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Romizi: “Quegli strumenti urbanistici dispersi chissà dove”

"Il piano strutturale e il piano operativo sono anch’essi in stato vegetativo. Sembra dunque opportuno chiedere chiarimenti sullo stato della situazione e se ci sia o meno un crono-programma"

Francesco Romizi, capogruppo di Arezzo 2020 punta il dito sul settore dell'urbanistica del Comune di Arezzo e in particolare sull'Archivio Storico che ha grosse liste di attesa per la consultazione degli atti da parte dei professionisti fino agli strumenti come il piano strutturale e il piano operativo, dall'apporvazione delle osservazioni sarebbero spariti.

“A parte la drammatica situazione dell’archivio storico dove la parola d’ordine, per chi chiede appuntamento, o forse sarebbe meglio dire ‘invoca’, è oramai: rassegnati alle calende greche. A parte l’annuncio dell’assessora di un paio di assunzioni, peraltro auspicate e suggerite dall’opposizione, per alleviare il problema dei tempi biblici che starebbero per concretizzarsi (ma quando?).

A parte tutto questo, che già basta per impedire ai cittadini di accedere al bonus 110%, da Houston ci segnalano un ulteriore problema. Il piano strutturale e il piano operativo sono anch’essi in stato vegetativo. Sembra dunque opportuno chiedere chiarimenti sullo stato della situazione e se ci sia o meno un crono-programma. Ricordo che gli strumenti urbanistici vennero approvati nel corso della famosa seduta ‘impossibile’ di tre giorni in videoconferenza lo scorso luglio, convocata in tutta fretta per le osservazioni, senza che queste potessero minimamente essere prese in considerazione se non a blocchi di centinaia. Da quel momento, silenzio assoluto, calma piatta, da quando siamo stati eletti, nessun segnale. Nel frattempo il mondo dell’edilizia e delle professioni a esso legate ‘cerca vita’. Ma non su Marte bensì ad Arezzo”.

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