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Cimiteri, la risposta di Arezzo Multiservizi: "Dal Pd notizie non vere, ecco i nostri progetti"

Il presidente della partecipata del Comune di Arezzo che si occupa della gestione dei cimiteri risponde alle accuse ricevute dai consiglieri comunali del Partito Democratico circa la situazione di alcuni cimiteri di periferia

Guglielmo Borri, presidente di Arezzo Multiservizi che si occupa della gestione dei cimiteri scrive una lunga nota in risposta alle dichiaraizoni di alcuni giorni fa dei consiglieri comunali del Partito Democratico Giovanni Donati e Alessandro Caneschi.

"L'azienda a tutela della propria immagine e della professionalità dei dipendenti - si legge nella nota - ritiene doverose alcune precisazioni, per una ricostruzione corretta ed oggettiva delle cose."

Di cosa si occupa l'azienda? "Arezzo Multiservizi gestisce il cimitero Monumentale, quello Urbano ed ulteriori altri 52 siti extra-urbani nel Comune di Arezzo, provvedendo ai servizi cimiteriali, compresa la manutenzione dei cimiteri che nella maggior parte dei casi hanno molti anni di vita (anche oltre un secolo) e come tali possono essere oggetto solo di interventi conservativi."

La presa di posizione di Caneschi e Donati "fa riferimento ad alcuni cimiteri periferici, sostenendo il precario stato di manutenzione, senza fare dei riferimenti concreti. In particolare rispetto a quelli citati, Calbi, San Cassiano, Sant’Agata alle Terrine Badia San Veriano e Pomaio, ignora che proprio in quest’ultimo è in corso un importante progetto di manutenzione straordinaria, consistente in opere di riqualificazione e conservazione, che fanno parte di un più complessivo piano pluriennale di investimenti. Non è corretto, quindi, dire che non siano stati “realizzati interventi significativi nelle strutture presenti nelle frazioni”, viceversa sarebbe stato realistico fotografare la complessità della gestione contemporanea di 54 cimiteri sul territorio comunale e degli investimenti necessari. Quanto agli ampliamenti, nemmeno affermare che non ne siano stati effettuati negli ultimi anni, è corretto. Il tema degli ampliamenti è complesso, richiedendo la valutazione di molteplici indici, quali – tra glia altri - la mortalità (più precisamente il numero di seppellimenti nel Comune di Arezzo), il ricorso sempre più consistente alla cremazione, la rotazione dei posti alla scadenza delle concessioni (come previsto dal regolamento di Polizia Mortuaria), nonché la distribuzione della popolazione sul territorio."

Recupero di posti e ampliamenti

Arezzo Multiservizi spiega poi che tipo di lavori ha messo in atto: "Negli ultimi cinque anni la società Arezzo Multiservizi srl ha incrementato la rotazione per garantire la disponibilità dei posti, recuperando gli spazi esistenti (circa 2000 negli ultimi due anni e mezzo), come previsto dalla legge e rimodulando gli interventi di ampliamento, con politiche che hanno segnato una netta cesura con le scelte del passato. In ogni caso, entrando nel dettaglio delle contestazioni sollevate, va precisato che il dato dei 376 posti attualmente disponibili - come affermato sulla stampa - è parziale, riferendosi soltanto ai “loculi”, omettendo l’esistenza di altre tipologie nella misura complessiva di circa 650 posti ad oggi disponibili nei siti comunali. Tale numero si mantiene mediamente costante in virtù delle rotazioni dei posti. Peraltro, va sottolineato che sono in corso due ampliamenti al cimitero di San Leo e di Santa Firmina per ulteriori 170 posti ca.. Quindi, parlare di carenza di posti non è assolutamente corretto, come pure affermare che la media dei posti disponibili sia di 1,6 per cimitero, limitando tale conteggio ad una sola tipologia di posti, anziché, valutare il complesso dei posti disponibili.

Certamente va detto che le disponibilità di posti sono effettivamente diverse tra i diversi cimiteri, ma non per mancata programmazione, ma perché in alcuni siti c’è una necessità di spazi disponibili molto più alta rispetto ad altri, in ragione delle richieste. Quanto alla questione del rifornimento idrico di alcuni cimiteri lontani dalle reti di acquedotti pubblici, vi è un piano di rifornimento periodico di acqua che – si ricorda – va destinata al solo uso cimiteriale."

Le conclusioni di Multiserivizi

"In conclusione - scrive Borri - affermare l’esistenza di disagi, arrivando a sostenere una “cronica mancanza di posti” – come si legge nella citata nota di stampa - costituisce un’affermazione non corrispondente alla realtà e, soprattutto, offensiva per la società Arezzo Multiservizi e per tutti i suoi operatori che – ancor più in un momento di emergenza come questo - hanno dimostrato grande responsabilità, rimanendo ogni giorno al servizio della comunità nella piena consapevolezza e responsabilità del loro ruolo essenziale."

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