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Ancora 60 sezioni elettorali dentro le scuole di Arezzo. L'appello del Pd: "Siano spostate al più presto"

Nel corso dell'ultimo anno alcuni cambiamenti ci sono stati: sono state liberate 9 scuole, con lo spostamento di 22 sezioni elettorali. L'appello in vista delle elezioni anticipate del 25 settembre

Sono tante, troppe, ancora le scuole che devono fermare l'attività didattica per far entrare le cabine elettorali e le urne. Succederà di nuovo il prossimo 25 settembre. A puntare il dito contro questa prassi è il Pd di Arezzo. 

sara-cherici-donato-caporali"Il 25 Settembre saremo chiamati a votare i nostri rappresentanti in parlamento. Lo faremo nelle scuole, come sempre e per la terza volta nell’ultimo anno - dichiarano Donato Caporali, segretario comunale Pd e Sara Cherici resposanbile scuola e infanzia della segreteria del partito - Questo va a discapito dei nostri ragazzi che vedono interrotte le loro attività scolastiche e delle famiglie che, ancora una volta, devono organizzarsi singolarmente. A livello educativo viene meno la scolarizzazione e la continuità, e dopo due anni di pandemia e didattica online non è certo un bene. A livello pratico invadiamo un loro spazio e spesso glielo restituiamo anche malridotto. Noi rilanciamo la proposta di spostamento in sedi più appropriate, cosa che è in parte avvenuta, anche se non in spazi efficienti e funzionali, durante l’ultimo referendum. Pertanto invitiamo l’amministrazione comunale a trasferire fuori dalle scuole i seggi elettorali, magari all’interno dei centri di aggregazione sociale, in particolare all’interno delle frazioni e delle periferie."

Ma qual'è l'attuale situazione ad Arezzo? 

Le sezioni elettorali sono in tutto 97, 15 di queste non occupano storicamente delle sedi scolastiche: sono quelle di palazzo comunale, dell'ospedale, ad esempio, di alcuni centri di aggregazione sociale o di ex scuole.

Nel corso dell'ultimo anno alcuni cambiamenti ci sono stati: sono state liberate 9 scuole, con lo spostamento di 22 sezioni elettorali. Nello specifico a partire dal referendum di giugno scorso le sezioni 6, 7, 7 bis, 8 e 9 della scuola elementare Gamurrini si sono spostate alla ex Caserma Cadorna con ingresso in piazzetta Giorgio Gaber n.2; le sezioni dalla 32 alla 37 della scuola Aldo Moro sono state allestite allo stadio di atletica in via di Castelsecco; la sezione 58 della scuola di Pratantico è andata al centro sportivo del paese; le sezioni 59 e 60 della scuole elementare Anna Frank di Indicatore si sono spostate nel centro sportivo; le sezioni 61 e 88 della scuola di San Giuliano sono state trasferite al centro di aggregazione sociale che si trova a Ruscello; la sezione 70 della Chiassa ha lasciato la scuole per il campo sportivo, stesso spostamento per le sezioni 74 e 75 di Santa Firmina dalle aule scolastiche al campo sportivo lì vicino; liberata anche la scuola elementare di Puliciano con il trasferimento delle sezioni 78 e 79 al centro di aggregazione sociale di Sant'Andrea a Pigli; infine potranno rimanere in classe anche i bambini della scuola elementare del Palazzo del Pero visto che la sezione 84 è stata spostata al Cas. 

A questo punto restano 60 sezioni ancora dentro le scuole del Comune di Arezzo. Un conto a spanne vede quindi in coinvolgimento di almeno 1200 bambini e regazzi, ma questo numero in realtà è molto più alto se si pensa che anche le aule non utilizzate come sezioni non possono fare didattica all'interno di una scuola che è sede di seggio elettorale. 

Tra queste ci sono le realtà grandi come la Pio Borri, dove ci sono 15 classi e che ospiterà sei sezioni, la scuola elementare di San Leo, di Pescaiola, la Sante Tani, la Curina, oppure la media Vasari e le scuole dell'infanzia, di Antria, Tregozzano e Battifolle.

Un quadro che non sembra destinato a mutare almeno in vista delle elezioni anticipate del 25 settembre.

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