioranza al Comune di Arezzo sia quello di garantire gli equilibri politici interni anziché assicurare alla società una guida competente e con esperienza che possa davvero tutelare l’interesse pubblico."

Questa la dichiarazione dei sindaci di centro sinistra che sono soci di Arezzo Casa che per la prima volta ha un Cda completamente rappresentato dal centro destra e al cui vertice c'è il presidente Lorenzo Roggi, espressione della Lega aretina.

lorenzo-roggi-arezzo-casa"Ormai il mandato Roggi è alla sua conclusione e oltre alle continue lamentele sulla passata gestione nella quale è doveroso ricordare lo stesso ricopriva la carica di vice presidente, non vi è stato alcun efficientamento. Nonostante l’assunzione di un direttore da parte di Roggi, i bilanci evidenziano l'ingessamento di tutte le attività: manutenzione ordinaria e straordinaria nonché progettazioni per nuovi alloggi, la cui domanda sale ogni anno. Da notare l'incremento della spesa per il personale che si aggiunge a quella del direttore: un aumento che sarebbe stato apprezzato se si fosse tradotto in un miglioramento della qualità dei servizi di Arezzo Casa. Obiettivo mancato non certo per responsabilità dei dipendenti. In 3 anni gli unici interventi conclusi sono stati Pescaiola e Gattolino ad Arezzo e “Verdeluna” a Poppi. Le cifre destinate alle manutenzioni ordinarie si sono ridotte a poche centinaia di migliaia di euro con un aumento delle segnalazioni da parte degli utenti che spesso si trovano di fronte all’impossibilità di accedere agli stessi uffici. Si dice causa Covid ma vogliamo ricordare che i servizi essenziali e la casa popolare lo è, sono sempre stati aperti per ricevere le istanze dei cittadini. Questo denota una totale inconsapevolezza del ruolo sociale che ricopre questa partecipata. Anche l’occasione del superbonus del 110% è stata valutata “all’ultimo minuto” in quanto Arezzo Casa ha provveduto solo nell’ultima variazione del piano triennale, avvenuta qualche settima fa, a programmare interventi su alcuni alloggi. Inoltre la cosa anomala e davvero singolare è la modalità individuata per il finanziamento di tali interventi che va dall’utilizzo delle risorse destinate alla manutenzione straordinaria programmata al contributo che i Comuni, sede di intervento, dovranno versare. Trattandosi di risorse pubbliche ingenti ci auguriamo che la società, nel caso arrivasse alla realizzazione di questa progettualità, possa attivare tutte quelle azioni che garantiscano i principi di trasparenza, di equità per tutti i soggetti coinvolti, senza mai dimenticare la salvaguardia dell’equilibrio economico e finanziario di Arezzo Casa. Non vorremmo che il plauso del centro destra al presidente Roggi fosse una manovra preventiva all'emergere inevitabile delle deficienze di questa gestione che non è solo del centro destra ma esclusivamente del centro destra del Comune di Arezzo, visto che gli organi, contrariamente, ad altre partecipate non vedono il coinvolgimento degli altri comuni."

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