"Ribelliamoci". A Roma la manifestazione dei risparmiatori italiani, Gagnarli (M5S): "Rimborsi sono una beffa"

Partiti in pullman da Arezzo alle 7:00 di mattina. Di nuovo direzione Capitale. Le Vittime del Salva Banche sono tornate con striscioni e cartelli in piazza, hanno fatto sentire la propria voce con megafoni, fischi e vuvuzela. E questa volta lo hanno fatto con un messaggio ancora più allargato, che è riuscito a comprendere anche i disagi e le proteste di risparamitori di mezza Italia a partire da quelli veneti dove non sono da meno le vicende di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza. Per poi tornare in Toscana con la crisi aggravata del Monte Dei Paschi di Siena. Tutti sono convogliati a Roma questa mattina.

Al grido di "ribelliamoci" si sono ritrovati tutti a Montecitorio.

"Ci hanno abbandonati, non siamo speculatori, ma rispamiatori che avevano messo da parte i soldi sudati con il lavoro" grida un uomo arrivato da Empoli. Gli fa eco un altro manifestante "Rivogliamo indietro tutto, non sono in grado di gestire questa situazione e gli organi di controllo non hanno vigilato."

Messaggi che si ripetono negli striscioni "Risparmio azzerato, ladro tutelato" oppure "31 miliardi di subordinate nelle tasche dei risparmiatori comuni, ma chi vigila?"



Alla fine della manifestazione fa il punto la presidente dell'associazione Vittime del Salva-Banche Letizia Giorgianni

"Appare evidente che il Governo non è stato capace di avere la giusta determinazione nella gestione delle crisi delle banche, abbiamo visto regole diverse per diversi sitituti ed una corsa a soluzioni sempre quando la sitazuazione è ormai drammatica, noi non vogliamo il male delle altre banche, però chiediamo decisioni giuste da parte del governo anche contrapponendosi a quei vincoli europei che abbiamo capito che potevano essere contrastati. Oggi siamo stati circa un centinaio di persone, abbiamo manifestatao come sempre a voce alta, ma con correttezza. Poi abbiamo occupato la strada e le forze dell'ordine, che conoscono bene i contenuti della nostra protesta non ci hanno fatto sgombrare, ma hanno deviato il traffico. Poi avevamo chiesto di incontrare qualche rappresentante istituzionale, ma nessuno si è visto. Abbiamo avuto la presenza costante dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle Daniele Pesco e Alessio Villarosa e la solidarietà di Giovanni Donzelli di Fratelli d'Italia."

Molti gli stranieri che si sono fermati interessati alla vicenda:

"Avevamo predisposto cartelli in inglese perché molto spesso sono soprattutto gli stranieri a chiedere informazioni - racconta Giorgianni - molti conoscono la storia di Banca Etruria e ci mostrano la loro solidarietà anche firmando la petizione in corso."

"La soluzione sui rimborsi individuata dal governo suona come una beffa”. Lo denuncia la deputata aretina M5S Chiara Gagnarli in relazione al sit-in del Comitato vittime del Salva-banche di fronte a Montecitorio.

Non possiamo accettare un forfait all'80% per poco più della metà della platea degli interessati, a fronte di arbitrati Anac non ancora definiti per colpa di due decreti mancanti. È una situazione in cui i risparmiatori non possono nemmeno scegliere tra le due vie possibili per il risarcimento”, aggiunge il Gruppo Cinquestelle.

E’ evidente che al Mef e a Palazzo Chigi hanno capito l’errore enorme commesso e novembre e cercano adesso di evitarlo in tutti i modi nella vicenda, ancora più grave, del Montepaschi. Il problema è che l’esecutivo, nella disperazione di chi raschia il fondo del barile, rischia di perpetrare un’ingiustizia persino più scandalosa, aggredendo il risparmio previdenziale per rinforzare Atlante 2. Il M5S - chiudono i portavoce - farà di tutto per scongiurare questo scenario”.