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Sanità, Mugnai: "24 ore in osservazione al pronto soccorso, paziente dimesso senza approfondimenti"

L’hanno tenuto nella saletta di osservazione del pronto soccorso per 24 ore filate, ma è stato rimandato a casa senza approfondimenti sul dolore che a tutt’oggi perdura. Gli si sono raccomandati, i medici, di effettuare le terapie; però non si...

L’hanno tenuto nella saletta di osservazione del pronto soccorso per 24 ore filate, ma è stato rimandato a casa senza approfondimenti sul dolore che a tutt’oggi perdura. Gli si sono raccomandati, i medici, di effettuare le terapie; però non si sono preoccupati di autorizzare l’accompagnamento e lui, proprio per quel dolore, non cammina. Proprio zero. Insomma, invece che al pronto soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo al 67enne che vi si è recato martedì 3 novembre scorso con un dolore lancinante all’anca dev’esser parso di trovarsi sul set di Scherzi a Parte. Solo che ‘ganci’ non ce n’erano, e lo striscione non si srotolava… no: era proprio tutto vero. E allora, che fare? Tanto per cominciare il cittadino ha raccontato tutto al Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Capogruppo FI), che subito ha sottoposto la storia del paziente aretino all’assessore alla sanità Stefania Saccardi tramite un’interrogazione.

Ecco come Mugnai racconta alla giunta il paradosso vissuto dal malato: «Nella giornata di martedì 3 novembre, il signore di 67 anni si è recato al pronto soccorso del S. Donato di Arezzo per un forte dolore inguinale alla parte destra vicino l’anca. Il dolore perdurava da circa un mese, ma solo nei giorni scorsi si sarebbe fatto più acuto e lo ha di fatto impossibilitato a camminare. Il paziente, arrivato al pronto soccorso alle ore 9.30 di martedì, sarebbe stato dimesso la mattina seguente intorno alle 9.30 ed avrebbe quindi trascorso 24 ore nella stanza osservazione. E’ stato sottoposto a prelievo, tracciato cardiaco e raggi anca destra, e non sarebbero stati effettuati ulteriori accertamenti come ad esempio una Tac per il forte dolore o un doppler alle gambe dato il gonfiore. Nel foglio di dimissioni sarebbe stato consigliato una trattamento di magnetoterapia oltre alla fisioterapia per assottigliamento della cartilagine all’anca. Il paziente però non riesce a camminare (a poggiare il piede a terra) e a salire e scendere i quattro piani della sua abitazione, e nessuno specialista in pronto soccorso ha rilasciato il modello per un trasporto sanitario con tratta abitazione/centro terapico. Il paziente avrebbe inoltre chiesto un accertamento cardiologico in quanto trattasi di soggetto cardiopatico».

Quesiti: «Per quali motivi non sono stati effettuati ulteriori accertamenti al paziente nonostante le 24 ore passate al pronto soccorso»? «Perché, visti i problemi di deambulazione, non si è pensato di organizzare il trasporto per recarsi alle terapie raccomandate»?

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