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"Ricostruiamo legami solidi tra istituzioni e volontariato". La lettera di Arci a tutti i sindaci aretini

"Chiediamo che da parte delle amministrazioni locali venga un riconoscimento per i nostri circoli, che ci sia uno sforzo affinché possiamo trovare il patrimonio associativo aretino intatto quando l’epidemia sarà finita"

"Rinsaldare una nuova coesione sociale". È questo l'obiettivo ultimo per il quale, secondo la presidente di Arci Arezzo Federica Ettori, istituzioni e mondo del volontariato dovrebbero cooperare l'uno al fianco dell'altro. Sono questi alcuni dei contenuti della lettera inviata a tutti i primi cittadini della provincia di Arezzo direttamente dalla presidente che, attraverso la missiva, chiede un cambiamento nei rapporti tra istituzioni pubbliche e mondo del volontariato e del terzo settore in generale.

"Crediamo che, se davvero ci sarà un post-pandemia, tutti insieme, amministrazioni locali e associazioni, dovremo ricostruire quanto in questi lunghissimi mesi è andato distrutto. Per conseguire l’obiettivo di rinsaldare una nuova coesione sociale ed una stagione dei diritti che tragga forza dalla ripresa delle attività economiche e sociali, i circoli ricreativi e culturali saranno di importanza centrale.

Non possiamo pensare che una volta terminata l’emergenza il nostro territorio possa restare senza questi insostituibili punti di riferimento: sarebbe disastroso per la tenuta delle nostre comunità. E sarebbe difficile, qualora dovesse cessare l’attività di un circolo, ricreare le condizioni perché qualcosa rinasca. Non possiamo tradire l’entusiasmo delle migliaia di volontari e volontarie che ogni giorno alzano le nostre saracinesche dando al nostro territorio un patrimonio di animazione sociale che costituisce un tesoro prezioso quanto vulnerabile.

Chiediamo allora che da parte delle amministrazioni locali venga un riconoscimento per i nostri circoli, che ci sia uno sforzo affinché possiamo trovare il patrimonio associativo aretino intatto quando l’epidemia sarà finita crediamo in questa fase i comuni abbiano un ruolo insostituibile e che possano prendere in considerazione misure concrete di aiuto, ma soprattutto pensiamo sia arrivato il momento di progettare insieme azioni sociali sul nostro territorio comunale, da mettere in atto a vantaggio della popolazione più vulnerabile, per animare le nostre comunità e dare forza alle azioni di solidarietà. La legge regionale toscana consente l’avvio di percorsi di coprogrammazione e coprogettazione per azioni di finalità sociale, e molto c’è da realizzare della “Missione 5” del PNRR. I circoli possono svolgere ruoli importanti, ed i loro volontari possono dare un valore aggiunto inestimabile alle iniziative comunali.”

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