rotate-mobile
Politica

Referendum il 4 dicembre: Sì o No, così ad Arezzo. Le regole: niente quorum

La data è stata individuata: 4 dicembre 2016. I cittadini italiani saranno così chiamati al voto per il referendum costituzionale: Uno slittamento rispetto ai primi tempi supposti (ottobre/novembre) per un appuntamento che ha agitato le parti...

La data è stata individuata: 4 dicembre 2016. I cittadini italiani saranno così chiamati al voto per il referendum costituzionale: Uno slittamento rispetto ai primi tempi supposti (ottobre/novembre) per un appuntamento che ha agitato le parti politiche per buona parte del 2016, in attesa della data definitiva.

La marcia di avvicinamento è stata costellata da polemiche, essenzialmente legate ai significati politici che via via sono stati attribuiti all'appuntamento. Il presidente del Consiglio Renzi aveva dapprima vincolato il destino del proprio mandato alle urne, per noi recedere in un secondo momento. Ma non ha mai smesso di impegnarsi in prima persona per la causa, tanto da aver scelto la sua Firenze per la partenza ufficiale della campagna per il Sì (quella ufficiosa va avanti da mesi) il 29 settembre.

Le opposizioni del Governo sono tutte schierate per il No. Si va dalla sinistra, a una frangia del Pd (capitanata da D'Alema), fino ad arrivare a Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia, passando dal Movimento 5 Stelle. Tutti criticano ferocemente i contenuti del referendum, ma le polemiche abbracciano sia la formulazione del quesito, che favorirebbe il Sì, che la data a ridosso delle festività natalizie, oltretutto, attaccano le opposizioni, senza che il Governo si sia confrontato con loro sulla scelta.

quesito-referendum

I contenuti

Se al referendum dovessero vincere i sì, l’Italia supererà il “bicameralismo perfetto”. Il Senato rimarrà in forma ridotta come Camera delle autonomie, con rappresentanti dei territori, ma non avrà più lo stesso ruolo e le stesse competenze della Camera dei deputati. Tra le altre novità: i diversi rapporti tra Stato e Regioni e altre modifiche, tra cui quelle sull’elezione del presidente della Repubblica e sull’istituto del referendum, con un maggior numero di firme da raccogliere. In questo tipo di referendum non è previsto il raggiungimento del quorum.

I primi comitati aretini

Dal marzo scorso è attivo un comitato per il Sì ad Arezzo. "Gli obiettivi generali della riforma voluta dal Governo Renzi – si legge nella nota del comitato – sono quelli di ridurre i tempi di approvazione delle leggi e rendere più trasparente il procedimento legislativo; avvicinare le istituzioni nazionali alle esigenze dei territori, ai cittadini e alle imprese; superare il bicameralismo paritario, con due rami del Parlamento che svolgono funzioni identiche, riformare, dopo oltre quindici anni dalla sua approvazione, l’impianto del Titolo V della Costituzione e l’articolazione delle competenze legislative tra Stato e Regioni; il Comitato per il SI sostiene l’istituzione di un Senato delle Autonomie che eserciti pienamente le competenze e che rilanci il ruolo delle autonomie locali".

Il Comitato per No si è costituito invece lo scorso maggio, puntando su una raccolta firme (chiusa a giugno) sia contro la riforma costituzionale che contro la legge elettorale Italicum, su cui deve esprimersi ora la Corte costituzionale. Ecco le motivazioni della raccolta firme di maggio: “I quesiti relativi alla Legge elettorale sono due: il primo mira a restituire ai cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti alla Camera dei Deputati, cancellando i capilista bloccati e designati dalle segreterie dei partiti; il secondo punta a dare rappresentatività alla pluralità degli elettori, eliminando l’abnorme premio di maggioranza che fa vincere una lista che raccoglie anche solo i consensi reali del 20% dell’elettorato. Il quesito relativo alla Costituzione sostiene il No al Referendum confermativo della contro- riforma costituzionale imposta dal Governo, che non riduce i costi, non semplifica, non innova, ma sottrae potere ai cittadini e mortifica il Parlamento”.

La campagna finora

Da quel momento ci sono stati numerosi incontri e interventi. Personaggi politici ed esponenti della società civile sono giunti nell'Aretino per il sostegno di una causa o dell'altra. Di seguito un breve riassunto di quel che è accaduto negli ultimi mesi.

LE RAGIONE DEL Sì

L'evento alla Borsa Merci

L'appello di Marco Donati

L'impegno di Marcello Caremani

L'intervento del professor Salvatore Vassallo ad Arezzo

Donne per il Sì, l'intervento di Donella Mattesini

Il sottosegretario Manzione a Cortona

Massimo Rubechi alla Casa delle Culture

Nasce il Comitato per il Sì

LE RAGIONI DEL NO

Firma anche Andrea Scanzi

I motivi del Comitato per il NO

Pancho Pardi ad Arezzo

Si costituisce il Comitato per il NO

Il No di Forza Italia

Il professor Gianni Ferrara ad Arezzo

Giorgia Meloni ad Arezzo

M5S: "Giù le mani dalla Costituzione"

@MattiaCialini

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Referendum il 4 dicembre: Sì o No, così ad Arezzo. Le regole: niente quorum

ArezzoNotizie è in caricamento