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“Ora basta, fare il sindaco di Arezzo è un onore e non un ripiego”. Ralli all'attacco

E' stata l'occasione della votazione del bilancio di previsione e del Dup in consiglio comunale che ha alzato il dibattito. Ralli ha puntato il dito sul sindaco definendolo "distratto dalla Regione"

Luciano Ralli dai banchi del Pd passa all'attacco, non si nasconde e prendendo la parola per commentare il Dup presentato dall'assessore Merelli, lancia chiari messaggi politici di natura elettorale.

Prima il commento sul bilancio

Il bilancio preventivo del Comune 2020-2022. Ancora un bilancio insufficiente per le esigenze della città, utile solo per l’ordinaria amministrazione. Diciamo queste cose da 4 anni. Non ci meravigliamo che le opere pubbliche promesse da questa amministrazione non sono state realizzate. Parlano, ad esempio, dal primo anno di fare la rotatoria di via Fiorentina e a sei mesi dal termine della consiliatura è ancora tutto fermo.

La stoccata al sindaco

Ralli attacca Ghinelli per il suo atteggiamento politico definendolo "distratto dalla Regione". Il riferimento chiaro è alle elezioni regionali per le quali il sindaco si è detto disponibile a partecipare in qualità di candidato presidente della Toscana per il centro destra. In attesa delle decisioni finali che sono in mano al leader della Lega Matteo Salvini, Ghinelli si trova in bilico tra una possibile ricandidatura a sindaco di Arezzo e quella non da escludere per la Regione. Una condizione che lo espone a numerose critiche da parte dell'opposizione.

"Ora basta signor sindaco, la città ha bisogno di un cambio di passo. Il sindaco ci appare stanco e distratto dalla questione regionale. Coloro che sono indecisi tra candidarsi a sindaco di Arezzo e candidarsi in Regione non amano questa città. Fare il sindaco di Arezzo è un onore e non un ripiego.
Ghinelli non cerchi alibi per aver realizzato ben poco di quanto promesso in campagna elettorale. È risibile imputare responsabilità una volta alla lentezza amministrativa, una volta all’incapacità dei dirigenti del Comune. Un’altra ancora a Regione, governo o al primo ente che capita.

La ricetta di Ralli

Quello di Luciano Ralli, che già nel dicembre 2013 partecipò alle primarie del centro sinistra come possibile candidato a sindaco, arrivando secondo dietro a Matteo Bracciali, è un nome che già è salito alla ribalta del toto candidati per la coalizione che dovrà sfidare il centro destra ad Arezzo. 

Esiste un modello Arezzo: noi pensiamo che affondi nella cultura del lavoro, nella operosità, nella concretezza e nel senso del dovere che la città tramanda da generazioni. È un modello fondato sulla fiducia e permeato dal valore della solidarietà, fondato sulla cultura di istituzioni che ancora oggi svolgono un ruolo fondamentale, declinato nelle 1.000 forme di volontariato attivo e nelle persone che si ritrovano nei quartieri, sulla cura della fragilità in tante forme di accoglienza e di integrazione di nuovi cittadini stranieri. È un modello che coltiva la conoscenza come leva di emancipazione e di progresso, che ha a cuore la bellezza e la conservazione della natura e del patrimonio storico-monumentale tramandato attraverso i secoli. È su questi valori che deve riconoscersi e fondarsi un’ampia alternativa politica alla giunta Ghinelli per le elezioni del prossimo anno.

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