rotate-mobile
Politica

Saione e via Piave, Gamurrini: "Comune sta facendo la sua parte". OraGhinelli: "Stupiti dell'ingerenza del prefetto"

Ancora la decisione è al vaglio tecnico degli uffici, ma per Saione, o meglio per via Piave si sta sempre più pensando ad una ordinanza di divieto di vendita di alcolici, sul modello di quella adottata per piazza Guido Monaco, proprio perché...

Ancora la decisione è al vaglio tecnico degli uffici, ma per Saione, o meglio per via Piave si sta sempre più pensando ad una ordinanza di divieto di vendita di alcolici, sul modello di quella adottata per piazza Guido Monaco, proprio perché l'abuso di alcol è uno dei motivi che crea situazioni critiche, risse e altri episodi. La vicenda è seguita in prima persona il sindaco Ghinelli che sta lavorando con gli uffici alla pratica.

Sulla condizione di Saione è tornato a parlare il prefetto di Arezzo Clara Vaccaro con un lungo comunicato stampa con il quale ha chiesto ad ognuno di fare la sua parte, ma il messaggio più evidente è stato quello per il Comune.

Il prefetto ha parlato infatti di cultura della legalità, di rigenerazione urbana necessaria, di un approccio diverso alle questioni di integrazione, di sicurezza e di decoro. Dichiarazioni che hanno suscitato reazioni politiche ed amministrative.

Dal punto di vista della manutenzione nella zona è proprio il vicesindaco Gamurrini che ha fatto il punto:

"Sono d'accordo con il prefetto che il decoro urbano concorre alla creazione di condizioni si sicurezza, noi stiamo facendo la nostra parte, ricordo ad esempio il progetto per il Pionta nel quale abbiamo riversato diverse risorse per riqualificazione, illuminazione e videosorveglianza, stessa cosa nella zona di Saione e San Donato tanto è vero che nel bando su aree degradate abbiamo chiesto finanziamenti per oltre 3 milioni di euro, segno che l'amministrazione sta assolutamente facendo la sua parte, la speranza è cha anche tutte le forze dell'ordine facciano la loro, immagino che il prefetto vorrà coordinare interventi importanti per placare atti, poco belli che non sono dettati da una cattiva manutenzione, ma da una cattiva educazione, come le persone che si sono prese a bottigliate pochi giorni fa. Sono atti che come cittadino dico che devono cessare."

Dal punto di vista politico invece la risposta è arrivata dal coordinamento dell'associazione OraGhinelli e dal rispettivo gruppo consiliare:

Dal Garzanti: “prefetto”: funzionario, dipendente dal ministero dell’interno, che rappresenta il governo nell’ambito di una provincia; ha compiti di controllo sugli organi amministrativi locali, tutela l’ordine pubblico e sovrintende alla pubblica sicurezza. Non ci pare, da questa definizione, che il prefetto abbia anche, tra i suoi compiti, quello di dare indirizzi politici nell’amministrare una città. Cosa che invece ha fatto, con l'ultima nota il prefetto di Arezzo Clara Vaccaro. Ne rimaniamo, francamente, stupiti. E anche un po' imbarazzati. Ne spieghiamo le ragioni. Lungi da noi il voler “utilizzare” a scopi meramente propagandistici la situazione di certe zone della città, nello specifico di Saione: c’è un problema, checché se ne dica, che sta aumentando giorno dopo giorno alla faccia dei commenti di alcuni buonisti. Chiedere ai residenti per credere. Ed il tutto non è causato certamente dai “soli 13 richiedenti asilo” ospitati nella zona, come ci è stato raccontato nei giorni scorsi. Il problema, tangibile, è riconducibile ad una parte di quei migranti economici, tutti giovani e forti e smartphone-dotati, che albergano alcune strade come fossero le loro e che con i loro comportamenti ne contribuiscono al degrado: bottiglie lasciate in ogni dove, bisogni fatti contro muri altrui, furti, risse sempre più frequenti e potremmo continuare oltre. E tutto ciò si risolverebbe con la “rigenerazione urbana”? Cioè, per dare decoro e tranquillità a certe strade dovremmo agire “attraverso una serie di continue demolizioni, ricostruzioni e rifunzionalizzazione che tengano conto delle esigenze specifiche del contesto”? Posto che tali decisioni sono competenza dei sindaci e non dei prefetti, e posto anche che l’attuale amministrazione sta già analizzando tale indicazione (politica) nella stesura dei suoi nuovi strumenti urbanistici, le manifestazioni delinquenziali e i comportamenti devianti si reprimono prima che si stratifichino; poi, soltanto poi, si potrà anche pensare a bonificare il territorio da quelle che sono “le concause” che, tuttavia, fino ad oggi non avevano agevolato nessun problema di questo tipo. I cittadini si aspettano una maggiore tutela, chiedono deterrenti ai comportamenti incivili. E lo si fa con tutte le forze a disposizione, anche se numericamente scarse: polizia, carabinieri, municipale. Non con i discorsi buonisti o con le ingerenze politiche.
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Saione e via Piave, Gamurrini: "Comune sta facendo la sua parte". OraGhinelli: "Stupiti dell'ingerenza del prefetto"

ArezzoNotizie è in caricamento