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Rinascita Pionta: "Chiediamo un incontro urgente al Comune. Il confronto non si deve fermare"

Il comitato lamenta lo stop al tavolo di lavoro nato a inizio 2021. "Necessario riavviare un percorso di progettazione partecipata che consideri l’area in modo unitario"

Il Comitato Rinascita Pionta valuta con soddisfazione l’interesse che sta crescendo intorno al recupero dell’area Pionta, l’annuncio che verrà realizzato l’Hospice al suo interno e ritiene che la riqualificazione e rigenerazione dell’area potrebbe essere inserita come uno dei progetti territoriali del PNRR. Esprime al contempo la preoccupazione per il modo in cui le istituzioni competenti, in particolare Comune e Usl stanno procedendo, in mancanza di un quadro progettuale organico, unitario, condiviso e partecipato.

Il comitato, che riunisce varie associazioni e cittadini interessati al Pionta, ha prodotto un documento – carta d’intenti, con numerose proposte concrete per rivitalizzare l’area, presentato e integrato nel corso di un convegno del giugno 2019, denominato “Viva il Pionta”, che si è poi sviluppato in una osservazione consequenziale al Piano Operativo del Comune di Arezzo, approvata dal Consiglio Comunale.

Nell’osservazione si sostiene la necessità di procedere ad un Piano attuativo unitario che comprenda tutta l’area, con il campus universitario, le varie scuole, il sito archeologico e tutte le aree pubbliche limitrofe. Uno strumento che consenta una rigenerazione urbana, dando vita ad un laboratorio urbanistico di progettazione partecipata con il coinvolgimento degli enti proprietari, soggetti del terzo settore, associazioni, scuole e singoli cittadini per la definizione di un master plan unitario, ed eventuale concorso di idee per lo sviluppo della qualità progettuale. Tutto questo percorso deve essere finalizzato non solo ad eliminare il degrado, recuperare i vari immobili in abbandono, ma a valorizzare le potenzialità e vocazioni del Pionta come polo educativo-formativo, polo sanitario, ma anche polo di promozione sociale, culturale, naturalistica e aggregativa.

Rispetto a questa impostazione l’amministrazione si era detta favorevole non solo con l’approvazione dell’osservazione, ma anche per esplicite dichiarazioni degli assessori competenti. Tanto che con il coordinamento e la promozione del Comune di Arezzo è stato istituito, nel febbraio 2021, quindi 10 mesi fa, un tavolo di lavoro tra gli enti, con la partecipazione di rappresentanti del Comitato.

Dispiace rilevare che il lavoro di confronto non è proseguito, che non si è dato seguito ad una impostazione complessiva e unitaria e oggi si senta parlare di recupero solo di alcuni edifici, in sé necessario, da destinare ad attività di tipo sanitario per non perdere opportunità di finanziamento regionale ed europea.

Il Comitato chiede pertanto al Comune di Arezzo, agli assessori che seguono la riqualificazione strutturale e funzionale del Pionta e alla Azienda USL, con il coinvolgimento dell’Università, un incontro urgente per dare concretamente le gambe ad un percorso di progettazione partecipata che consideri l’area in modo unitario: edifici, spazi, funzioni, collegamenti con le altre parti della città, mobilità, servizi, valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico, potenzialità culturali, ecc.

Questa esigenza è rafforzata dall’emergere concreto di un interesse dell’Università a realizzare sul Pionta un percorso partecipativo volto alla rigenerazione urbana che coinvolga gli enti, gli studenti e la cittadinanza.

Restiamo fiduciosi in attesa, consapevoli che questa impostazione potrà garantire non solo il recupero necessario di qualche edificio cadente, ma la riqualificazione complessiva di un’area di grande valore per la città.

Comitato Rinascita Pionta

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