Il presidente della Provincia Alessandro Polcri ha incontrato il Partito Democratico nella sede di Piazza Sant'Agostino. Presenti i sindaci del centro sinistra, i consiglieri provinciali del gruppo e i consiglieri regionali collegati da remoto visti gli impegni istituzionali a Firenze.

L'appuntamento ha permesso a Polcri di dare le sue spiegazioni a coloro che hanno contribuito in gran parte alla sua elezione. Il sindaco di Anghiari infatti ha cercato di ripartire dal perimetro del centro destra, ma in questo momento manca all'appello la Lega che resta sulle barricate e dichiara di non avere intenzione di incontrare Polcri, si pone quindi all'opposizione e ne chiede le dimissioni immediate. Con il centro destra spaccato materialmente Polcri potrebbe avere difficoltà a portare in aula il bilancio della Provincia per l'approvazione prima che passi dal vaglio dell'assemblea dei sindaci. Su questo tema il Pd si è detto del tutto contrario allo slittamento della data di convocazione del consiglio provinciale che ha all'ordine del giorno la votazione sul bilancio. La data fissata per venerdì 24 marzo è destinata a slittare al 29. I Dem devono ancora prendere una decisione ufficiale su quale voto esprimere in consiglio, ma non c'è la volontà di base di bloccare il bilancio "perché vorrebbe dire penalizzare i territori".

Al termine dell'incontro, nel quale pare ci sia stato anche qualche momento di tensione nei confronti di Polcri, il Pd ha diramato una nota ufficiale.

"La situazione politica della provincia è al centro dell'attenzione della pubblica opinione. In questi giorni, infatti, si assiste a una serie di avvenimenti che hanno sollevato numerosi interrogativi e polemiche. In questa vicenda il Pd ha mantenuto un profilo alto per evitare che il dibattito scadesse in personalismi e rivalse, la destra al contrario continua a dimostrare tutta la sua faziosità, le sue divisioni e le sue contraddizioni. Tutte cose che non interessano i cittadini. Ciò che interessa alla nostra gente è la risoluzione dei problemi, l’apertura  dei cantieri del Pnrr, non la lotta intestina tra le varie fazioni della destra aretina. Per questo motivo chiediamo che vada avanti il progetto "provincia casa dei comuni", senza rivendicare cariche ma con determinazione e visione amministrativa. La stessa determinazione che ha permesso una cosa che appariva impossibile: la sconfitta della presidente Chiassai e dei suoi sostenitori. In questi momenti tanto confusi, ci sono anche coloro che, anziché contrastare la destra, provano a dare lezioni di strategia politica anche da sinistra. È importante ricordare che la scelta della presidente Chiassai di convocare le elezioni il 18 dicembre non ha permesso al nostro fronte di schierare alcun candidato. In questa situazione avremmo dovuto aprire un’autostrada alla presidente Chiassai? Avremmo dovuto ritirarci in uno sterile Aventino? Noi rimaniamo coerenti con il progetto “provincia casa dei comuni”. Se Polcri volesse tornare nel recinto della destra commetterebbe un errore di incoerenza e un errore strategico, perché è chiaro che la destra vuole la sua fine politica. Il presidente deve scegliere se portare fino in fondo la sua scelta di rinnovamento della Provincia oppure tornare ai vecchi metodi."

La strada del centro sinistra sembra quindi che rimanga aperta per Polcri se quest'ultimo riprenderà in mano il progetto della "casa di comuni", mentre la frecciatina a sinistra è indirizzata a Francesco Romizi che poche ore fa si è espresso così: "Io mai con Polcri e con la destra. E ora mi tolgo qualche sassolino dalla scarpa.”