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Tanti si schiera con Chiassai: "La rottura di Polcri la vivo anche come una sconfitta personale"

“Civici alternativi al Pd, moderati e centrodestra, compatti con Silvia Chiassai”

“In piena onestà, se la devo dire tutta, considero la candidatura di Alessandro Polcri anche una mia personale sconfitta sia per gli scambi che abbiamo avuto nelle ultime ore prima della sua "rottura", sia perché a lui mi lega una amicizia più che ventennale - stessa amicizia e stima, seppur più recente nel tempo, mi lega a Silvia Chiassai - che ci ha visto condividere molte battaglie per la Valtiberina e per affermare l'idea di un civismo territoriale alternativo alla sinistra. Queste sono però valutazioni che attengono la sfera personale, importante ma in questo momento decisamente marginale."

Questa la prima dichiarazione di Lucia Tanti, vicesindaca del comune di Arezzo, in merito alla sfida elettorale che è maturata per la presidenza della provincia. L'uscente Silvia Chiassai (prima cittadina di Montevarchi) si è ricandidata con il sostegno del centro destra, ma da qui si è smarcato il sindaco di Anghiari Alessandro Polcri che ha chiesto alternanza e rappresentatività dei territori a prescindere dal colore politico del sindaci e si è candidato raccogliendo firme tra moderati, civici e area Pd.

Tanti quindi analizza la sfida e prende la sua posizione nel campo del centro destra a fianco di Silvia Chiassai:

"Il dato politico è invece uno solo: il candidato che rappresenta l'alternativa al PD e che incarna il buon governo del centrodestra politico e civico è Silvia Chiassai. Questo adesso è il solo punto politico. Ciò che conta è riconfermare il governo di centrodestra, moderato, civico e alternativo al PD - in tutte le sue forme e rappresentazioni - alla Provincia di Arezzo. Da ora al 18 dicembre questo sarà il mio personale impegno nel solco dell'esperienza del civismo aretino - che ha aperto la strada alle tante vittorie politiche - e della nascente esperienza dei moderati italiani che certo mette al centro il tema del "partito dei sindaci" ma di quelli che, nel pieno rispetto di tutti, nulla hanno a che fare con il PD e che si pongono in maniera decisamente e sempre alternativa alla sinistra nel governo dei territori. L'esperienza delle liste civiche aretine e toscane, che ritengo nel futuro dovranno trovare coordinamento e unitarietà, prevede schemi variabili ma non può prevedere mai la commistione e la collaborazione amministrativa con la sinistra, e chi scavalca il fosso non rientra in questa prospettiva politica”.

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