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Politica Civitella in Val di Chiana

Elezioni 2021. Nassini pronta a confrontarsi col centrodestra. Pd e Psi: "Ma non era una socialista pertiniana?"

Gli ultimi step della vicenda politica che sta riscaldando l'estate di Civitella in Valdichiana e riguardante il ritiro delle deleghe all'ex vicesindaca Valeria Nassini

Un terremoto senza precedenti quello che ha scosso Civitella in Valdichiana una manciata di settimane prima del voto. Estate rovente quella pre elettorale dove, dopo lo scossone Nassini, il dibattito politico locale ha visto un susseguirsi di accesi botta e risposta. Come noto, lo scorso 6 agosto, la sezione civitellina del partito socialista ha inviato all'allora vicesindaca del comune di Civitella una lettera dove vengono motivate le ragioni della mancata fiducia nell'amministratrice nonché iscritta al gruppo. Sempre nello stesso giorno la sindaca Menchetti ha ritirato le deleghe alla sua vice e presentato un esposto a seguito di un post social ritenuto "a dir poco irrispettoso dell'istituzione Comune e dei membri della giunta". L'ultimo step ha visto l'intervento diretto di Valeria Nassini che, sempre attraverso una lunga nota stampa, non solo ha rispedito al mittente le accuse mosse nei suoi confronti ma, ha affermato di essere stata aggredita e di essere pronta per un "nuovo progetto per cui mi metterò a disposizione per le tante e vive e felici rappresentanze della bella società del mio comune". Concetto ribadito sulle colonne de La Nazione dove la ex amministratrice non fa mistero di volersi candidare costituendo un "movimento che va dai delusi della sinistra non militanti, coi quali ho già contatti, al centrodestra".

Psi: "Ristabiliamo la verità e voltiamo pagina"

Di seguito la seconda lettera inviata alla ex vicesindaca Valeria Nassini a firma dei socialisti di Civitella in Valdichiana.

Cara compagna Valeria Nassini,
in modo troppo veloce e repentino dimentichi che per 5 anni hai condiviso le scelte dell’amministrazione comunale, della giunta e del consiglio. Sei stata la massima esponente del Partito Socialisti di Civitella determinando tutte le decisioni politiche senza condivisione con i compagni. Hai condiviso la scelta di Andrea Tavarnesi a sindaco definendola “una candidatura forte, massima espressione del territorio”. Hai partecipato a tutte le riunioni di coalizione accettando tutti i punti del programma che è in fase avanzata di estensione e che in futuro ti riuscirà difficile disconoscere e rinnegare. Le tue esternazione strane si sono manifestate quando dal dibattito politico dentro il Psi è emersa la necessità di inserire nelle candidature del consiglio comunale due giovani, di cui una donna per aumentare la partecipazione femminile. Questo comporta che dovevi rinunciare ad uno dei tuoi 6 incarichi che hai all’interno del partito. È qui che la paladina della nuova politica, del rinnovamento, dello spirito di servizio come elemento fondante della politica ha messo davanti a tutto e tutti le sue ambizioni personali che sono quelle di essere comunque al centro di tutto, calpestando la partecipazione femminile da te tanto sbandierata e rivendicata. Relativamente all’assemblea del 3 agosto, alla quale eri stata regolarmente convocata, hai volutamente ritenuto di non partecipare. Hai preferito restare fuori dalla federazione invece di salire al primo piano e partecipare alla riunione. Sei rimasta in piazza per fotografare i partecipanti mentre uscivano dalla sede per denigrarne successivamente l’operato. In merito alla presunta aggressione che rivendichi in tutti i comunicati dove riferisci di essere stata aggredita e costretta a ricorrere alla chirurgia maxillo-facciale ti ricordiamo che il Psi si fa paladino delle lotta contro la violenza alle donne e che a noi non risulta che alcun socialista di Civitella ti abbia recato violenza e respingiamo quindi ogni allusione in tal senso. Persone a te vicine raccontano altre verità. La tua carica comunale è stata remunerata nell’arco di 5 anni con circa 60.0000 euro, di questi hai contribuito alla vita del partito di Civitella con meno di 2.000 euro. In dei post da te pubblicati citi spesso il termine mala gestio, termine con cui si precisa forma di responsabilità che coinvolge solamente chi ricopre una particolare qualifica. A noi non risultano casi di mala gestio sia nel comune di Civitella in Val di Chiana dove tu ricoprivi ben due cariche, consigliere e vice sindaco ed anche in merito al Psi dove tutti gli iscritti del comune ti avevano dato la loro fiducia e tu ricoprivi e ricopri cariche di prestigio anche a livello nazionale. Teniamo a precisare che il comune di Civitella in Val di Chiana risulta fra i meglio amministrati nella provincia di Arezzo. Nel comunicato stampa fai presente che è tua intenzione realizzare un nuovo progetto politico, ciò non si crea in tre giorni, da tempo lo stavi preparando ed in malafede partecipavi alle riunioni del Psi e alla coalizione di Solidarietà e Progresso per carpirne idee e progetti. Ristabilita la verità riteniamo di non dover più rispondere alle tue prossime provocazioni. Con amicizia.

Pd: "Il salto della quaglia di Nassini"

I seguito pubblichiamo l'intervento del Pd di Civitella sulla questione.

L’ex vicensindaca ci coinvolge nella sua polemica nei confronti del gruppo da cui ella stessa proviene, quello socialista. Oltre ai giudizi poco generosi nei confronti di persone e gruppi vogliamo rilevare alcuni fatti da cui la stessa rifugge e da cui emerge quanto le sue valutazioni siano errate. Solo per memoria rammentiamo le sue "virtù” che non erano note quando cinque anni fa la sua elezione da illustre sconosciuta venne pesantemente supportata dalla “vecchia politica”, come lei stessa la definisce. Purtroppo la modestia e la scarsa applicazione nelle funzioni assessorili si sono manifestate in tutto il mandato e solo l’impegno suppletivo del sindaco e del resto della giunta ne hanno impedito il naufragio. In questi anni ha covato di nascosto la sua inettitudine al ruolo e la cieca ossessione con cui ha perseguito il suo “bellissimo progetto” esclusivamente basato sulla sua presunzione e ambizione: prima si vedeva candidata sindaco e dopo era pronta a ripetere l’esperienza di consigliere/assessore/vice. E mentre in tutto ciò non trovava consenso nemmeno all’interno del suo gruppo politico (di cui aveva scalato tutto i ruoli, da Arezzo a Roma, passando per Firenze in poco tempo), non mancava di chiedere sostegno ad altri componenti del centrosinistra. Infine sono apparsi sui suoi profili social false verità, offese ed ingiurie rivolte ai soggetti impegnati nell’amministrazione, tutte cose mai condivise con il sindaco o con la giunta o il gruppo consiliare di cui essa stessa era parte. Fino a giungere nel corso dell’ultima giunta, che ha preceduto la revoca del suo mandato fiduciario, in cui alle esplicite richieste di chiarimento non ha avuto niente da dire. Del resto ormai il suo gioco era scoperto e nella difficoltà di trovare l’agognato incarico si è fatta accompagnare da un avvocato all’assemblea degli inscritti del partito socialista, quello stesso avvocato che poco tempo prima aveva partecipato attivamente ad un gruppo alternativo in vista delle prossime elezione, il cui nome ricorda quello di un’agenzia immobiliare. Del resto l’ex vicesindaco ha un “progetto bellissimo”: da socialista pertiniana, come a sproposito si definita in passato alla “rivoluzione moderata” e con la spinta di un pizzichino di coraggio può completare l’opera realizzando il “salto della quaglia” passando al campo avverso rispetto a quello in cui ha militato (a pagamento per 5 anni). Del resto l’avvocato ha un “progetto bellissimo”: sé stessa. A questo scopo ha seminato paure con allusioni, false verità e semi ricatti. Rilegga o meglio, faccia rileggere ad altri ciò che ha scritto sui social. Quali sono i misfatti? Ci li esplichi; quali sono i reati? Li elenchi e li descriva; chi ha usato violenza contro di lei? Lo dica, lo denunci pubblicamente se è vero. È un gioco corto ed è probabile non arrivi nemmeno all’appuntamento elettorale. L’unico coraggio è quello che ha dimostrato il sindaco che con pazienza e sapienza ha atteso e richiesto un suo ravvedimento e, in assenza di questo e di fronte a comportamenti non consoni per chi ricopre un ruolo nelle istituzioni ha revocato il suo incarico. Il coraggio di revocare una fiducia accordata cinque anni fa è lo stesso coraggio che ne distinse la nomina a vicesindaco quando tra i socialisti scelse lei che non aveva mai svolto alcun impegno sul territorio. Un coraggio che è costato impegno e sacrificio durante tutto il mandato e un grande dispiacere alla fine per l’atto di revoca. E anche per questi motivi che siamo vicini al sindaco e ne sosteniamo l’operato con tutta la forza possibile. Ringraziamo il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali. L’impegno, la qualità dei risultati raggiunti nonostante il difficile contesto pandemico, sono resi evidenti nel corposo reso conto che l’amministrazione sta inviando alle famiglie.

Da trent’ anni e oltre le alleanze di centrosinistra a Civitella sonno state assai più ampie di quella nazionali e soprattutto oltre i confini degli schieramenti partitici e politici. E ciò si è letto nel consenso. Sempre si sono caratterizzate dal rinnovamento del progetto e degli uomini e delle donne chiamate a rappresentarlo. Dentro l’alleanza, il partito che è in maggioranza relativa ha giocato un ruolo da protagonista ma mai assoluto. Tutto ciò è stato apprezzato dai cittadini elettori che ogni cinque anni hanno votato. Ciò si rammenta per coloro, e non sono molti, che lamentano il fatto che nel periodo repubblicano la sinistra prima e il centro sinistra poi hanno governato il comune. Se avesse prevalso la logica di parte e di potere altre personalità che in questo partito militano e che per capacità, esperienza, impegno dimostrato e dimostrabile avrebbero potuto ricopre il ruolo di candidato probabilmente anche con ampie probabilità di successo. Questo partito invece ha voluto guardare un po’ più in là. Partendo da questa premessa ne è derivata la necessità di costruire un programma innovativo e partecipato. La coalizione è stata impegnata nella definizione e invio di questionari ai nostri concittadini. Ne sono stati raccolti centinaia attualmente all’esame del gruppo di lavoro che costruirà la bozza di progetto anche tenendo conto di questi contributi. Siamo stati e siamo consapevoli della necessita di trovare sia candidati consiglieri che un candidato sindaco capaci di impegnarsi nelle nuove difficili sfide. In questo contesto si è manifestata la disponibilità di Andrea Tavarnesi, che lo ricordiamo, ha svolto il ruolo di assessore esterno nel mandato che si sta per concludere (scelto con un atto di coraggio cinque anni fa dal sindaco per seguire il tema ambientale e dell’innovazione tecnologica). L’impegno e la serietà erano noti, e sono stati confermati. Ciò è stato accompagnato dalla grande competenza nella materia (assai apprezzata anche dagli altri Comuni) e una crescente capacità amministrativa. La sua candidatura è stata sostenuta da tutti i consiglieri di maggioranza, assessori uscenti (compreso l’ex vicesindaco), tutte le forze della coalizione, partiti, movimenti, associazioni ed altre personalità della sinistra. Inoltre Andrea è stato impegnato socialmente nella Proloco di Civitella, nella parrocchia e nell’associazione Civitella Ricorda. Non è stato e non è iscritto a nessun partito. Questo lungo percorso iniziato con la coalizione all’inizio dell’anno ha subito negli ultimi due mesi un rallentamento per le bizze personali della consigliera Nassini volte ad affermare la smisurata ambizione e il suo egocentrismo. Occorre farsene una ragione ed andare avanti con la nuova coalizione di Solidarietà e Progresso, già più ampia che nel passato, e che sempre più attivamente dovrà muoversi nel territorio.

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