Popolo della Famiglia: i candidati si presentano. Ademollo capolista al Senato per Arezzo

I candidati dei collegi toscani, del Popolo della Famiglia, per le prossime elezioni, sono stati presentati ad Arezzo dal dirigente nazionale Mirko De Carli e dal Presidente del Circolo aretino, Claudio Ademollo, capolista al Senato.

Il Popolo della Famiglia nasce sulla spinta del “fallimento” dei due Family Day, del 2015 e del 2016, che, nonostante il successo di piazza, contro la Legge sulle unioni civili, proposta da Monica Cirinnà, ne vede l’inaspettata approvazione:

“Abbiamo bisogno di un gruppo di cattolici laici impegnati in politica”, ha sostenuto Mirko De Carli, che, nella sua esposizione del programma del Pdf, non ha mancato di fare osservare che mai, nella storia dell’uomo, si era giunti a negare la realtà della famiglia naturale, composta da un uomo e da una donna. La rivoluzione antropologica in corso ha arrestato la natalità, siamo molto al di sotto del tasso di sostituzione e sulla via dell’estinzione. E’ necessario opporre resistenza alla pericolosa cultura mortifera, che, per insufficienza di popolazione giovane, approva la Legge sulle Dat per sostenere il welfare. Il paese ha retto alla devastante crisi economica grazie alla famiglia, il primo ammortizzatore sociale, che si fa carico dei disoccupati, dei più deboli e dei malati. La famiglia deve tornare al centro della politica con una fiscalità premiante per chi genera figli, un riconoscimento di reddito e di un valore sociale alle madri. Infine, tutele per i nascituri, frutti di atti d’amore sotto le coperte.

Mirko De Carli, trovandosi in Toscana, non ha mancato di ricordare il “Codice di Camaldoli”, il documento programmatico della politica economica della Democrazia Cristiana, ispirato alla dottrina sociale della Chiesa, esattamente come il programma del Popolo della Famiglia.