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Il 5 gennaio il primo consiglio dell'era Polcri, con quale maggioranza? Fdi, Lega e Forza Italia condannano l'accaduto

Ieri il vertice provinciale tra Fdi, Lega e Forza Italia. Sfumature di toni diversi, con gli esponenti di Fdi più arrabbiati, ma tutti concordano che non ci sia stata una regia interna ai partiti nella sconfitta di Chiassai

Alessandro Polcri ha messo la sua prima firma su un documento ufficiale nel ruolo di neo eletto presidente della Provincia di Arezzo. Ha infatti convocato il consiglio provinciale per giovedì 5 gennaio prossimo alle ore 16. Sarà il momento in cui avverrà la convalida della sua elezione e la pronuncia del giuramento. All'ordine del giorno anche un terzo punto, le comunicazioni del presidente della Provincia all'aula.

Quale maggioranza?

Attualmente il consiglio provinciale è composto da 6 membri di centro destra, quelli che finora hanno sostenuto la presidenza Chiassai, un consigliere eletto con Patto Civico (lista organizzata da Marco Donati) e altri 5 del gruppo Centro sinistra per Arezzo. Fermo restando che il progetto di Polcri è quello di rendere la provincia la casa dei Comuni e di tutti i sindaci, mettendo da parte le divisioni politiche e partitiche, è pur evidente che alcuni di certo lo sosterranno e altri di certo non lo faranno. 

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Matteo del Barba è risaputo lo ha sostenuto e quindi farà parte della nuova maggioranza, così come Stella Scarnicci di Patto Civico. Salvo sorprese potrebbe comporsi anche con i voti degli altri cinque del centro sinistra. Si tratta di Maria De Palma sindaca di Marciano della Chiana, Elena Spadaccio, Valentina Vaccari, Loriana Valoriani e Michele Ausilio. Se si componesse questo schema resterebbero all'opposizione Nicola Carini (attuale vicepresidente) e Laura Chieli, entrambi di Fdi, Marco Morbidelli, Cinzia Santoni della Lega e Simon Pietro Palazzo che a livello comunale è un consigliere della lista civica OraGhinelli.comuni-provincia-centro-destra

Molto dipenderà da come vorrà impostare il tutto lo stesso Polcri, anche perché adesso ci sono alcune deleghe distribuite tra i consiglieri di centro destra e si dovrà capire come saranno modificate.

Il vertice del centro destra provinciale su Cortona e Arezzo

La questione Cortona, il caso elezioni alla Provincia di Arezzo e il voto inatteso di alcuni consiglieri comunali del capoluogo che hanno provocato la sconfitta di Silvia Chiassai. Questi i temi al centro della riunione dei partiti di centro destra a livello provinciale che si è tenuta ieri pomeriggio ad Arezzo alla presenza dei segretari dei tre partiti Matteo Grassi per la Lega, Francesco Lucacci per Fratelli d'Italia e Bernardo Mennini di Forza Italia. Trattandosi di una riunione dei partiti erano ovviamente assenti i rappresentanti della lista civica OraGhinelli e anche il sindaco Ghinelli.

"Tutti i partiti presenti hanno condannato quanto accaduto" ha spiegato subito dopo Francesco Lucacci, segretario provinciale del partito di Giorgia Meloni riferendosi ai voti che dal centro destra sono venuti a mancare alla candidata Silvia Chiassai Martini e che travasandosi Alessandro Polcri hanno determinato la vittoria di quest'ultimo.

Convergenza sui contenuti, "siamo tutti concordi nel rivendicare che questa operazione non sia affatto nata dentro il centro destra, noi l'abbiamo solo subita" ha specificato Mennini di Forza Italia, anche se con sfumature di toni diversi. I più arrabbiati sono, è innegabile, i rappresentanti di Fratelli d'Italia che su Silvia Chiassai avevano puntato molto accompagnandola passo passo in quella sorta di campagna elettorale di secondo livello nei vari consigli comunali. Lucacci parla di "traditori" in particolare in riferimento ai 3 consiglieri comunali di centro destra di Arezzo che non hanno votato per Chiassai. Lucacci conferma il concetto: "Abbiamo preso atto di quanto accaduto nelle elezioni del presidente della Provincia e parliamo di un grave tradimento, c'è qualcuno che è andato anche a festeggiare in piazza. C'è un problema di incoerenza e di mancanza di onestà intellettuale. Se credono in quello che hanno fatto ci mettano la faccia. Altrimenti sono dei vigliacchi. La candidatura di Chiassai è arrivata come un sindaco scelto dai sindaci, forse lo sbaglio è stato quello di non coinvolgere i partiti fin dall'inizio di questo percorso. Ci deve essere d'insegnamento per il futuro."

Il segretario provinciale di Fdi parla di tradimento anche per Polcri: "Polcri ha tradito e questo è eticamente vergognoso, deve dimettersi" e aggiunge "votando Polcri è come se avessero già votato per Donati". In Marco Donati Lucacci vede la strategia usata "per avere visibilità politica e delineare un perimetro di centro dove ricollocarsi."

Tra chi invita a rilfettere, sulla stregua di quanto affermato anche dal sindaco Ghinelli, c'è Grassi della Lega: "I toni devono restare bassi e si deve capire il perchè questo sia successo. Dobbiamo anche stimolare maggiore partecipazione così che chi all'interno del centro destra ha malumori possa esprimerli e il tutto si possa risolvere."

Per definire i prossimi passi la riunione si è aggiornata a subito dopo Capodanno. I partiti si ritroveranno anche per stabilire un incontro (dopo l'Epifania) su Cortona alla presenza del sindaco Meoni "qui dovrà essere espressa una risposta amministrativa soddisfacente, non si tratta di poltrone" ha specificato infine Lucacci.

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