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Bardelli lascia Ora Ghinelli 2025 e aderisce al gruppo misto: "Nessun riconoscimento, volevo dimettermi"

Il consigliere comunale con un lungo post su Facebook ha spiegato i motivi della sua scelta: "Rimango consigliere comunale, ma da battitore libero, in ascolto dei problemi, in aiuto delle persone"

"Parto con un chiarimento fondamentale. Io continuerò ad appoggiare il sindaco Ghinelli e la maggioranza, per il fatto che i cinque anni passati della scorsa legislatura sono stati un importante cambiamento per Arezzo, cinque anni di una rinascita forse un po' lenta, ma costante e lineare, dove ogni fase è stata portata avanti con una voglia e una caparbietà che alla fine ci ha poi premiato, visto che poi siamo stati riconfermati alla guida della città. E il duro lavoro che ci attende per i prossimi cinque anni sarà di continuare in questo percorso per portare Arezzo ai fasti che si merita, finire i lavori che sono stati avviati, far partire i lavori progettati, e ovviare alla mancanze che ci sono state nella precedente legislatura".

Attacca così il lungo post Facebook di Roberto Bardelli che spiega le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare il gruppo consiliare Ora Ghinelli 2025 e aderire a quello misto. Il consigliere comunale nell'ultima tornata elettorale era tra i 32 candidati della lista civica che porta il nome del sindaco Ghinelli ottenendo 265 preferenze. 

"Ho passato una intera legislatura nei banchi dell'opposizione, giunta Fanfani, facendo una battaglia intransigente, dura, ma mai demagogica o becera. Alle elezioni che portarono il centrodestra alla guida della città, riportai un buon numero di preferenze, fui il più votato di tutta la coalizione. Ho ricevuto tante pacche sulle spalle, tanti elogi, tanti complimenti, ma non fui premiato in nessun modo, rimasi semplice consigliere comunale. La delusione fu enorme, ma dopo un primo momento di sconforto, mi sono rimboccato le maniche e ho portato tanta acqua al mulino, con idee, progetti, soluzioni, interventi a mezzo stampa e in aula consiliare, per difendere sempre le scelte fatte dalla giunta, per far capire il buon operato dell'amministrazione Ghinelli, con entusiasmo, dedizione e con orgoglio.

Nonostante i miei guai giudiziari, dopo aver sentito il parere del mio avvocato e chiacchierato a lungo in famiglia e con gli amici più stretti, decido di ricandidarmi. E di questo ringrazio Ghinelli e alcuni amici della lista OraGhinelli 2025 che mi hanno accettato e mi hanno ospitato senza problemi. Ma la voglia di ricandidarmi nasce anche dal fatto perché credo ancora una volta nel progetto che si prospetta con la coalizione di centrodestra aretino. Durante la campagna elettorale, con una certa sorpresa, nonostante i miei guai, mi resi conto di quanta gente aveva stima nei miei confronti, confermandomi il suo voto e apprezzando quello che avevo fatto negli ultimi anni, supportandomi e incoraggiandomi con forza. All'indomani del primo turno, con una certa sorpresa, riporto un buon numero di preferenze, segno che la stima era stata riconfermata".

Bardelli aveva già chiuso la scorsa legislatura, la prima del sindaco Ghinelli, nel gruppo misto quando avevo deciso di lasciare dopo una lunga militanza Forza Italia. 

"Ma, ancora una volta, mi si prospetta amarezza e delusione. Nessun ruolo, nessun premio, nessun riconoscimento per tutto il lavoro svolto. Io, ovviamente, sono rimasto molto male, tant'è che a bruciapelo avevo pensato di di dimettermi. Ho pensato "perché darsi sempre da fare, impegnarsi, metterci la faccia, il tempo, fare sacrifici e poi sempre il nulla? È meglio se mi dimetto".

La reazione di familiari e amici è stata unanime: "ma non ci pensare neanche lontanamente a dimetterti, continua nel tuo ruolo di consigliere, fai come ha sempre fatto, rimani in mezzo alla gente, aiuta chi ha bisogno, ascolta i problemi del cittadino e se puoi risolvili, ma non ti dimettere". A quel punto mi sono preso una giornata di riflessione e poi ho preso la decisione. Rimango consigliere comunale, ma da battitore libero, in ascolto dei problemi, in aiuto delle persone. Se una cosa mi va bene, bene, voto favorevole, ma se una cosa non mi convince, a questo punto voglio essere libero di poter scegliere da solo cosa è meglio fare, senza essere obbligato a seguire eventuali ordini di scuderia. Ecco spiegato il motivo per cui sono passato al gruppo misto.

Sono sempre stato un "uomo libero" un "cane sciolto", nel senso che ho sempre espresso il mio pensiero e nessuno, a partire dal sindaco, mi ha mai censurato o prevaricato, anzi, molte volte sono stato anche ascoltato, ma a questo punto, in questo preciso momento storico, sono più tranquillo e contento così, al servizio di tutti con rinnovato impegno, dedizione e costanza nel continuare il mio ruolo da consigliere comunale, senza tanti fronzoli".

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