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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Popolari: "Gli impegni disattesi dal Comune verso i propri dipendenti"

Il passo mosso dall'amministrazione verso la Polizia Municipale deve inaugurare una nuova stagione di vicinanza e di ascolto dei seicento dipendenti del Comune di Arezzo. L'accordo raggiunto per il pagamento dei giorni festivi infrasettimanali non...

Il passo mosso dall'amministrazione verso la Polizia Municipale deve inaugurare una nuova stagione di vicinanza e di ascolto dei seicento dipendenti del Comune di Arezzo. L'accordo raggiunto per il pagamento dei giorni festivi infrasettimanali non saldati alla Polizia ha infatti permesso di revocare lo sciopero dell'8 dicembre, ma i Popolari per Arezzo si augurano che non resti un episodio isolato e che trovi seguito con altre azioni concrete in grado di rendere più efficiente il funzionamento della macchina pubblica. Lo scorso 9 giugno, in piena campagna elettorale, il sindaco Ghinelli ha infatti firmato un documento in cui si impegnava, in caso di successo, ad aprire un dialogo con i dipendenti del Comune per realizzare tredici richieste volte a "tutelare e valorizzare il personale comunale quale risorsa inscindibile del miglioramento dell'amministrazione nell'interesse generale della città". Di queste tredici, finora, è stata risolta positivamente ma in extremis solo quella che riguardava la vertenza per il pagamento degli arretrati della Polizia Municipale. «I difficili rapporti tra il Comune e le delegazioni sindacali sono un problema che persiste da anni - afferma Andrea Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo, - ma il nuovo sindaco in campagna elettorale ha fornito rassicurazioni ai dipendenti comunali e ha assunto tredici impegni ben precisi. Dopo sei mesi, finalmente ne è stato risolto uno sotto la minaccia di uno sciopero: speriamo che per gli altri dodici non sia necessario arrivare a tanto».

I Popolari per Arezzo, che nei giorni scorsi hanno incontrato alcuni rappresentanti sindacali delle Rsu, chiedono dunque un'urgente azione politica da parte dell'amministrazione che dimostri la volontà di esaudire le tredici promesse. In un contesto di scarse risorse finanziarie e di ridotto turnover, infatti, è vitale puntare su un'efficiente organizzazione e sulla valorizzazione del personale, unica risorsa che può realmente creare un valore aggiunto. Se alcuni dei tredici impegni richiedono tempi prolungati (come il superamento degli atti unilaterali e la riorganizzazione dell'ente), tanti altri possono già essere risolti perché fanno riferimento a questioni pratiche come la riduzione delle spese dirigenziali e l'investimento in mezzi, strumenti e dotazioni tecniche dei vari servizi comunali. «L'attuale sindaco denunciò la mancata assunzione di responsabilità politica della precedente giunta - aggiunge Gallorini, - e la mancata interlocuzione con le rappresentanze sindacali. Fino a lunedì, purtroppo, eravamo ancora nello stessa situazione di limbo da lui denunciata. Il bene della città e il buon funzionamento del Comune dipendono dalla sua volontà, dunque ci auguriamo un definitivo avvicinamento alle posizioni del personale».

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