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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Località Ponte Buriano

"Ponte Buriano, i ritardi di cui Silvia Chiassai si lamenta sono solo colpa sua"

La presa di posizione dei consiglieri provinciali di centrosinistra dopo le esternazioni della presidente

Il gruppo consiliare “Centrosinistra per Arezzo” in Provincia risponde alla presidente dell'ente Silvia Chiassai su Ponte Buriano, dopo le recenti esternazioni. "Capiamo che la presidente Chiassai sia in piena campagna elettorale - die la nota - ma le sue dichiarazioni meritano un’adeguata risposta da parte del gruppo,  una risposta che metta un punto sul quale non vogliamo più tornare. Ricordiamo – ancora una volta e ci auguriamo che sia l’ultima - che il principale problema che si trova ad affrontare un ente pubblico locale - come lo è la Provincia di Arezzo - è il reperimento di risorse finanziarie per realizzare opere pubbliche. Le risorse per realizzare soluzioni idonee per il caso di Ponte Buriano sono state ottenute dalle amministrazioni provinciali guidate dal centrosinistra e dall’assessorato regionale di centrosinistra che al tempo era ricoperto da Vincenzo Ceccarelli. I 4 milioni dei Fondi Sviluppo e Coesione (FSC), assegnati alla Provincia di Arezzo dalla giunta toscana, su proposta dell'assessore regionale Stefano Baccelli, derivano unicamente dall’intesa che fu siglata tra Regione Toscana e Ministero allora. Senza tale intesa – siglata dal centrosinistra – non esisterebbe oggi alcuna risorsa a disposizione della presidente Chiassai. Oggi, inoltre, la giunta regionale ha rimodulato le risorse Fsc con l'obiettivo di risolvere in maniera definitiva il problema di connessione fra le vallate del territorio aretino, destinando alla Provincia di Arezzo le risorse richieste dalla Chiassai. Ricordiamo, inoltre, che i ritardi di cui la presidente si lamenta sono ascrivibili solo ed unicamente a lei che si è dimostrata inadatta ad amministrare risorse che aveva in cassa. La Provincia ha avuto a disposizione dal 2020 risorse finanziarie pari a circa 2 milioni di euro che non ha saputo utilizzare. La verità è che la Presidente Chiassai ha perso due anni perché presentava progetti irregolari, non rispettosi delle norme idrauliche. Gli uffici della Regione hanno addirittura collaborato ed aiutato la Provincia a risolvere il problema, ma non potevano di certo accogliere un progetto pericoloso per l’area geografica in oggetto e per i suoi abitanti. Oltre a tutte queste falsità la Presidente ha anche il coraggio di chiedere il resto delle risorse alla Regione che ha screditato fino adesso? Ricordiamo che la Presidente, anche in funzione del suo ruolo istituzionale di vicepresidente dell’Upi nazionale, potrebbe rivendicare la sua posizione e chiedere al Governo della sua parte politica fondi sufficienti per ripristinare una strada che è poi di fatto provinciale. Basta con queste critiche da bar. Il centrosinistra è sempre stato favorevole ad un intervento definitivo e duraturo che mandi in pensione l'attuale Ponte Buriano al fine di tutelarlo come bene storico, attraverso un adeguato restauro".

I consiglieri di opposizione aggiungono: "Crediamo, pertanto, che la presidente Chiassai, invece di riproporre ancora una volta nel Programma dei lavori pubblici 2022-24 un ponte provvisorio alternativo a Ponte Buriano da realizzarsi in tre anni, sprecando ormai 3,2 milioni di denari pubblici, poteva differentemente usare queste risorse - già stanziate - per finanziare soluzioni alternative definitive. Se non è stato realizzato nulla da allora fino ad oggi, per inerzia o incapacità dell’amministrazione provinciale guidata dal centrodestra, non è una nostra colpa. La possibilità di realizzare un ponte provvisorio alternativo a Ponte Buriano c’era già – ripetiamo - grazie al lavoro fatto dal centrosinistra, ma non è stato fatto nulla. Da sempre ci siamo impegnati come gruppo a suggerire alla presidente come spendere efficacemente soldi pubblici. Infatti, anche all’ultimo consiglio provinciale abbiamo proposto di risanare e consolidare la Strada provinciale 17 del Pozzo, per mettere in sicurezza soprattutto il tratto che va da Marciano della Chiana a Badicorte. Ci è stato detto che non ci sono risorse per un intervento così impegnativo. Dunque, ripetiamo: i bisogni sono tanti e le risorse spendiamole bene".

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