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Venerdì, 19 Aprile 2024
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RinasciMonte all'attacco sul bilancio previsionale: "Pochi investimenti e poche idee"

Nota del Gruppo consiliare RinasciMonte sul bilancio previsionale 2018/20 del Comune di Monte San Savino. Il primo rilievo sul merito del bilancio, approvato con i soli voti della maggioranza, è che si tratta di un bilancio povero di investimenti...

Nota del Gruppo consiliare RinasciMonte sul bilancio previsionale 2018/20 del Comune di Monte San Savino.

Il primo rilievo sul merito del bilancio, approvato con i soli voti della maggioranza, è che si tratta di un bilancio povero di investimenti come dimostra il significativo, enorme divario tra spese correnti e spese in conto capitale e quindi non è funzionale allo sviluppo del territorio, in quanto si basa sulla pressoché totalità di entrate interne che servono solo per l’ordinaria manutenzione, peraltro carente, e per l’automantenimento della macchina amministrativa .

L ‘unico importante investimento (500.000 euro) previsto per il 2018 , relativo al restauro e risanamento conservativo della viabilità del centro storico e alla realizzazione di percorsi pedonali esterni alle mura castellane, è legato all’arrivo di oltre 200.000 euro di contributi di ambito regionale. E se non arrivano? Nessun investimento.

Non si coglie neanche il minimo sforzo da parte dell’Amministrazione di attivarsi per reperire risorse aggiuntive al di fuori dei trasferimenti regionali, perché evidentemente manca un’adeguata capacità progettuale per accedere a finanziamenti che provengano da un po’ più lontano dei confini della Regione dalla quale è più facile attingere grazie ad amministratori amici. Tuttavia anche per partecipare ai bandi regionali occorre non sbagliare, come è successo nel recente passato, essere attenti, e solerti , cosa che in questo Comune spesso non accade: mi vengono in mente le mancate partecipazioni ai bandi regionali per il finanziamento dell’edilizia scolastica o dell’impiantistica sportiva.

Se le risorse aggiuntive sono quindi quasi insignificanti nel complesso del bilancio, le entrate, come ho detto in precedenza, sono pressoché tutte interne, e circa il 60% di queste sono pagate dai cittadini sotto varie forme di imposte e tasse.

A questo proposito occorre puntualizzare che l’ IMU e la TASI non sono aumentate non per merito dei nostri Amministratori che se ne fanno un vanto ,ma per precise disposizioni di legge.

Quanto alla TARI, nella Nota integrativa al bilancio si dichiara che per ora sono confermate le tariffe del 2017 ( o non dovevano diminuire ?) in attesa del Piano Economico e Finanziario della SEI

E chi ci dice che , data la situazione in cui versa la SEI, il costo del servizio rimarrà invariato,? sarebbe forse più realistico pensare ad un aumento, anche se ci aspetteremmo una netta diminuzione altrimenti a cosa serve avere raggiunto il tanto sbandierato 66% di differenziata?

Altra previsione di entrata del tutto aleatoria , stante l’attuale crisi economica che si ripercuote pesantemente anche sull’edilizia, è quella relativa agli oneri di urbanizzazione previsti addirittura in aumento rispetto al 2017.

Dunque le entrate esterne sono aleatorie , le uniche certe sono quelle che provengono dalle tasche dei cittadini attraverso le varie tasse e tariffe, i cui proventi non sono impiegati in investimenti che favoriscano lo sviluppo del territorio, ma in massima parte, come ho detto, servono a mantenere la macchina comunale.

Le cose non vanno meglio sul fronte delle Spese dove troviamo tagli in tutte le voci di bilancio e in particolare in settori strategici della vita della comunità . Tanto per fare qualche esempio,: Sicurezza , Sviluppo economico, Politiche giovanili,sport e tempo libero, Politiche per il lavoro e la formazione professionale, Agricoltura e Politiche agroalimentari ( per queste due ultime voci Investimenti 0)

Allora noi ci chiediamo :perché anziché operare tagli su poste di bilancio importanti non si eliminano gli sprechi? Perché non tagliare alcune spese relative alla gestione dell’attività amministrativa e del Palazzo?

Ci chiediamo, ad esempio, : era proprio necessario in un Comune di soli 36 dipendenti affidare ad una Agenzia esterna, ad un costo che già è su alcune decine di migliaia di euro , il compito di effettuare l’indagine sui carichi di lavoro dei vari uffici per poi procedere ( speriamo) alla riorganizzazione del personale? Non bastava che gli Amministratori si assumessero il compito di valutare attentamente le situazioni dei singoli uffici e poi provvedere di persona alla ristrutturazione?

Che dire poi, dei bandi di gara affidati sistematicamente ad agenzie esterne che non lavorano certamente gratis, mentre potrebbero e dovrebbero essere affidati al personale interno che in questo modo non si sentirebbe mortificato, ma anzi gratificato nelle proprie capacità.

Altri esempi ci sarebbero come quello dei denari pubblici spesi per manifestazioni che interessano ristretti gruppi di persone a cui si dice di voler garantire diritti che nessuno ormai disconosce più e finiscono per essere manifestazioni sostanzialmente autoreferenziali.

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