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PRC Arezzo su Spazio Famiglia: "L'assessore Tanti nasconde le reali intenzioni dell'amministrazione"

L'intervento del partito di Rifondazione Comunista circa la vicenda che ha riguardato il futuro dello Spazio Famiglia di Arezzo. Per nascondere le reali intenzioni sue e dell'amministrazione Ghinelli circa il futuro di alcuni servizi erogati...

L'intervento del partito di Rifondazione Comunista circa la vicenda che ha riguardato il futuro dello Spazio Famiglia di Arezzo. Per nascondere le reali intenzioni sue e dell'amministrazione Ghinelli circa il futuro di alcuni servizi erogati presso la Casa Dritta di via Garibaldi ad Arezzo sciorina il solito elenco di dati sulle utenze, lasciando in sospeso la parte dedicata ai servizi di sostegno alla genitorialità su mandato dei tribunali.

Come già successo in passato, quando un servizio erogato gratuitamente dall'ente pubblico incontra il gradimento dell'utenza, si scatenano gli appetiti dei privati che, mediante un collaudato sistema, approfittano delle opportunità loro offerte dal servizio pubblico e dai contatti procurati grazie alle buone prestazioni di quest'ultimo, per andare a caccia di clienti, che finiranno poi per dover pagare profumatamente le consulenze che solo all'inizio sono prestate gratuitamente.

La macchinazione è stata portata allo scoperto pochi giorni fa da "Insieme Possiamo" con una nota stampa (dalla Tanti definita "un comunicato comico"; che ci sarà stato di così comico poi...). L'associazione politica aretina ha messo in evidenza ciò che negli ultimi mesi è stato promosso, e presentato nella sala comunale riservata alle conferenze stampa ufficiali, da parte dell'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Arezzo, capitanato dall'Assessora Lucia Tanti e dalla Dirigente Silvana Chianucci. Si tratta di una convenzione stipulata con l'Ordine degli Avvocati, che rasenta il conflitto d'interessi, data la doppia veste di alcune protagoniste e promotrici, alcune che agiscono allo scoperto, altre un po' più nell'ombra. Con la convenzione si promuove uno "sportello per il cittadino" tramite il quale si fanno entrare negli spazi comunali dei Servizi sociali Avvocati liberi professionisti in cerca di lavoro. All'inizio ovviamente il contatto sarà gratuito. Poi, secondo i classici manuali del marketing, se serve approfondire e raggiungere l'obiettivo bisogna pagare...

Fra parentesi nel frattempo anche la Croce Bianca ha aperto il suo sportello per consulenze familiari e matrimoniali erogate dalla sezione toscana dell'Associazione Avvocati Matrimonialisti.

E' inevitabile associare le varie notizie: proprio mentre il Comune "sospende" i propri servizi di consulenza familiare gratuita arrivano schiere di Avvocati "volontari" a offrire ascolto e consulenza alle famiglie in difficoltà.

Questo giochino delle tre carte, fra l'altro inventato e praticato dai vari governi di centrosinistra locali, regionali e nazionali, ormai lo conosciamo: si fa arretrare il servizio pubblico gratuito per aprire sconfinate praterie a consulenti privati in cerca di affari.

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