"Condanniamo questa follia". Ad Arezzo presidio contro la guerra in Ucraina
Domani alle ore 12 in programma un presidio per la pace di fronte alla Prefettura promosso da molte associazioni aretine e dai sindacati. C'è anche l'adesione di Arezzo 2020 e Pd
Anche Arezzo si organizza per dire no alla guerra e promuovere la pace in Europa. Domani mattina alle ore 12,00 un presidio si terrà a Poggio del Sole di fronte al palazzo della Prefettura.
La manifestazione è organizzata da Cgil, Cisl, Uil, Arci, Acli, Anpi, Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG), Emmaus, Chimera Arcobaleno Arcigay e Federazione degli Studenti. Queste organizzazioni "condannano in modo fermo l’azione militare iniziata la scorsa notte in Ucraina da parte della Federazione Russa. Ancora una volta si sceglie la follia della guerra, i cui impatti più devastanti ricadranno sui civili e le popolazioni inermi, per colpa di sete di potere, di rivendicazioni nazionaliste, di interessi particolari soprattutto legati al profitto armato. Esprimiamo la massima solidarietà alle popolazioni coinvolte e sosteniamo tutti gli sforzi della società civile pacifista in Ucraina e Russia per arrivare ad una cessazione immediata delle ostilità e poi intraprendere una strada di vera Pace e riconciliazione. Alle Istituzioni internazionali, in particolare all’Italia e all’Unione Europea, chiediamo di: Prodigarsi per una cessazione degli scontri con tutti i mezzi della diplomazia e della pressione internazionale, con principi di neutralità attiva ed evitando qualsiasi pensiero di avventure militari insensate. Chiedere alla Russia il ritiro delle proprie forze militari da tutto il territorio ucraino e la revoca immediata del riconoscimento dell’indipendenza delle Repubbliche del Donbass. Attivarsi per garantire un passaggio sicuro alle agenzie internazionali e alle organizzazioni non governative al fine di garantire assistenza umanitaria alla popolazione coinvolta dal conflitto. Chiedere il riconoscimento da parte dell’Ucraina dell’autonomia del Donbass prevista dagli accordi di Minsk ma mai attuata, il rispetto della popolazione russofona, la cessazione dei bombardamenti in Donbass, lo scioglimento delle milizie di matrice nazista. Una volta arrivati al cessate il fuoco prodigarsi per una conseguente de-escalation della crisi nel pieno rispetto del diritto internazionale, affidando alle Nazioni Unite il compito di gestire e risolvere i conflitti tra Stati con gli strumenti della diplomazia, del dialogo, della cooperazione, del diritto internazionale. Cessare qualsiasi tipo di ingerenza indebita nella vita interna dell’Ucraina. Favorire l’avvio di trattative per un sistema di reciproca sicurezza che garantisca sia l’UE che la Federazione Russa. Una volta cessati gli scontri la soluzione per una vera strada di Pace non potrà comunque essere il militarismo, ma dovrà partire dal coinvolgimento democratico e da scelte forti di demilitarizzazione e disarmo. Per questo invitiamo tutta la cittadinanza aretina, le forze sociali, economiche e politiche a partecipare al presidio per la pace che abbiamo organizzato per domani, sabato 26 febbraio, alle ore 12 di fronte al Palazzo della Prefettura di Arezzo. Invitiamo tutti i cittadine e le cittadine a venire con la bandiera della pace. Per adesioni, scrivi a arezzoperlapace@gmail.com"
L'adesione del Pd alla manifestazione per la pace
"Il Partito Democratico di Arezzo aderisce al presidio per la pace che si terrà domani, sabato 26 febbraio, davanti al palazzo della Prefettura (Poggio del sole) promosso da Cgil, Cisl, Uil, Arci, Acli, Anpi, Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e molte altre associazioni cittadine. Come sottolineato dal pronunciamento unanime del Consiglio comunale tenutosi nella giornata di ieri, - scrive la vice segretaria Sofia Eliodori - condanniamo l’aggressione violenta e ingiustificata della Federazione Russa nei confronti di uno stato libero e sovrano come l’Ucraina. Inoltre, questa guerra ai confini dell’Europa sta già creando le condizioni per una grave crisi umanitaria, con milioni di famiglie costrette a lasciare il proprio Paese e le proprie case. Il presidio sarà l’occasione per stringerci accanto alla comunità ucraina che vive e lavora nella nostra città, e per esprimere solidarietà a tutto il popolo ucraino in questo momento di grave difficoltà. L’Italia rifiuta la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, per tanto continuiamo ad auspicare che si giunga ad un cessate il fuoco e a una risoluzione diplomatica prima che le conseguenze umanitarie, politico-sociali ed economiche diventino irreversibili per l’Ucraina e per tutta la comunità internazionale. La grave situazione ci ricorda come la pace sia l’unica garanzia per la sicurezza, la stabilità internazionale, il benessere delle persone, e che la democrazia è l’unico strumento a salvaguardia delle libertà."
Anche il Pd provinciale sarà alla manifestazione.
L'adesione di Arezzo 2020 al presidio contro l’invasione dell’Ucraina
“Saremo al presidio al Poggio del Sole di Arezzo per affermare la nostra ferma contrarietà all’invasione dell’Ucraina, esprimere piena solidarietà alle popolazioni civili, richiedere alle istituzioni italiane di mettere subito in atto ogni possibile azione diplomatica al fine di fermare la guerra ed avviare un processo di dialogo e negoziazione in grado di garantire la pace e la sicurezza per tutte le nazioni ed i popoli europei”. Con queste parole Arezzo 2020 per cambiare a sinistra aderisce al presidio promosso da Cgil, Cisl, Uil, Acli, Arci, Anpi, Emmaus, Chimera Arcobaleno Arcigay, Federazione degli studenti, Associazione nazionale vittime civili di guerra, per sabato 26 febbraio alle ore 12 di fronte alla Prefettura di Arezzo.
Nella sua adesione Arezzo 2020 cita la Costituzione italiana. “Ancora una volta l’articolo 11 della nostra Costituzione - L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali - è un faro che dovrebbe illuminare l’azione di tutti. Perché la guerra è sempre il più grande dei mali. La pace, il ripudio della guerra e delle violenze, la trattativa, la cooperazione tra i popoli sono le pietre miliari dell’unica strada giusta per l’umanità”.
L'adesione di Sinistra Italiana Arezzo
Sinistra Italiana Arezzo aderisce al presidio per la pace in Ucraina che si terrà domani alle ore 12:00 al Poggio del Sole di Arezzo, sottoscrivendo tutte le motivazioni sostenute dalle Associazioni aretine che hanno promosso questa sacrosanta iniziativa. L’Ucraina è Europa e l’Europa è Ucraina: oggi difendere la pace in Ucraina significa difendere la pace in Europa e noi non vogliamo guerre né in Europa né nel mondo, perché le guerre sono morte, sofferenza fisica e psichica, povertà e perdita di libertà per le popolazioni inermi. Non a caso la nostra Costituzione, scritta dopo l’immane tragedia della seconda guerra mondiale, con l’art.11, afferma che l’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e, per noi, la via diplomatica deve essere l’unica strada da percorrere, senza mettere in discussione il principio dell’intangibilità dei confini statuali e il principio della libera autodeterminazione degli Stati sovrani, sui quali si è basato sino ad oggi la pace nel nostro continente. Sempre sul medesimo articolo 11 si fonda l’adesione dell’Italia alla UE poiché consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni e promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo. La UE, che è una di queste organizzazioni, dovrà farsi promotrice di pace in Ucraina, consapevole che percorrere la strada diplomatica, che comporta necessariamente le sanzioni internazionali, avrà un costo per tutti gli Stati membri, ma la solidarietà europea dimostrata per fronteggiare l’emergenza Covid, dovrà ora are più matura prova di sé.
L'adesione del centro Enrico Berlinguer di Arezzo
L'associazione centro Enrico Berlinguer di Arezzo parteciperà alla manifestazione in piazza Poggio del Sole.